martedì 27 novembre 2012

Il resto della QUINDICESIMA GIORNATA



Davanti rallentano quasi tutti, in virtù delle sconfitte di Ravinense e Calciochiese e con il solo punto conquistato dalla Rotaliana. Al giro di boa, in testa c’è la Ravinense, campione d’inverno in attesa del recupero del Calciochiese, che con un successo potrebbe eguagliare i 31 punti dei biancoazzurri. La compagine di mister Grassi è però in evidente difficoltà. Reduce da un’unica vittoria nelle ultime sette, quella che all’inizio sembrava una macchina da guerra, si è inceppata clamorosamente. Se rispetto allo scorso anno la difesa è più impenetrabile, sembra esserci stato addirittura un passo indietro dal punto di vista della qualità del gioco. Ad ogni modo i chiesani restano tra i favoriti, assieme alla Ravinense, che nonostante il ko contro la Bassa, non può certo nascondersi e ad altre squadre. Tra queste, la formazione che molti consideravano la candidata principale fin dall’estate, ossia la Rotaliana. I giocatori ci sono ma l’andata è stata piuttosto complicata, con il cambio di allenatore, alcuni problemi di spogliatoio e una continuità che non è arrivata. A soli tre punti dalla vetta, tuttavia, la compagine di Mezzolombardo, con un ritorno di livello, potrebbe spuntarla. Non va infine dimenticato il Villazzano, che lentamente ha conquistato posizioni su posizioni issandosi ora al secondo posto. Anche l’undici di Baldo, trascinato da Mazzola e Giuliani, può inserirsi nella lotta per il primo posto. Appaiono più outsider che vere e proprie aspiranti Borgo, Lavis e la sorprendente matricola Castelsangiorgio, anche se nulla può esser escluso. Due squadre attese alla vigilia (Arco e Condinese) hanno trovato più problemi del previsto. Se i gialloblù arcensi stanno risalendo progressivamente, i canarini di Condino, seppur dotati di un organico prestigioso e qualitativo sono ancora invischiati nelle zone basse. 

Considerando la sfida per la permanenza in categoria, il discorso è, se possibile, ancora più complesso, a causa delle regole particolari che impongono di valutare anche l’andamento delle trentine nelle categorie superiori per determinare il numeroso di retrocessioni. Queste oscilleranno, salvo miracoli, tra le 4 e le 6, e molto probabilmente saranno (purtroppo) almeno cinque. In serie D, infatti, per ora si sta destreggiando discretamente solo il S.Giorgio, mentre le altre affondano. In Eccellenza, buone nuove dall’Albiano, corsaro a Sant’Andrea in Monte e dal Levico, che stende l’ex capolista Salorno. Malissimo invece L’Alense, travolta in Val Passiria (3-0 dal San Martino) e ora condannata all’ultimissimo posto. 

Riassumendo la situazione, le nostre squadre di promozione devono augurarsi che dalla D scendono meno regionali possibile (ma, visto l’andamento, ottenere due salvezze su quattro formazioni sarebbe oro colato) e che in Eccellenza si salvino le trentine. L’Alense è quella che rischia di più, ma anche l’Albiano non può concedersi ulteriori passi falsi. Faticano pure il Levico, che ha comunque una buona rosa e il Mori, che segna un po’ troppo poco.  

Tornando al nostro girone, il Vallagarina, sconfitto anche ieri nello scontro diretto con il Pinzolo e in fondo alla classifica, avrà certamente bisogno di 2-3 nuovi elementi per poter risalire la china. Già ufficializzato l’arrivo del bomber Stonfler, ma non basta. Anche i rendenesi non se la passano benissimo. Le maggiori disponibilità finanziarie rispetto alle altre società permetteranno, tuttavia, alla squadra allenata da Codognato di esser protagonista nella finestra di mercato invernale. Evidentemente, nella prospettiva della Bassa, questa non è una notizia positiva. Azzurra e Garibaldina difficilmente rivoluzioneranno la rosa e saranno dunque fra le squadre che lotteranno fino all’ultimo. Discorso a parte per Condinese e Rovereto. La prima, visto l’organico allestito, era addirittura considerata come una squadra in grado di farsi valere in alta classifica. Le pedine interessanti, effettivamente, non mancano (Kamal, Luciani, Heidarinia) e un eventuale cambio di marcia in primavera non può stupire più di tanto. Da una squadra di tradizione come il Rovereto è sempre lecito aspettarsi uno scatto di orgoglio, necessario alle zebrette per non rischiare un tracollo umiliante. Le tre matricole d’annata (Lavis, Castelsangiorgio e Baone) stanno tutte facendo molto bene e continuando di questo passo non dovrebbero avere troppi problemi. Rischiano forse un po’ di più (tra queste) gli arcensi, a 24 punti, 3 in più della Bassa. 

In attesa delle battaglie del 2013, un ringraziamento a tutti i giocatori, dai più giovani alla prima squadra, a tutti coloro che sono impegnati come allenatori, accompagnatori e dirigenti e non ultimo a tutti i tifosi che hanno sostenuto la squadra in questo straordinario anno ricco di soddisfazioni. GRAZIE e SEMPRE FORZA BASSA!

QUINDICESIMA GIORNATA: Ravinense - BASSA ANAUNIA 1-2



Colpaccio! Doveva essere la giornata della festa e così è stato: ma, a sorpresa, a trionfare sono stati i nonesi, capaci di sovvertire il pronostico ed espugnare il campo della capolista con una rimonta di carattere. 

La Ravinense, autentica rivelazione del campionato, scende in campo davanti al proprio pubblico con l’obiettivo di vincere e di laurearsi così campione d’inverno. Un risultato sempre prestigioso, che sarebbe stato il giusto premio per un girone d’andata che i tifosi biancoazzurri ricorderanno a lungo. L’occasione per il sodalizio del presidente Stanchina è storica e le tribune gremite ne sono la testimonianza. 

Mister Fugatti manda in campo la solita squadra combattiva guidata da capitan Cristoforetti. Gli occhi sono comunque puntati sul trascinatore e capocannoniere Marco Sega, autore di ben 14 gol, e sull’altro talismano della squadra Davide Proch. l’allenatore disegna un 3-4-1-2 offensivo per una formazione che vuole fare la partita. 

