La Bassa torna dalla trasferta
più lunga dell’anno con zero punti e tanti rimpianti. I nonesi rinviano infatti
ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria in terra chiesana, dove
in tre anni hanno accumulato (tra Condino e Storo) un misero punto e molte
concenti delusioni.
Alla vigilia ci si attendeva e si
temeva una reazione furente dell’ex capolista, reduce da una serie di risultati
negativi che sono costati momentaneamente la testa della classifica. Il campo
ha invece mostrato un Calciochiese timoroso e
in grande difficoltà, che è riuscito ad esprimersi a livelli accettabili
solamente dopo la seconda rete.
Padroni di casa al gran completo,
con Sherim punto di riferimento in avanti, supportato da elementi del calibro
di Fusi, Finales e Donati. Il fatto che un giocatore come Fanoni sia relegato
inizialmente in panchina la dice lunga sulla qualità della rosa allestita dal
presidente Moneghini.
Sulla sponda nonesa, la defezione
dell’ultimo minuto di Giacomelli va ad aggiungersi a quelle conclamate di
Cattani e Maistrelli. Zorzi, recuperato a tempo record dopo il colpo subìto
domenica scorsa, è nell’undici di partenza, mentre è in panchina lo scalpitante
Larcher, ansioso di rientrare.
Temporaneamente accantonato l’esperimento
delle due punte di ruolo, Brugnara affida tutto il peso dell’attacco al solo
Carolli, con il funambolo Callovini tra le linee e Pinamonti e Zorzi esterni di
centrocampo. In mezzo al campo capitan Turrini con Pinsi, a cui il mister
chiede di sacrificarsi in un ruolo non suo, così com’era accaduto più volte
all’andata. Difesa a quattro con Contini e Giovannini centrali, Cassata terzino
sinistro e Turrini A. a destra (anche lui fuori posizione).
I chiesani in maglia arancione sono
chiamati all’assalto per non fallire uno degli ultimi appelli per la volata
finale ma sono i nonesi ad entrare in campo più convinti. La Bassa prende in
mano il pallino del gioco senza alcun timore reverenziale, correndo di più e
arrivando sul pallone prima degli avversari. Gli uomini del duo Berardi-Sansone
appaiono ancora scossi delle recenti debacle e sono piuttosto bloccati sia a
livello di gambe che di testa. La tensione è palpabile anche in tribuna, dove
il pubblico tenta di far coraggio ai propri beniamini accanendosi contro il
povero arbitro Dalla Piccola, nulla più di un capro espiatorio e autore al
contrario di una direzione apprezzabile. La Bassa ha però il demerito di non
infierire contro un avversario psicologicamente alle corde, faticando a creare
vere e proprie occasioni pericolose una volta giunti sulla trequarti. La chance
più clamorosa è per Pinsi, che riprende palla sui venti metri dopo un’uscita
del portiere e lascia partire una conclusione potente che l’estremo difensore,
ancora fuori dai pali, riesce a deviare con un buon riflesso. Idee offuscate
per il Calciochiese, che nel dubbio opta quasi esclusivamente per il lancio
lungo verso Sherim impegnato a fare a sportellate con Cassata: il duello di
velocità e potenza tra i due sarà una delle chiavi del match. È proprio il
“Balotelli chiesano” a trovare l’inaspettato vantaggio locale con una zampata sporca
che sorprende tutti dopo un cross dalla trequarti lento ma insidioso. Beffa atroce
per i nonesi che fino a quel momento non avevano concesso niente.
Nemmeno il vantaggio fortunoso
aiuta a riportare un po’ di serenità alla formazione di Storo che stenta a
mettere un mostra quel gioco spumeggiante che l’aveva contraddistinta gli anni
passati. Gli ospiti riprendono a giocare ma peccano al momento di sferrare il colpo
vincente e per poco non arriva un’altra
doccia fredda. Sherim se ne va sulla destra e la mette in mezzo dove ci sono Contini
e Cristofori ben appostati: il primo controlla l’attaccante, il secondo esce ma
non rischia la presa e allunga la palla verso il dischetto del rigore: ne esce
un assist involontario per la punta avversaria che si vede però ribattere due
volte il tiro dallo stesso portiere che si immola per la causa e salva tutto.
Il primo tempo si chiude con
l’impressione che la Bassa può ancora dire nel corso dei successivi
quarantacinque minuti. I buoni propositi resistono però pochissimo perché in
avvio arriva anche il raddoppio dei padroni di casa: Sherim sfugge di potenza a
Cassata e mette in mezzo per Fusi che si fionda sulla sfera giusto in tempo per
trovare la rete prima che gli sfilasse davanti.
Il secondo gol è una mazzata per
i nonesi che impiegano qualche minuto
riprendersi, mentre l’ex capolista ritrova finalmente almeno una
parvenza di gioco. Siamo ancora lontani anni luce dalle combinazioni e le
giocate in velocità che non molti secoli fa rendevano i chiesani un
mini-Dortmund in salsa trentina, ma in questo periodo complicato l’estetica
passa ovviamente in secondo piano. Ciò che conta è conquistare nuovamente i tre
punti e il Calciochiese ci sta riuscendo. La Bassa attraversa una fase di
comprensibile scoramento, ma nella seconda parte della ripresa si ripresenta
più volte dalle parti di Pellegrini. Brugnara non vuole mollare e inserisce
forze fresche: fuori prima l’acciaccato Callovini, maltrattato dal suo
marcatore, poi Zorzi e infine Turrini L.; dentro Rampanelli, il rientrante
Larcher e Squadrani. Larcher va subito a fare il terzino con Turrini A che
diventa ala. È comunque Rampanelli il più pericoloso tra i nuovi entrati. La sua
girata dal limite dopo assist dalla destra sfiora il palo a portiere battuto, più
tardi si accentra dalla sinistra ma la sua conclusione sul primo palo esce
ancora di poco. In mezzo a queste due chance Pinamonti si divora la palla gol
più semplice: lanciato in profondità, a tu per tu con l’estremo difensore,
calcia forte ma centrale. L’uno a due avrebbe certamente riaperto la partita e
regalato un finale incandescente, facendo venir meno le fragili certezze dei
locali. Non è giornata per i nonesi, che comunque ci provano fino all’ultimo
esponendosi alle veloci ripartenze avversarie. L’ultimo squillo è di Cassata
che esplode un destro fantastico dai 25 metri che non si infila all’incrocio
per questione di centimetri.
Il triplice fischio restituisce il sorriso alla sempre cordiale
dirigenza chiesana e fa scattare l’allerta in casa nonesa: nelle prossime gare
servono punti per non dover soffrire fino all’ultima domenica. Brugnara può
comunque tirare un mezzo sospiro di sollievo per il pareggio tra Rovereto e
Pinzolo e per la rocambolesca sconfitta della Condinese a Ravina, considerando
che sia i rendenesi che i canarini erano in vantaggio di due reti. Il crollo
dell’Alense tiene sulle spine tutte le formazioni della parte bassa della
graduatoria, rendendo fondamentale evitare la quart’ultima posizione. In tal
senso il vantaggio dei nostri sul
Pinzolo si è ridotto ulteriormente ed ora di soli 7 punti con ben cinque turni
dal termine. Il divario sulla terz’ultima rimane invece abissale: +15.
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