Nella giornata delle elezioni,
vissute in un comprensibile clima di rassegnazione e sconforto, è la neve a
farla da padrone e a condizionare le partite domenicali. Tra le molte squadre
costrette al rinvio c’è anche la Bassa, fermata dall’evidente impraticabilità
del Salvez. Ancora incerta la data del recupero: probabile che l’incontro disputi
uno dei prossimi mercoledì. Difficile che si decida di attendere addirittura il
24 marzo e di approfittare della sosta prevista dal calendario per quel
weekend.
In attesa del prossimo
difficilissimo match, non resta che tirare le somme su quanto avvenuto sugli
altri campi. Solo dieci le squadre di promozione effettivamente impegnate, dato
che non si è giocato neppure a Storo e a Mezzolombardo. Si dovrà quindi
attendere per vedere il big match tra Calchiochiese e Ravinense, così come per
valutare se la Rotaliana ha risentito del pesante ko di Condino.
Quattro successi esterni e una
vittoria casalinga sono l’esito di cinque sfide che mettevano in palio punti
fondamentali. Il duo di testa fa da spettatore e può esultare per la sconfitta
rimediata dal Villazzano, che stecca clamorosamente a Romarzollo perdendo
un’ottima chance per portarsi momentaneamente davanti a tutti. La formazione
della collina era pure passata in vantaggio, ma ha finito per subire la rimonta
degli arcensi che strappano tre punti che li proiettano nelle zone alte. La classifica è infatti spaccata in due:
dalla Ravinense prima e la Baone ottava ci sono solo quattro punti di distacco
(32 e, rispettivamente, 28 punti). Non tutte e otto le compagini mirano al
salto di categoria (pensiamo al Castelsangiorgio e alla stessa Baone), ma
intanto si tratta sicuramente di un punteggio che consente di avvicinarsi al
vero obiettivo stagionale, cioè la salvezza. Nella metà alta della graduatoria
è bene inserire anche l’Arco, bloccato a quota 27 ma con una partita in meno. Nel
folto gruppo di testa si è catapultato il Borgo che espugna il Mario Lona con
un secco 1-3. Partita dai due volti quella fra valsuganotti e Lavis, con i
giallorossi che prevalgono nel primo tempo portandosi sul 0-2 già nella primi
venti minuti con due colpi di testa su altrettanti corner. Nei secondi
quarantacinque minuti è tutto un altro Lavis, galvanizzato dal 1-2 della speranza.
Dopo aver accorciato le distanze, i rossoneri del grande ex Ceraso ci credono e
sfiorano più volte il pari, prima di subire la mazzata finale di Vinante, che
con un gran tiro che chiude i conti. Borgo che dunque reagisce al meglio al
scivolone casalingo della scorsa settimana e si candida come possibile
outsider.
1
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-
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RAVINENSE
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32
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2
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-
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CALCIOCHIESE
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31
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3
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-
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VILLAZZANO
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30
|
4
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-
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BORGO A.S.D.
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29
|
5
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-
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LAVIS A.S.D.
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28
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6
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-
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CASTELSANGIORGIO
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28
|
7
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-
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BAONE A.S.D.
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28
|
8
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-
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ROTALIANA
|
28
|
9
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-
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ARCO 1895
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27
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Con questi risultati la Bassa vede fuggire le squadre che ha
davanti a sé ma quel che preoccupa di più è quanto succede dietro. Il
decimo posto, attualmente occupato dai nonesi, garantisce la salvezza senza
necessità di ulteriori calcoli. La
prorompente risalita di Rovereto e Condinese, tra l’altro preventivabile, mette
tuttavia una forte pressione sulla banda di Brugnara, che ora è stata quasi
raggiunta da queste due formazioni, che hanno tutte le carte in regola per fare
molti punti nel girone di ritorno.
10
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-
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BASSA ANAUNIA
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22
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11
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-
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ROVERETO
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21
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12
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-
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CONDINESE
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20
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Colpi esterni sia per le zebrette
che per i canarini, con entrambe la squadre che bissano le vittorie ottenute
domenica scorsa. Il Rovereto passa al Mutinelli di Ala contro un
Castelsangiorgio obbligato a chiedere asilo ai cugini dell’Alense. Pochissimi finora erano
riusciti a sconfiggere in trasferta la matricola terribile e questo non fa
altro che incrementare il valore dell’impresa dei bianconeri. In vantaggio di
due reti, gli uomini di Merlino subiscono la rete dell’1-2, ma, nonostante
l’inferiorità numerica, respingono l’assalto finale dei padroni di casa.
Vittoria rocambolesca anche per
l’altra formazione rinata in queste ultime due partite: la Condinese la spunta
sull’Azzurra e torna da via Olmi con il bottino pieno. Colpi di scena a
ripetizione fino al 2-3 decisivo di Kamal. I canarini si portano sul doppio
vantaggio, ma sono poi vittima dell’improvvisa rimonta dei padroni di casa che
in una manciata di minuti pareggiano grazie al loro trascinatore Piffer. Gli
ospiti sono scossi, ma non perdono la testa e si riportando avanti con il
talentuoso marocchino che sigla il gol che regala ai suoi lo scontro diretto.