Per quanto riguarda la Bassa vale la regola “squadra che vince non si cambia”: dopo il convincente successo sul Rovereto di domenica scorsa, Brugnara conferma la formazione per dieci/undicesimi. Alla vivacità di Callovini, meno fisico, il mister preferisce l’affidabilità e l’esperienza di Rampanelli. Confermata la linea difensiva formata da Larcher, Giovannini, Contini (la coppia di centrali, apparsi sicuri nell’ultima apparizione) e Cassata, spostato a sinistra. Centrocampo con Pinamonti, Turrini L., Pinsi, Zorzi (che relega perciò Turrini A. in panchina). In avanti il punto fermo Carolli, con Rampanelli tra le linee, chiamato però soprattutto a rafforzare la mediana. 

I padroni di casa, consapevoli della loro forza, impongono subito il loro gioco, imprimendo alla partita un discreto ritmo. I nonesi, un po’ rintanati nella propria metà campo, si coprono con ordine e attendono il varco giusto per colpire, sfruttando le folgoranti ripartenze di Pinamonti oppure le discese di Zorzi sull’altro lato. I biancoazzurri, più propositivi, macinano gioco, premendo sugli esterni e cercando in particolare il numero 9, molto attivo, ma tenuto a bada dal solito eccellente Larcher. L’arbitro Dallapiccola dirige la gara all’inglese, lasciando correre molto ed evitando eccessive interruzioni con la gara che risulta piacevole. La Ravinense continua a martellare con triangolazioni sulle fasce che poi portano al cross e con incursione dal talentuoso numero 10. La difesa ospite, tuttavia, non soffre particolarmente e non concede limpide palle-gol. Pinsi e Turrini si abbassano davanti alla difesa in caso di difficoltà, con il primo che sembra aver ormai preso le misure alla nuova situazione che lo vede impiegato come centrocampista centrale.  

Nonostante diano l’impressione di potersi rendere pericolosi da un momento all’altro, i locali non riescono ad impensierire seriamente Cristofori, chiamato in causa più che altro su alcuni corner calciati in modo insidioso verso la porta. Sebbene spesso ostacolato con esperienza da numerosi avversari, il numero uno della Bassa è attento e allontana le minacce. In altri casi, sugli sviluppi degli svariati angoli collezionati dalla squadra di Fugatti, è il capitano Turrini, sempre ben posizionato sul primo palo, a creare un muro e a spazzare per evitare rischi peggiori. Anche i due centrali se la cavano sui palloni alti, perciò la Ravinense tenta qualche giocata alternativa, come il tiro da fuori, azzardato un paio di volte da Sega, sempre presente ma meno brillante del solito. Merito anche e soprattutto della squadra nonesa che regge bene l’urto e non disdegna qualche apparizione in avanti. Un rilancio reputato da molti troppo lungo viene valorizzato da Pinamonti che con uno scatto pazzesco brucia a velocità doppia il difensore e in diagonale chiama alla risposta Folgheraiter. Lo stesso numero 11 scende sulla destra e mette in mezzo, ma sul suo cross non ci arrivano né Rampanelli né Carolli. Quando non troppo impegnato a gestire l’avversario diretto, sempre in movimento sulla fascia e alla fine comprensibilmente stremato, si fa vedere in avanti pure Larcher, che dà man forte a Zorzi. È proprio quest’ultimo a servirlo con una bella apertura sulla destra, ma il cross non è preciso; poi lo stesso terzino conclude di sinistro ma fuori misura, in seguito ad un’azione convulsa, nella quale Rampanelli non aveva trovato lo spazio per far passare il tiro. 

Si va al riposo sullo 0-0, dopo un primo tempo con un predominio territoriale della Ravinense, ma sostanzialmente equilibrato. Nella seconda frazione si riparte con gli stessi 22 in campo e anche la trama è la medesima. Nei primi minuti la Bassa si fa comunque vedere di più in avanti e si rende pericolosa con alcune conclusioni di Rampanelli, che ha già dimostrato di avere il tiro da fuori area nelle proprie corde: il suo rasoterra si spegna comunque sul fondo, non lontano dal palo. Per sbloccare il match serve un episodio particolare e questo arriva puntualmente in sfavore della Bassa. Punizione dalla sinistra di Filippi, Girardi, salito per l’occasione, compare in mezzo all’area e viene lasciato colpevolmente libero dalla difesa: Cristofori esce alla disperata sul difensore biancoazzurro che in qualche modo riesce comunque ad insaccare. Azione ad dir poco rocambolesca e Ravinense in vantaggio. Rete che ad ogni modo non si può definire immeritata per quando fatto vedere fino a quel momento. Per i nonesi c’è però la rabbia per un altro gol arrivato su calcio piazzato e subìto, tra l’altro, in maniera piuttosto grottesca. 

Trovato il primo gol, la partita diventa più facile per i biancoazzurri che trovano qualche spazio in più. Complici le notizie incoraggianti che giungono dagli altri campi i tifosi di casa cominciano già a pregustare il successo con annesso titolo d’inverno. La Bassa, però, non si scompone e si riorganizza. Brugnara si affida allo scalpitante Callovini e la mossa è quella giusta. Il neo entrato corre, pressa e lotta su ogni pallone, si propone e prova a far valere la sua velocità sul breve. L’undici di Fugatti costruisce in ogni caso l’azione che può chiudere la partita: cross ben calibrato dalla fascia sinistra, Campo svetta benissimo in mezzo all’area ma non inquadra lo specchio della porta, tenendo in vita la Bassa, che ne approfitta. Gli ospiti si fanno vedere con una splendida iniziativa di Carolli che cerca e trova lo spazio per un tiro a giro leggermente deviato. Su corner dalla sinistra di Pinamonti Contini si inserisce ma non riesce a centrare il bersaglio: sono le prove generali per il pareggio: altro angolo di Pinamonti, pallone sul secondo palo e questa volta l’inzuccata di Contini è quella buona. Prima rete in maglia nonesa per il difensore arrivato in estate da Villazzano e soprattutto una rete che consente alla Bassa di raddrizzare una partita che si stava complicando. La Ravinense non ci sta e punta nell’orgoglio torna alla carica. Con il pareggio l’inerzia è però cambiata e gli ospiti sono ancora più convinti di poter strappare un buon risultato. Al 75esimo gli ospiti si avvantaggiano dello sbilanciamento in avanti dei biancoazzurri e colpiscono ancora: pennellata illuminante che scavalca la difesa trova sulla linea dell’out di sinistra Callovini, che punta in velocità l’area di rigore, vede con la coda dell’occhio l’inserimento di Pinamonti e al momento giusto lo serve con un assist perfetto che vanifica la chiusura di difensore e portiere. Pinamonti, sganciatosi abilmente dalla marcatura, non può sbagliare e appoggia in rete il gol dell’incredibile 1-2. Grande esultanza di tutta la panchina e dei tifosi nonesi. Gelato, invece, il pubblico locale. Con un ultimo quarto d’ora a disposizione la formazione di Fugatti organizza l’assedio finale, ma il fortino della Bassa resiste senza sbavature, potendo contare anche sul duo Pinsi-Turrini (collocatosi a protezione della difesa) sempre pronto a immolarsi per la causa. La spinta è forte, ma aumentano anche le chance di contropiede con Pinamonti e Callovini che corrono a tutto campo e mettono in apprensione il reperto difensivo. Al 36esimo, bello scambio fra i due giovani con Pinamonti che al limite dell’area serve il compagno appena all’interno dei sedici metri: quest’ultimo si libera dell’avversario, ma, invece di tirare, si gira e chiude il triangolo con Pinamonti, il quale si sposta il pallone sul sinistro e conclude trovando però l’opposizione provvidenziale dell’estremo biancoazzurro. Bassa di nuovo pericolosissima nei ultimi minuti: sugli scudi sempre lo scatenato Callovini che recupera palla in ripiegamento e salta l’avversario che lo stende. Sulla punizione che ne nasce Pinamonti la mette su secondo palo, dove il neo entrato Turrini A. anticipa tutti e si avvita per piazzarla sul palo opposto con la sfera che esce di un nulla. Al 90esimo l’arbitro decide per 4 ulteriori minuti di apnea e c’è tempo per un'ultimissima emozione. La Ravinense spinge e si guadagna uno dei tanti corner che viene battuto sul primo palo: colpo di testa di Micheletti, che viene però contrastato al momento dell’incornata con la palla che carambola sul palo esterno. 

