Dopo la perdita
dell’imbattibilità a causa della preventivabile sconfitta di Mezzolombardo, la
Bassa era chiamata a reagire ed a riprendere il lungo cammino-salvezza. Il match
casalingo contro l’Azzurra era un’occasione da non sprecare assolutamente. Non
solo a Denno arrivava una squadra con alcuni buoni elementi ma non certo
superiore ai padroni di casa, ma fare punti in questa sfida avrebbe anche
significato mantenere un distacco relativamente rassicurante, proprio dalla
stessa squadra del capoluogo e, in generale, dalle zone pericolose. Il
calendario che prevede per prossime due giornate altrettante trasferte
insidiose obbligava inoltre a muovere la classifica per non esser poi
costretti ad affrontare Vallagarina e Baone con un’eccessiva pressione.
Gli ospiti, dopo aver capovolto
il pronostico superando la Rotaliana e aver impattato 0-0 sul non facile campo
di Villa Lagarina, si presentavano in Val di Non alla ricerca del terzo
risultato utile consecutivo e per confermare i recenti progressi dopo un avvio
stentato.
Brugnara conferma, davanti a
Cristofori, il giovane Larcher, Cassata e Giacomelli, con Contini al rientro
dopo un periodo di stop imposto da un fastidioso infortunio. Buone notizie, per
rimanere in tema di assenze forzate, anche per Rampanelli, che sta riprendendo
gli allenamenti, superati i suoi problemi alle caviglie. In un campionato così
equilibrato e sfiancante anche l’eroe salvezza (suoi i due eurogol nella
decisiva penultima partita) avrà tempo per dare il suo valido contributo. A
metà campo viene riproposto lo schieramento sperimentato nella vittoria sfida
contro la Garibaldina e quindi anche questa volta Pinsi viene avanzato rispetto
alla sua tradizionale posizione di difensore. Maglia da titolare anche per Plesa,
che ha il compito non facile di sostituire capitan Turrini, espulso domenica
scorsa nel concitato finale. Sulle fasce troviamo il gioiellino Pinamonti e A.
Turrini, senz’altro meritevole di esser per l’occasione capitano. Ancora out
Zorzi, che, ripresosi da un colpo subito nel turno infrasettimanale, è comunque
costretto alla tribuna da una squalifica. L’undici dei nonesi è poi completato
da Carolli e Callovini, quest’ultimo chiamato a ripagare la fiducia del mister
garantendo il collegamento fra centrocampo e attacco e azionando il numero 9
locale.
La compagine del presidente
Piffer può invece contare sulla presenza di una pedina imprescindibile come
Rigotti, sull’esperienza del suo capitano e sulla vena realizzativa di
Salvatore Carbone, che in queste prime giornate non pare aver risentito del
periodo di inattività.
La partita
Sovrastate da un cielo plumbeo,
le due squadre non si rendono protagoniste di un inizio di gara dai ritmi
frenetici. La Bassa fatica a prendere in mano le redini del gioco, mentre
l’Azzurra controlla agevolmente e, chiusi gli spazi, prova ad avanzare. Nel
primo scorcio di gara sono proprio gli ospiti, infatti, ad esser più
convincenti e iniziano ad alzare il loro baricentro. Nessun pericolo, tuttavia,
per la porta di Cristofori, con i pochi brividi per la Bassa che sono dovuti
soprattutto a alcune disattenzioni difensive del reparto arretrato. L’incontro
è bloccato e per i padroni di casa sembrano emergere alcune piccole difficoltà,
dovute ad un centrocampo pressoché inedito e alla necessità che Contini trovi
con il tempo la giusta intesa coi compagni. Col passare dei minuti la Bassa, ad
ogni modo, si assesta, comincia a salire con più convinzione e si rende
finalmente minacciosa. La migliore chance per il vantaggio capita sui piedi di
Carolli che, approfittando del movimento errato dell’ultimo dei difensori,
evita il fuorigioco e si presenta davanti a Depretis, senza però trovare il
colpo vincente: l’estremo ospite, è provvidenziale e, non solo respinge la
conclusione del centravanti ma è anche veloce nell’avventarsi sul pallone prima
dell’avversario (tradito dal terreno scivoloso). In chiusura di primo tempo
potente diagonale di Turrini, che da posizione decentrata sfiora il palo
lontano.
Si va al riposo sullo 0-0,
punteggio giusto visto l’equilibrio in campo. Il secondo tempo inizia sotto un
diluvio di proporzioni bibliche, ma la pioggia torrenziale non intimorisce la
squadra di Brugnara che entra in campo con un piglio totalmente differente e
attacca a testa bassa. Il tecnico cembrano ha intanto rotto gli indugi,
inserendo una seconda punta (Biada) al posto di un centrocampista, per dare
sostegno a Carolli e, forse, anche per dare un segnale ai suoi: la partita si
può vincere, avanti senza paura! La determinazione e il coraggio dei nonesi vengono
presto premiati: Pinsi serve Callovini, che difende bene palla e offre un
assist delizioso a Pinamonti, il cui sinistro dal limite non lascia scampo a
Depretis. Bella azione e gran tiro, per la gioia dei temerari presenti sugli
spalti nonostante una situazione meteorologica proibitiva. Ottenuto il
vantaggio, la Bassa non commette l’errore di chiudersi e insiste alla ricerca
del secondo gol. La partita diventa più piacevole e le occasioni sono più numerose.