Chiude la giornata la sfida delle
disperate tra Garibaldina e Vallagarina, che decreta il sorpasso dell’ultima
della classe ai danni della penultima. I padroni di casa vengono condannati
dalla dura legge dell’ex: è infatti il redivivo Stonfler, appena acquistato dal
Verla dove era arrivato dopo alcune stagioni trascorse proprio con la maglia
giallorossa. Nessuna pietà da parte del cembrano per quelli che fino a giugno
erano i suoi compagni: doppietta letale che ridà qualche speranza alla sua
nuova squadra e che inguaia ancor di più una Garibaldina al secondo tracollo in
altrettante sfide salvezza. Per tutte e due non sarà facile evitare la discesa
in Prima Categoria.
A ben vedere, le ultime quattro appaiono ora un po’ staccate delle
altre compagini di bassa classifica, ma non c’è ancora nulla di definitivo.
13
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-
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AZZURRA S.
BARTOLOMEO
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14
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14
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-
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PINZOLO CAMPIGLIO
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13
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15
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-
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VALLAGARINA S.C.A.R.L.
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12
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16
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-
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GARIBALDINA
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11
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Turno condizionato dalla neve
anche nelle altre categorie. Cinque partite giocate in Eccellenza, dove si registra l’ulteriore allungo del Dro sulle
immediate inseguitrici. Superato alla grande l’ostacolo S. Martino, i droati,
pur complicandosi troppo la vita, sconfiggono 4-2 il Brixen in località Otra. Padroni
di casa che sembrano aver archiviato la pratica già ad inizio secondo tempo,
visto il rassicurante 3-0 e la superiorità numerica. Le troppe chance sciupate
e il tipico spirito battagliero altoatesino, permette però agli ospiti di
rientrare in partita: il 3-1 giunge al
termine di un perfetto contropiede, poi c’è spazio per il 3-2 grazie ad un
rigore. I tifosi cominciano a temere il peggio e allora ci pensa il bomber Poli
infilando il portiere in uscita e lanciando così la fuga dei suoi. Il
S.Martino, reduce dalla sconfitta nel big match, non supera l’esame Appiano (2-0 per i biacorossi) e
resta a secco di vittorie in questo girone di ritorno. Sale quindi il Valle
Aurina, che coglie un punto al Druso, contro un Bolzano che deve ringraziare
san Torcasio per aver più volte salvato il pari con interventi miracolosi.
Chi ha cambiato decisamente
marcia dopo un’andata traballante è l’Alense. Terzo hurrà in altrettanti
incontri, questa volta contro una diretta rivale e su un campo, quello di
Merano, che, al dì dell’annata storta del Maia Alta, rimane comunque tra i più
difficili. Doppietta di un ritrovato Bonazza, che in autunno aveva un po' perso il vizio del gol.
La squadra delle X colpisce
ancora: il Mori non ce la fa proprio a guarire dalla pareggite e non conquista
i tre punti nemmeno questa volta. Per come si erano messe le cose, però, il
pari ottenuto in casa della Plose vale quanto una vittoria: al vantaggio ospite
rispondono gli altoatesini con ben tre reti. La formazione di S.Andrea in Monte
sembra legittimare il risultato costruendo svariate palle gol, ma ha la colpa
di non infliggere il colpo di grazia. Nel finale i moriani riacciuffano il
pareggio che per questa domenica è più dolce del solito.
Solo due match disputati nel
girone B della serie D, quelli che
vedono impegnate Trento e Fersina.
Nell’inusuale sede di Mezzocorona
i perginesi ospitano la Pergolettese, seconda forza del campionato. I
gialloneri, per l’occasione in maglia rossa, giocano alla pari, lottano,
dimostrano di meritare almeno un punto, ma alla fine tornano a casa a mani
vuote grazie ad un arbitro improponibile che a tre minuti dalla fine, sul
punteggio di 1-1, si inventa una punizione inspiegabile, poi trasformata in gol
da Amodeo. A poco valgono le proteste trentine, che in pieno recupero reclamano
pure un rigore. Gli animi sono accesissimi e ne fa le spese mister Cortese,
ancora una volta allontanato dal direttore di gara prima del novantesimo. Di
fronte a certe direzioni di gara non si può certo biasimarlo. Fersina come
minimo sfortunata con le giacchette nere. L’ultimissima occasione per
scongiurare una sconfitta ingiusta capita sui piedi di Bazzanella che, sul filo
del fuorigioco, innescato da un colpo di testa, non angola abbastanza,
consentendo la parata a Steni. Gli altri gol erano arrivati ancora su punizione
per i cremaschi e con un imperioso stacco di Panizza per la Fersina. Cammino
salvezza comunque non compromesso, l’importante è ricominciare a fare punti già
da domenica.
Sprecate le ultime possibilità di
reinserirsi nella lotta salvezza, il Trento si recava a Castel Goffredo
cercando almeno di onorare la maglia. Le recenti performance e l’assenza
dell’unico giocatore in grado di segnare con facilità (Aquaro) facevano
ipotizzare l’ennesima debacle. Invece, proprio quando meno te lo aspetti, il
Trento batte un colpo trovando il primo squillo in trasferta della stagione.
Un’impresa, se si tiene conto che, prima della partita di Mezzocorona, la
Castellana aveva inanellato un lungo filotto di risultati utili. Finalmente
protagonista De Zerbi, autore di assist e gol, giocate che spianano la strada agli
aquilotti. Dopo l’1-2 i gialloblù (pareggio a fine primo tempo, poi punizione del trequartista bresciano) soffrono la reazione dei locali, ma non
crollano e calano il tris con Mazzetto. Salvezza ad ogni modo ancora lontanissima.