È l’ultimo brivido. Può iniziare la festa della Bassa per una chiusura d’anno col botto!  

Alla Ravinense resta la soddisfazione di una buona prestazione, ma non solo. La sconfitta del Calciochiese in quel di Borgo regala ai biancoazzurri del presidente Stanchina il titolo di campioni d’inverno. Resta solo da valutare se in solitaria oppure in compagnia dei chiesani che devono recuperare un turno sul non facile campo di Chizzola. 

Successo dal valore inestimabile, invece, per la ciurma di Brugnara che trova così 6 punti nelle ultime due giornate dell’andata, scacciando almeno in parte i fantasmi delle cinque sconfitte consecutive. È senz’altro positivo il modo in cui i nonesi hanno reagito ad un periodo sfortunato. Contro Rovereto prima e Ravinense poi, i ragazzi hanno affrontato la partita nel migliore dei modi, con grinta e determinazione. La difesa sembra essersi ben assestata con un Contini in costante crescita e ieri addirittura goleador. Buone indicazioni, in generale, da tutti i reparti, con un Pinsi protagonista della miglior partita nel suo nuovo ruolo. L’altra menzione di giornata spetta di diritto a Callovini. Quel che si dice “cambiare il volto alla partita”. Entra con grande voglia di fare e mette in difficoltà gli avversari ogni volta che tocca il pallone. Fornisce l’assist decisivo a Pinamonti dopo un’ottima discesa e nel finale si rende protagonista di insidiose ripartenze e si conquista punizioni importanti che permettono di far rifiatare la squadra. Peccato per la beffarda quanto ingiusta ammonizione subìta nel finale. Poco male.

In definitiva era fondamentale finire al meglio un girone d’andata dalle due facce: partenza oltremodo positiva seguita da una fase centrale deficitaria soprattutto a livello di punti conquistati. Queste due vittorie riportano a Denno l’entusiasmo e la tranquillità di cui c’è bisogno. Adesso la meritata pausa fino a febbraio, quando ricomincerà la corsa verso la salvezza. Sarà un'impresa difficile, ma questa prima metà stagione dev’esser servita alla squadra per individuare i punti forti e limiti. Ma più di ogni altra cosa, si spera che i ragazzi abbiano compreso che possono giocarsela contro chiunque.  

RISPETTO PER TUTTI; PAURA DI NESSUNO!

martedì 20 novembre 2012

Preview della QUINDICESIMA GIORANTA: Ravinense - BASSA ANAUNIA



Per l’ultima partita dell’andata il calendario riserva alla Bassa l’ostacolo Ravinense. Sul sintetico di Mattarello andrà in scena quella che molti addetti ai lavori, vista la precedente stagione, vedevano (nel pre-campionato) come una sfida salvezza e che al contrario vedrà scendere in campo la squadra in vetta alla classifica. L’annata dei ragazzi di Ravina si sta infatti rilevando formidabile, dato che dopo un discreto avvio sono arrivate ben 8 vittorie nelle ultime 10 giornate. Successi convincenti che testimoniano la solidità della squadra e in particolare una notevole facilità nell’andare a segno. L’attacco è il più prolifico della categoria, grazie alle reti di un implacabile Marco Sega, già protagonista nella passata volata salvezza, e di un ottimo Proch.

Sono proprio quest’ultimi gli elementi di spicco dell’organico che il presidente Stanchina ha messo a disposizione di Fugatti. Una rosa non rivoluzionata ma solamente puntellata con alcuni arrivi. In questo senso le novità principale sono l’innesto di vari giovani scuola Trento e di Dellai, proveniente dai “cugini” del Villazzano. In porta l’ex Mori Folgheraiter, dopo l’addio (polemico) di Santorum. Per il resto confermato in blocco il gruppo artefice della clamorosa ma più che mai meritata salvezza della scorso anno. L’impatto con il nuovo campionato era stato a dir poco devastante, con l’allenatore Floriani a farne le spese. L’ingaggio di Fugatti e di qualche nuova pedina ha però ridato fiducia all’ambiente: da qui una progressiva e costante rimonta che è valsa una permanenza in promozione che ha del miracoloso. Se l’obiettivo iniziale era probabilmente quello di soffrire meno del recentissimo passato, con il passare delle settimane la Ravinense è divenuta sempre più la rivelazione del campionato. Con 31 punti e il primato in classifica quando siamo ormai al giro di boa, la formazione del sobborgo non può più nascondersi: anche se il raggiante patron Stanchina predica giustamente calma, con un attacco che segna a raffica e una squadra che vola sulle ali dell’entusiasmo sognare è lecito. 