Pinamonti, recuperate le forze dopo il tour de force della settimana precedente,
è di nuovo in stato di grazia e imperversa nella parte destra del campo. Dopo
la rete segnata, sulle ali dell’entusiasmo, disorienta gli avversari e dalla
distanza fa partire un siluro sul quale è prodigioso l’intervento di Depretis. La
spinta dei nonesi non cessa e arriva pure il gol del raddoppio, ingiustamente
annullato: palla vagante in area con Turrini che sul secondo palo è lesto ad
insaccare. La gioia del “Turra” è purtroppo illusoria, perché l’arbitro segnala
un presunto fuorigioco. Il fischio del direttore di gara non convince per
nulla: in mancanza di un replay non si può avere una certezza assoluta, ma la
regolarità del gol era parsa evidente a tutti. Non si contano già più gli
episodi arbitrali sfavorevoli che si sono verificati in queste prime 7 gare. Un
errore simile a quello capitato nel match contro la Garibaldina, che questa
volta, però, si dimostrerà pesantissimo in termini di risultato.
Il pericolo scampato ridà fiato
all’Azzurra che fiuta la possibilità di sfruttare la situazione. Una veloce
ripartenza ospite non viene bloccata tempestivamente dalla difesa e questa
imprecisione in chiusura costringe Contini a sacrificarsi per la causa:
centravanti abbattuto e punizione dal limite, che fortunatamente esce (di poco).
È un buon momento per la squadra di Trento e poco dopo arriva il pari su calcio
di rigore. Tutto nasce da un corner dalla destra: Carbone ruba il tempo
a Contini, sfugge alla marcatura e di destro centra la traversa; sulla ribattuta
è lo stesso numero 9 ad buttarsi sul pallone, venendo però ostacolato
fallosamente (secondo l’arbitro) al momento del tap-in. Dagli undici metri Rigotti è letale e sigla
l’1-1. Cristofori pure in tale occasione aveva scelto l’angolo giusto, ma la trasformazione
del talentuoso numero 10 era impeccabile.
Dal pareggio in avanti sarà la
Bassa a comandare il gioco e a cercare a tutti i costi la vittoria, ma inutilmente.
Prima i nonesi ci provano con un paio di tiri da lontano di Turrini che non
impensieriscono Depretis, poi Pinsi, in seguito ad una respinta corta della
difesa, tenta di sorprendere il portiere con un tiro preciso che esce di poco,
in seguito ad una respinta corta della difesa. È quindi il turno di Carolli,
che in una sorta di ripetizione di quanto avvenuto nella prima frazione si fa di
nuovo ipnotizzare al momento di segnare. Se nel primo tempo era stato il
portiere a negare al bomber la quinta marcatura stagionale, questa volta è il
difensore che miracolosamente riesce a contrastare il tiro quel tanto che
basta, con la sfera che passa vicinissima al palo. Oltre alle recriminazioni
per i gol sbagliati, si aggiungono quelle per le decisioni dell’arbitro: non
pago di aver annullato un gol regolare che avrebbe permesso di archiviare il
match, lo stesso Piccoli non convalida nemmeno la rete di Biada, partito in
linea rispetto all’ultimo difensore. Lo stesso Biada, scattato sulla sinistra
entra in area e da posizione defilata centra il palo esterno. Meno criticabile
il fuorigioco fischiato a Callovini, pescato magistralmente mentre si invola,
solissimo, verso l’area: non tanto in quanto la decisione era giusta ma più che
altro perché in quel caso non era semplice valutare l’effettiva posizione di
partenza.
Il pubblico sostiene i suoi negli
assalti finali ma l’assedio non porta all’esito sperato. L’ultimissimo
match-ball capita sui piedi di Turrini, ma la fortuna non vuole sorridere
all’odierno capitano: cross perfetto dalla destra che scavalca la difesa e
giunge al numero 7 che non riesce a tenere basso il pallone.
A fine partita l’amarezza è
molta. Il terzo pareggio (quarto sul campo) lascia soddisfatti solo in minima
parte, perché, come già avvenuto, la squadra ha raccolto meno di quanto
seminato, lasciando sul campo altri due punti preziosi. Considerando gli errori
in fase di finalizzazione e le decisioni quantomeno infelici dell’arbitro, è
chiaro che il bicchiere è mezzo vuoto.
Rispetto alle prime uscite, in
questi ultimi incontri la Bassa sembra essere meno scintillante e il primo
tempo alquanto opaco pare confermarlo. I secondi 45 minuti lasciano, tuttavia,
ben sperare: maggior grinta, maggiore aggressività, con innumerevoli azioni
pericolose create e, in aggiunta, una qualità di gioco più elevata. Le
statistiche parlano inoltre dì un solo gol subito su azione, mentre gli altri
sono stati tutti conseguenza di palle inattive. Un aspetto, quest’ultimo, rilevato
proprio dal mister, che cercherà senz’altro di correre ai ripari.
L’Honorable Mention della
domenica va divisa tra Pinamonti, per il quale non ci sono più aggettivi, e
Larcher, che, roccioso ed efficace, non lascia spiragli, mordendo
(metaforicamente!) le caviglie avversarie.