La Bassa, dopo il successo sul Rovereto, può preparare la partita con maggior serenità. I tre punti appena conquistati non devono però portare ad un’eccessiva rilassatezza, in quanto la situazione in classifica è ancora piuttosto complicata. Nei due precedenti della stagione 2011-2012 un successo per parte: 2-0 per la Bassa all’andata (Turrini, Segna) e 2-1 per la Ravinense al ritorno (con beffa nel finale). Se i nonesi giocheranno con lo stesso piglio dell’ultimo match, potrebbero anche regalare belle sorprese ai loro sostenitori. Parola d’ordine: continuità!

Il resto della QUATTORDICESIMA GIORNATA



La 14esima giornata è quella della definitiva consacrazione della Ravinense che balza in vetta dopo una lunga rincorsa a suon di gol e vittorie. Il Calciochiese, fermato ancora sul pari, vincendo il recupero potrebbe al massimo raggiungere l’attuale capolista, ma non superarla. Vittima di giornata della squadra di Fugatti è l’Azzurra, tramortita nel derby cittadino (0-4). I biancoblù di Storo non sanno più vincere e dopo l’ennesimo pareggio interno (1-1) è inevitabile parlare di crisi. La striscia iniziale ha forse illuso, fermo restando che l’undici di Grassi resta indubbiamente tra i più accreditati per il salto di categoria. Del passo falso del Calciochiese non ne approfitta il Villazzano che cade a Mezzolombardo sotto i colpi di Weber e Hila e si fa scavalcare proprio dalla stessa Rotaliana.  Continuare a macinare gioco e punti il Castelsangiorgio, che a Chizzola sbriga la pratica Vallagarina con un classico 2-0 all’inglese. Promette dunque scintille il recupero tra lo stesso Castelsangiorgio e il Calciochiese: gli ospiti non possono concedersi ulteriori sbandamenti, la matricola sogna invece l’aggancio al secondo posto. Rallentano Borgo e Lavis, che non vanno oltre il pari, mentre l’Arco ne rifila 5 alla malcapitata Garibaldina (1-5). In fondo, fanno punti solo Pinzolo e Condinese che al Pineta danno vita ad uno scoppiettante 3-3.

In serie D gli occhi erano puntati sul Briamasco di Trento, in virtù del derby tra i padroni casa e la Fersina. Gli aquilotti vanno in vantaggio ma subiscono poi la rimonta dei perginesi che possono così respirare. Quasi disperata la situazione dei gialloblù che rimangono ultimissimi e con poche speranze di salvezza, a meno che non vi sia una decisa svolta. Se a Trento si piange, a Mezzocorona di certo non si ride dopo l’1-1 a domicilio contro il modesto Sant’Angelo. Va meglio in Alto Adige, con il S.Giorgio che ottiene 3 punti d’oro.

In eccellenza si registra il ritorno al successo dell’Albiano che soffre ma supera il Bolzano 4-3. I rossoneri rimangono tuttavia nelle zone basse, così come l’Alense, che pareggiando al Mutinelli si fa addirittura agganciare da un Maia Alta in ripresa.  

QUATTORDICESIMA GIORNATA: BASSA ANAUNIA - Rovereto 1-0



Finalmente! Dopo cinque lunghissime giornate di attesa la Bassa riesce ad interrompere la sfortunata striscia di sconfitte e lo fa nel migliore dei modi. Prova maiuscola dei nonesi che, convincendo sotto ogni profilo, superano il glorioso Rovereto per uno a zero davanti ad una bella cornice di pubblico.  

Dopo il ko nell’infrasettimanale, Brugnara mischia le carte escludendo dai titolari Turrini A., Rampanelli e Giacomelli. Nella collaudata difesa a quattro l’inamovibile Cassata viene spostato sulla sinistra, lasciando spazio a Giovannini e Contini in mezzo. A destra un Larcher in gran spolvero. A centrocampo fondamentale il rientro di Pinamonti che si colloca sulla fascia sinistra, mentre dall’altro lato confermato un Zorzi in buona forma e a segno mercoledì. Al centro Pinsi, che sta prendendo sempre più confidenza con il nuovo ruolo, e Turrini L., che da vero capitano gioca anche se un infortunio continua a  tormentarlo. In avanti nessuna novità, con Carolli punta centrale e Callovini a sostegno.

Il Rovereto in maglia nera risponde con un reparto avanzato “latino”. Merlino manda infatti in campo dal primo minuto il colombiano Bonilla che si muove molto sul fronte d’attacco. Un po’ più arretrato il temuto  brasiliano Loyola, in realtà mai veramente pericoloso. L’esperto Manica, arretrato rispetto alla tradizionale posizione, è chiamato a guidare la difesa e ad erigere una muraglia davanti a Deromedi, preferito a Cristoforetti.

Dopo un primo momento di studio, i nonesi si scrollano di dosso la paura e iniziano ad attaccare a testa bassa. I pericoli principali per l’estremo ospite nascono da iniziative degli esterni, ma anche Callovini è ispirato e costringe gli avversari a rimanere in costante allerta. Da ricordare la giocata improvvisa con cui stava per mandare in porta Carolli: sombrerito sull’avversario e lancio di prima per il bomber, fermato però in fuorigioco. Al 10’ lo stesso Carolli ha sulla testa il pallone del vantaggio ma chiude troppo e manda di poco a lato. Pinamonti è meno devastante del solito ma quando si scatena son dolori. In un quarto d’ora fa letteralmente vedere l’inferno a Marzadro con una serie di fiammate sulla sinistra. Dopo una di queste scorribande, lascia partire un cross vellutato sul quale si avventa bene Carolli: Deromedi è battuto ma la traversa dice di no. Dopo il palo e la traversa di Borgo, altro (l’ennesimo) legno colpito dalla Bassa in queste ultime giornate. Il gol è nell’aria ma quando finalmente la palla si decide ad entrare arriva il fischio dell’arbitro che annulla per un fuorigioco che, seppur millimetrico, sembra esserci. Urlo di gioia strozzato in gola per il numero nove che aveva indovinato l’incornata. Stesso protagonista ed esito ancora sfortunato: Callovini sui 20 metri potrebbe anche calciare, ma opta per l’assist scavalcando con un tocco morbido l’avversario e mettendo Carolli davanti al portiere. Quest’ultimo, pressato dal difensore in recupero, calcia debolmente. La Bassa non demorde e su uno dei tanti corner di giornata arriva il secondo legno della domenica. Questa volta l’occasione è più rocambolesca: la rimessa lunga di Cassata finisce sul secondo palo dove Turrini conclude di esterno creando una traiettoria che sorprende tutti, con Deromedi che ancora una volta deve ringraziare la traversa. Frustrati dai continui tentativi infruttuosi, i padroni di casa rallentano, lasciando per gli ultimissimi minuti del primo tempo il pallino del gioco ai roveretani. Le zebrette, tuttavia, non riescono ad impensierire Cristofori, se non qualche conclusione dal limite. La squadra di Merlino dimostra di non difettare dal punto di vista tecnico ma fatica troppo a sfondare. Non male il fraseggio, ma giunti sulla trequarti non riescono quasi mai ad esser pericolosi. Viste le difficoltà, gli ospiti provano talora a sorprendere la difesa con insidiosi lanci lunghi ma Contini e Giovannini fanno buona guardia e non concedono nulla.

Nella ripresa la musica non cambia e i primi 20 minuti sono un monologo della Bassa. Apre le danze Callovini che con un ottimo spunto, salta secco il marcatore ma si fa respingere il sinistro. Poco dopo altro guizzo del numero 10 che verticalizza splendidamente per Carolli che salta il portiere ma viene fermato per un offside apparso totalmente inesistente. L’inerzia della gara è completamente a favore dei padroni di casa, bravi ad insistere nonostante le avversità. È il momento di osare ancora di più e la squadra lo capisce benissimo, pressando alto e facendo intravedere giocate apprezzabili. Larcher sale sempre più sulla fascia seminando il panico tra gli avversari. Strepitosa una sua progressione versione Javier Zanetti: partito dalla difesa si fa tutto il campo fino al limite dell’area, dove, affrontato da un avversario, lo supera con un numero trovando poi lo spazio per crossare. Sul cross Zorzi allunga di testa per Carolli che alza troppo. Applausi dal pubblico che gradisce lo spirito combattivo della squadra. Quando si comincia a temere che si tratti della solita domenica poco propizia, giunge il tanto atteso vantaggio: Turrini si scopre Pirlo e lancia Carolli che con un sinistro a incrociare non fallisce. Grido liberatorio per il Salvez e ritorno al gol per il centroavanti, sempre più bomber della squadra. La partita sembra in discesa, ma la rete subìta risveglia il Rovereto che torna a farsi vedere in avanti dopo un’assenza fin troppo prolungata. Merlino alza Manica a centrocampo ma la sua squadra non va oltre una conclusione altissima di Loyola e alcune mischie risolte da Cristofori. Brugnara, dopo il gol, è costretto a privarsi di Cassata che deve uscire per crampi e autore anche ieri di una partita da incorniciare. Al suo posto Giacomelli, mentre più tardi ci sarà spazio anche per Rampanelli e Turrini A. Gli ultimi brividi arrivano con due punizioni dal limite, che però le zebrette non sfruttano a dovere. La Bassa gestisce bene il finale di partita e sfiora anche il raddoppio, prima con Turrini, poi con Pinamonti, fino al triplice fischio che sigilla tre fondamentali punti nella complicata lotta salvezza. 

Ottimi segnali per mister Brugnara in vista dell’ultimo match dell’andata. Serviva una risposta ed è arrivata.
La squadra c’è e questa volta c’è pure la vittoria, una vittoria meritata da tutto il gruppo. Performance esaltante da parte di tutti, dalla difesa fino all’attacco. Cristofori, nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, è apparso ritrovato, mentre la difesa ha convinto, con Contini e Giovannini che sembrano aver trovato una buona intesa concedendo veramente poco all’attacco ospite. Bene pure il centrocampo, trascinato da un gladiatorio capitano. Il ritorno al gol di Carolli, in attesa della sua completa guarigione, ma soprattutto la voglia di vincere messa in mostra, permettono ai tifosi di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Lode particolare per Cassata, ma MVP della partita è senz’alcun dubbio Larcher. Sempre impeccabile, questa volta si è superato con una gara tutta grinta, non limitandosi ad annullare al diretto avversario, ma spingendosi pure in avanti con discese travolgenti. 

Giornata da ricordare per la Bassa e per tutti i suoi tifosi. Vincere con una squadra di tradizione come il Rovereto non capita tutti i giorni. SUCCESSO STORICO! GRAZIE RAGAZZI!

giovedì 15 novembre 2012

Preview della QUATTORDICESIMA GIORNATA: BASSA ANAUNIA - Rovereto



Il 18 novembre sarà in ogni caso una giornata da ricordare, in quanto salirà in Val di Non (quasi sicuramente al Salvez di Campodenno per evitare problemi legati al meteo) il glorioso Rovereto. Partita senza dubbio speciale per il piccolo e relativamente giovane sodalizio noneso che ospiterà una squadra abituata a calcare ben altri palcoscenici. Un evento sportivo, quello che attende i tifosi della Bassa, che non può lasciare indifferenti e che per alcuni, soprattutto i meno giovani, riporterà alla mente piacevoli ricordi, come ben descritto nella bella presentazione amarcord in homepage. 

Le zebrette non necessitano certo presentazioni: con una storia quasi centenaria, l’U.S. Rovereto rappresenta da sempre la principale squadra dell’omonima città, la seconda per popolazione in provincia dopo il capoluogo Trento. Così come i gialloblù aquilotti, anche i bianconeri sono riusciti a raggiungere la serie C (corrispondente all’attuale C1 o prima divisione), divenendo un punto di riferimento per il movimento calcistico locale. Dopo numerosissimi anni in serie D, la squadra sembra aver perso negli anni lo smalto di un tempo: l’ultima stagione tra i semi-professionisti risale ormai al 2001-2002. Da lì, una parabola discendente fino alla retrocessione in Promozione dello scorso anno. 

Per tradizione il Rovereto dovrebbe esser considerato tra i favoriti per la vittoria, ma difficoltà economiche hanno impedito di costruire una squadra all’altezza del salto di categoria. Le prime partite sono state addirittura disastrose, ma nelle ultime giornate i bianconeri stanno ingranando e puntano almeno ad allontanarsi il prima possibile dai bassifondi.  

Il presidente Zandonai, dopo l’amara retrocessione, ha confermato alla guida Renzo Merlino (con un recente passato non proprio felicissimo al Trento) ma ha rivoluzionato la rosa. Le novità iniziano già tra i pali, dove si contenderanno la maglia da titolare l’esperto Cristoforetti (arrivato dalla Fersina) e Deromedi (ex Trento). Per la retroguardia sono arrivati Zandonai e due under, mentre a centrocampo gli acquisti più interessanti sono quelli di Pedrai e Manica, entrambi provenienti dall’Eccellenza. In avanti, dopo la partenza di Spagnolli, Merlino si è affidato fino a questo momento soprattutto a Gioseffi e Malcarne.  Sul finale, con un notevole colpo di coda, le zebrette hanno poi ingaggiato pure il centrocampista Loyola, divenuto subito punto di riferimento della squadra.

Il tecnico ha puntato sinora sulla difesa a 3, ma ciò non deve far pensare ad una squadra spregiudicata, dato che i primi successi della stagione gli ha ottenuti anche grazie al contropiede. Le zebrette si sono dimostrate per il momento più a loro agio in trasferta, dove hanno raccolto la maggior parte dei punti, senza comunque limitarsi ad una gioco speculativo. 

Per Brugnara, che potrà riaccomodarsi in panchina, la notizia più lieta è indubbiamente il ritorno di Pinamonti, sempre in grado i fare la differenza. Per l’attacco sono sempre da tenere d’occhio le condizioni di Carolli che comunque dovrebbe partire tra i primi undici. I dubbi riguarderanno il centrocampo, ma, con il rientro del “Pina”, le alternative sono maggiori rispetto all’ultima uscita.

Non si può negare che il match rappresenta uno snodo cruciale per l’intera stagione, ma i ragazzi dovranno scendere in campo senza farsi prendere dall’ansia del risultato, pensando solo a dare il meglio. Con la giusta convinzione e un pizzico di cattiveria agonistica c’è la possibilità di fare bene. Giocare contro una squadra di tradizione come il Rovereto dovrebbe essere di per sé fonte straordinaria di motivazioni. 

Io ci credo, scriviamo la storia! FORZA BASSA! 

Il resto della TREDICESIMA GIORNATA



La pioggia che ha condizionato l’intero weekend ci lascia una classifica ancora parziale, in quanto ben sei squadre hanno una partita in meno e i risultati di questi incontri potrebbero rivoluzionare la graduatoria.

In attesa del recupero di Chizzola (Castelsangiorgio-Calciochiese), Ravinense e Rotaliana, impegnate nello scontro diretto, ne approfittano solo in parte. Sul sintetico di Mattarello finisce 2-2 un match combattutissimo e ricco di emozioni che non ha mancato di suscitare polemiche per alcune decisioni arbitrali. Alla fine un punto per ciascuno che fa probabilmente più comodo alla squadra di Ferrarol, che seppur in una buona posizione, sembra faticare ancora. Per la squadra del raggiante presidente Stanchina c’è comunque la soddisfazione di uno straordinario primato. Complice la sconfitta patita a Borgo durante la settimana precedente, i rotaliani sprecano un’importante occasione per riavvicinarsi alla vetta e sono ora a -4. Giornata in definitiva favorevole al Villazzano di Baldo, sempre alla ricerca della tanto sospirata continuità di risultati. La squadra del sobborgo, trascinata da Mazzola, liquida la pratica Garibaldina e sale al terzo posto. La continuità rimane al contrario una chimera per il Lavis, che dopo il 2-1 a Denno cede l’intera posta (0-2) ad una Baone in stato di grazia. 

Se c’è una formazione che sta peggio della Bassa, quella è di certo la Vallagarina, che in un vero e proprio match salvezza viene travolta a Condino per 5-0 rimanendo per tutto l’incontro in balìa dei canarini, per il momento rivitalizzati dal cambio in panchina. La Condinese sale così a quota 12 avvinandosi pericolosamente alla Bassa, mentre il Pinzolo ultimo, in attesa dell’esordio di La Vecchia, è tra le compagini bloccate dalla pioggia. Tra queste pure Rovereto e Azzurra, che, chiamate proprio a scontrarsi nel recupero, inevitabilmente inguaieranno ancor di più la Bassa. 

I nonesi sono ora chiaramente invischiati nella zona-pericolo e diventano ancor più vitali gli aggiornamenti sulle categorie superiori. In serie D le regionali sono sempre alle prese con una classifica per lo meno deficitaria. Il Trento, come accade purtroppo di frequente, non riesce a trovare né serenità e stabiltà a livello societario-ambientale, né punti (è arrivata pure una penalizzazione per mancati pagamenti da parte della precedente gestione), il Mezzocorona ha appena esonerato l’allenatore Orsini e quindi occorrerà valutare se la scelta è stata azzeccata o meno, mentre la neopromossa Fersina, dopo un inizio che faceva ben sperare, pare aver smarrito la via della vittoria. Se la passa un po’ meglio, anche se non molto, il St. Georgen/San Giorgio: vittoria fondamentale quella ottenuta nell’ultima turno dalla squadra di Morini, che con la tipica grinta altoatesina riesce ogni tanto a strappare qualche punticino che dà morale e fa classifica.

In eccellenza ancora male le trentine Albiano e Alense, appaiate al penultimo posto a quota 10. Tra le altre si conferma ottimo il debutto in categoria per il Dro, che balza addirittura in testa, mentre, se il Comano tiene abbastanza bene, ultimamente sembra un po’ in affanno il Levico, che deve comunque recuperare due partite con le quali potrebbe ritornare subito nei piani alti. 

Situazione, dunque, non proprio incoraggiante per la Bassa, che non è di sicuro aiutata dai risultati altrui.

TREDICESIMA GIORNATA: Borgo - BASSA ANAUNIA 2-1



Dopo 10 giorni dalla nefasta partita con il Lavis, la Bassa torna in campo a Borgo per recuperare il match della tredicesima giornata che non si era disputato a causa del maltempo che aveva colpito tutta la regione.

Da una parte i nonesi, sempre alla ricerca della svolta che permetta di interrompere la striscia negativa, dall’altra i giallorossi valsuganotti galvanizzati dallo sfavillante successo sulla quotata Rotaliana.  

I padroni di casa, per l’occasione in tenuta bianca, dovrebbero teoricamente fare i conti con varie squalifiche, ma uscendo il comunicato solo il giovedì, Floriani può contare ancora su importanti pedine come Marchi, Nervo e Zampiero.

A Brugnara, squalificato e condannato quindi a soffrire in tribuna, non mancano certo i problemi di formazione. Poche le alternative, soprattutto a centrocampo, viste le assenze di Plesa (partito per la Germania per motivi di lavoro) e Turrini L., disponibile, ma solo part-time per i soliti fastidi fisici. Cattani L. è ancora alle prese con i malanni al ginocchio e il gioiellino Pinamonti deve scontare l’espulsione comminata dal disastroso arbitro Ferrari. A metà campo spazio a Pinsi, ormai schierato più spesso come regista che come difensore, e al recuperato Rampanelli. Laterali Turrini A. e Zorzi, che torna titolare dopo un po’ di riposo. Carolli, seppur non al meglio per l’infortunio al costato, parte tra i primi undici ed è il riferimento in avanti. A completare il reparto offensivo Callovini, che ci ha abituati a colpi notevoli. Difesa tipo con Larcher e Giacomelli terzini, Cassata e Giovannini centrali, con quest’ultimo che vince il ballottaggio con Contini.

La partita
Inizio un po’ timoroso della Bassa che lascia l’iniziativa ad un Borgo qualitativo e convincente in fase offensiva, un po’ meno a livello difensivo. La Bassa prende pian piano coraggio ma dopo pochi minuti arriva già la prima doccia fredda. Pallone laterale gestito da un giocatore del Borgo che sembra ormai chiuso tra fallo laterale e bandierina, ma che riesce invece a servire il compagno, il quale si accentra e appena entrato in area viene steso da Giovannini: rigore giusto e vantaggio Borgo con Marchi. Non c’è nemmeno il tempo per riorganizzarsi che arriva l’immediato raddoppio dei padroni di casa. Punizione dalla destra che viene letta bene da Cristofori, che si fa, però, sfuggire il pallone. Sulla sfera si avventa Nervo, che supera con un tocco rapido il portiere. Errore commesso in un momento cruciale e che taglia le gambe ai nonesi, che si trovano sotto di due reti a causa di due episodi. Bravo comunque l’autore del gol a crederci e ad insaccare velocemente, in modo da anticipare la reazione dell’estremo difensore. Con un avvio del genere il rischio è che la trasferta si tramuti in una Caporetto, ma, ripresi dal comprensibile choc, i giocatori della Bassa iniziano a premere per tentare di riaprire l’incontro. Callovini e Carolli si dannano per far salire la squadra e con un baricentro più alto i nonesi in maglia rossa cominciano a rendersi più insidiosi. Gli ospiti tengono più il pallone e sono più propositivi, i padroni di casa, forti del rassicurante vantaggio, arretrano e si rendono pericolosi solo con veloci e apprezzabili combinazioni fra gli uomini più avanzati. In un caso è Cristofori a dover intervenire provvidenzialmente anticipando in modo magistrale l’avversario lanciato a rete. Ottima uscita e grande intervento per il numero uno della Bassa che si riscatta così dal precedente infortunio. I nonesi collezionano corner e punizioni, ma i calci piazzati quest’anno si sono rivelati più un punto debole che un asso nella manica. È su azione, infatti, che la Bassa sfiora l’1-2: avanzata sulla destra, la difesa va a chiudere e si apre un varco sul lato opposto che viene sfruttato alla perfezione da Pinsi; il numero 5 fa correre Rampanelli, il quale, giunto al limite, finta il tiro di sinistro mettendo a sedere l’avversario, poi conclude con il destro. Ne esce un tiro-cross sul quale nessuno riesce a inserirsi e la sfera passa vicinissima al secondo palo. 

L’insistenza degli ospiti viene finalmente premiata quando dopo una discesa sulla destra di Turrini A., Zorzi approfitta di un’indecisione della retroguardia avversaria e si lancia verso la porta trovando poi il tocco vincente che gli permette di scavalcare il portiere. Gol assolutamente meritato per una Bassa in crescita e che sembra crederci. Prima del tè caldo, brivido per Cristofori, rimasto quasi inoperoso dopo i due gol: ripartenza del Borgo con l’attaccante che, evitato l’offside, fugge sulla sinistra inseguito da Larcher, bravo ad impedirgli di accentrarsi; il pallone è messo al centro e intercettato da Giovannini, che, preso in controtempo allontana proprio sui piedi di un avversario, il quale da posizione interessante alza sopra la traversa.  

I secondi 45 minuti vedono una Bassa tonica e intenzionata a trovare un pareggio che dopo i primi 20 minuti appariva quantomeno utopistico. Appena tornati in campo, i nonesi creano subito una limpida palla-gol: palombella dalla trequarti a cercare Carolli che fa da sponda per l’accorrente Larcher, il quale, coordinatosi al meglio, centra un palo clamoroso. Più tardi è Turrini a provarci con un destro a sorpresa da posizione laterale che non va molto lontano dal montante. La Bassa rimane in attacco, ma non trova il giusto pertugio per colpire. Sui numerosi calci d’angolo conquistati gli schemi non portano ai risultati auspicati, anche grazie alla bravura sulle palle alte dei difensori valsuganotti che riescono quasi sempre ad allontanare. Proprio in  seguito ad una respinta, Pinsi tenta di sorprendere il portiere con un inaspettato pallonetto che supera la traversa di pochissimi centimetri. È un momento positivo per la Bassa che inserisce prima Turrini L. per dare sostanza in mezzo al campo e poi Biada per rinforzare l’attacco. Buono l’impatto del neo entrato Turrini che lotta e recupera subito palloni. Nel finale, tuttavia, subentra un po’ di stanchezza e la spinta dei nonesi si allenta. Il Borgo ha quindi la possibilità di rifiatare e dopo molti minuti ritorna a farsi vedere in avanti, impegnando Cristofori che replica sicuro ad un potente tiro da fuori. Il cronometro è un pessimo alleato e gli ospiti si cedono alla tentazione dei lanci lunghi sui quali i giocatori in maglia bianca se la cavano piuttosto bene. L’arbitro Zanolli, autore di una prestazione tutto sommato positiva, soprattutto se la confrontiamo con quelle di altri suoi colleghi recentemente incontrati, concede un recupero sostanzioso viste le numerose interruzioni di gioco. I valsuganotti in chiusura di partita guadagnano furbescamente secondi preziosi e i nonesi peccano di malizia ed esagerano nel fair play. I giocatori della Bassa trovano comunque la forza per imbastire un ultimo disperato assalto e sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo (si è perso il conto…) di Zorzi, Biada svetta sopra tutti ma le speranze di strappare almeno un punto sbattono contro la traversa. 

Il campo di via Gozzer si conferma stregato per la Bassa che incassa il terzo ko in altrettante trasferte a Borgo. Stesso punteggio dello scorso anno e stessi rimpianti, se non addirittura maggiori. 

La squadra paga un inizio da incubo dovuto ad errori individuali ma anche ad un po’ di sfortuna, in particolare in occasione del secondo gol. Partenza ad handicap che ha pregiudicato le sorti di un incontro per il resto giocato quantomeno alla pari e con ampi periodi di dominio territoriale. Come sempre la dea bendata non è stata dalla nostra parte, negando un pareggio che sarebbe stato decisamente strameritato.  

La quinta sconfitta in altrettante gare non può non rappresentare un grido d’allarme. Considerando però come questi ko sono arrivati, non si può essere troppi duri con i ragazzi che hanno dimostrato nonostante tutto di esserci. È evidente che si tratta del classico momento no, in cui, come ricorda la legge di Murphy, “quando qualcosa può andare male, lo farà”. Ogni minima disattenzione, ogni singolo episodio viene pagato dalla Bassa a carissimo prezzo. Emblematico quanto successo nel primo tempo: da un lato, Carolli approfitta di una uscita infelice del portiere ma il suo tiro viene deviato all’ultimo secondo dallo stesso numero 1, mentre dall’altra sulla palla non trattenuta da Cristofori è arrivato puntuale e immancabile il gol avversario.

Alcuni potrebbero considerare con ottimismo il fatto che le sconfitte arrivano nonostante prestazioni incoraggianti, altri (tra cui il sottoscritto) potrebbero invece considerarlo TUTT’ALTRO che di buon auspicio.

mercoledì 7 novembre 2012

Preview della TREDICESIMA GIORNATA: Borgo - BASSA ANAUNIA



Non sarà facile lasciare alle spalle l’ultima sconfitta, non solo perché la quarta consecutiva, ma anche, e forse soprattutto, per come è giunta, ossia grazie al classico gol della domenica, dopo che la Bassa era riuscita (in dieci uomini) a raddrizzare una partita a dir poco sfortunata. L’ennesima direzione ignobile del solito pessimo Ferrari non fa che incrementare la rabbia per un girone di andata che sta concludendo nel peggiore dei modi.
Non è però il momento di mollare e dunque occorre andare a Borgo più agguerriti che mai. I valsuganotti, in netta risalita dopo un inizio non proprio memorabile, hanno inanellato recentemente una serie di risultati positivi, ma vengono dall’harakiri di via Olmi, dove i giallorossi si sono fatti rimontare maldestramente dall’Azzurra.

Nelle ultime due stagioni (contro i prossimi avversari) 3 sconfitte, una sola vittoria e nessun punto raccolto in trasferta. Il successo di due anni or sono è stato comunque uno dei più entusiasmanti della storia recente della Bassa con un 0-2 ribaltato con un secondo tempo travolgente. 

Poche le novità nella rosa del Borgo. Da segnalare il ritiro di capitan Oberosler e di Armellini, mentre a centrocampo il rinforzo è il ritorno di Vinante, lo scorso anno ad Albiano. Per il resto l’organico non si discosta molto da quello dell’anno scorso ed è sempre ricco di giocatori cresciuti in loco. I più pericolosi saranno senz’altro, oltre al già citato Vinante, Marchi, Gonzo e Nervo (con quest’ultimo che probabilmente partirà dalla panchina).

Brugnara dovrà invece fare i conti con alcuni problemi di formazione: da valutare le condizioni di Carolli, appena rientrato ma ancora dolorante e non al meglio. Nel caso non ce la facesse, lo scalpitante Biada è pronto a sostituirlo. Centrocampo da reinventare, in quanto è in dubbio capitan Turrini, mentre Pinamonti è qualificato (assenza pesantissima). Probabile che vi siano quindi un accentramento di Callovini e un ritorno di Zorzi sulla fascia, dopo l’ultima prestazione tutta grinta. Per l’altra maglia da titolare ballottaggio tra Rampanelli e un Plesa in progressiva crescita.

Il resto della DODICESIMA GIORNATA



Rimonta completata: la vittoria della Ravinense sul campo della Garibaldina consente agli uomini di Fugatti di agganciare in vetta alla classifica un Calchiochiese che non sa più vincere. I chiesani, dopo l’avvio folgorante si sono bloccati in modo preoccupante, avendo ottenuto un solo successo negli ultimi cinque incontri (proprio ai danni della Bassa… e questo non può che aumentare i rimpianti in quel di Denno). Chiamato a riscattarsi dopo il deludente pareggio al Grillo contro la Baone, l’undici di Grassi non va oltre un misero 0-0 al cospetto di un Vallagarina in notevole difficoltà. Del momento poco felice dei biancoblù di Storo ne approfitta anche la Rotaliana che si sbarazza del Rovereto e sale a -4 (con una partita in meno e quindi virtualmente a -1). Nel prossimo turno tutti gli occhi saranno puntati sul sintetico di Mattarello, dove la Ravinense ospiterà proprio la squadra di Mezzolombardo. La squadra di casa vuole continuare a sognare e non si farà certo intimorire dalla più blasonata formazione avversaria. Verrebbe da pensare che la giornata sarà favorevole al Calciochiese, ma la trasferta di Chizzola potrebbe in realtà riservare brutte sorprese.

A ridosso delle prime troviamo Villazzano, Lavis e Castelsangiorgio. Le prime due, grazie ai successi esterni sui campi di Pinzolo e Denno, si candidano a possibili outsider, mentre la matricola, reduce dal successo sulla Bassa, incappa in un imprevisto ko a Romarzollo. Gioisce pertanto la Baone, che pare aver dimenticato gli affanni iniziali e giunta ormai al quinto risultato utile (4 vittorie in 5 match). Da Condino arrivano notizie confortanti anche per l’altra metà di Arco, con i gialloblù del presidente De Laurentis che espugnano il Bettega ed escono dalla zona-pericolo. In fondo, oltre al Vallagarina che ha fermato la capolista, fa punti solamente l’Azzurra che in rimonta supera il Borgo e porta a casa l’intera posta. 

All’ultimo posto c’è ancora il Pinzolo, che può comunque consolarsi con i rumors di mercato: sembra certo l’approdo in Val Rendena del talentuosissimo fantasista La Vecchia, la scorsa stagione protagonista della cavalcata del Trento verso la serie D.  Classe ’85, La Vecchia vanta un passato nelle giovanili della Juve, ma sfortuna, discontinuità e un caratterino non da poco l’hanno costretto a cercar gloria in categorie meno attraenti. Per il fanalino di coda, sarebbe un colpo straordinario, tenendo conto che un giocatore di quel calibro può fare la differenza in D, figuriamoci in Promozione. Anche da un punto di vista tattico si tratterebbe di un ottimo inserimento, in quanto le caratteristiche dell’orvietano (che a Pinzolo ritroverebbe un altro ex aquilotto come Pontalti) appaiano perfette per mettere nelle condizioni di segnare un attaccante come Buffi.

lunedì 5 novembre 2012