lunedì 29 ottobre 2012

Preview della DODICESIMA GIORNATA: BASSA ANAUNIA - Lavis



Sfida dal sapore particolare quella di domenica prossima. Ritorna dopo un anno di assenza (dovuta a demeriti altrui) l’incontro con il Lavis, divenuto negli anni un classico per entrambe le compagini. Alla tipica rivalità valle-cittadina si è comunque aggiunta pure quella legata agli avvenimenti di 3 stagioni fa. Bassa e Lavis si erano contese fino alla fine la vittoria del campionato, con i nonesi a gioire in seguito alla rocambolesca ultima giornata (in cui i rossoblù persero inaspettatamente). 

I lavisotti sono appena ritornati in promozione in seguito alla clamorosa retrocessione subìta con un organico da primi posti e dopo un inizio di campionato entusiasmante che sembrava aprire a tutt’altri orizzonti. All’incredibile declassamento la dirigenza aveva ad ogni modo reagito mettendo mano al portafoglio e costruendo un’autentica schiacciasassi che non ha faticato a spazzare via la concorrenza in prima categoria. Per questa stagione vi sono stati ulteriori investimenti con rinforzi significativi che sono andati a puntellare una rosa già molto competitiva. Il confermato Ceraso può contare su pezzi da novanta come Benini in difesa (ex Albiano) e Ferrari in avanti (ex Albiano e Appiano). Giocatori, questi, abituati all’Eccellenza e chiamati dunque a promuovere il salto di qualità. In porta è arrivato Santorum, protagonista della salvezza della Ravinense, mentre a centrocampo sono molti gli elementi di esperienza che conoscono la categoria (Sicher, Condini). In definitiva, una formazione che potrà raggiungere le prime posizioni ma forse non ancora pronta per puntare alla vetta. 

Nell’ultima giornata, concludendo, il Lavis ha perso sorprendentemente in casa e dunque sarà vogliosa di immediato riscatto. La Bassa non può però farsi condizionare, ma dovrà dare il massimo per riprendere la marcia verso una salvezza ora più complicata. 

Il resto dell'UNDICESIMA GIORNATA



Secondo stop interno consecutivo per il Calciochiese che dopo le 7 vittorie iniziali è riuscito poi a fare bottino pieno solo a Denno. Così com’era successo 14 giorni prima con l’Azzurra, è ancora una squadra di medio-bassa classifica (la Baone) ad imporre il pari al Grilli. Primo tempo d’assalto per i chiesani ma la rete non arriva e gli arcensi riescono poi a resistere mantenendo lo 0-0 fino al triplice fischio. Può darsi che il rallentamento sia semplicemente dovuto ad un temporaneo calo di forma oppure alle assenze dell’attuale periodo (out il gioiellino Fusi in quest’ultima giornata), ma è un dato di fatto incontestabile che il ritmo della capolista non è più insostenibile com’era invece all’inizio. La Ravinense consolida il secondo posto rifilando 4 reti al malcapitato Pinzolo (che comunque resta in gara per gran parte dell’incontro). I rendenesi non si schiodano dal fondo della classifica ma rimangono a due punti dal Vallagarina penultimo che cede 3-1 ad Arco.  Ai piani bassi importante punto per la Garibaldina che esce indenne dal Quercia, mentre in avanti vola il Castlesangiorgio, giustiziere della Bassa, che sale al terzo posto, considerando che la Rotaliana non ha giocato causa maltempo. Altalena di emozioni a Villazzano dove i padroni di gol hanno avuto bisogno di ben 5 reti per avere la meglio della Condinese (5-4 in rimonta). Il risultato di giornata è lo 0-1 di Lavis, dove i rossoblù si sono fatti superare da un’Azzurra corsara e di conseguenza un’altra squadra attardata accorcia le distanze sulla Bassa. 

Ancora un crollo delle regionali in serie D (bene solo il Mezzocorona), mentre in Eccellenza arrancano tra le trentine Alense e Albiano. 

Solo un punto separa ora la Bassa dalla zona retrocessione ed è inevitabile che cominci a serpeggiare un po’ di preoccupazione

UNDICESIMA GIORNATA: Castel San Giorgio - BASSA ANAUNIA 3-1



Piove sul bagnato e la Bassa affonda. Potrebbe essere riassunto così il pomeriggio di Chizzola. Terza sconfitta di fila per gli uomini di Brugnara, che, nonostante una prestazione incoraggiante, non riescono più ad andare a punti.

Reduci dal ko casalingo contro il Calciochiese, i nonesi scendono verso Ala con la consapevolezza di esser stati in grado di mettere in difficoltà la capolista e con la voglia di bloccare la serie di risultati negativi, pur consci della pericolosità di un avversario che in queste prime giornate ha dato filo da torcere a chiunque. Il Castelsangiorgio, all’esordio assoluto in categoria, si apprestava infatti ad ospitare la Bassa con una posizione di classifica che ben pochi si sarebbero aspettati in estate. La squadra della piccola frazione di Ala merita sicuramente un elogio se si pensa che solo due stagioni or sono è stata rifondata con l’idea di dare ampia fiducia agli juniores ed evitare spese folli per nomi da prima pagina. Dopo un primo anno di rodaggio, chiuso con una tranquilla salvezza, l’anno successivo è giunta un’inattesa quanto meritata vittoria in prima categoria, davanti a formazioni sulla carta ben più attrezzate (come il Pine). Senza farsi prendere dall’ansia dovuta al salto di categoria, la dirigenza ha confermato il blocco vincente, limitandosi ad oculati innesti a livello di under. Inutile dire che le scelte si stanno dimostrando a dir poco azzeccate.

Formazione tipo per la squadra guidata da Romani, se escludiamo la perdurante assenza del trequartista Piazzola che salterà probabilmente tutta la stagione per un brutto infortunio. 4-4-1-1 apparentemente prudente ma con i due esterni che tendono ad avanzare in fase di possesso. 

La Bassa risponde con la solita difesa a 4. Mancando Giovaninni, Brugnara schiera centrali Contini e Cassata, con Larcher e il rientrante Giacomelli a completare il reparto. In mezzo al campo Pinsi e capitan Turrini, che non è al meglio ma stringe i denti. Sulla fascia sinistra Turrini A., mentre la novità è Callovini spostato sulla fascia destra al posto di Zorzi. Tra centrocampo e difesa c’è Pinamonti, chiamato a scardinare la difesa e sfruttare gli spazi creati da Biada, che deve ancora una volta sacrificarsi come unica punta.  


La partita
Le condizioni meteorologiche del pre-gara non sono certamente tali da far pensare ad un match spettacolare: ad attendere i nonesi c’è infatti un clima tipicamente autunnale con pioggia incessante, temperature basse e folate di vento. Inoltre, appena arrivati al campo, si può scorgere subito una preoccupante palude davanti alla linea di porta. Il timore di trovarsi ad assistere ad un incontro basato esclusivamente su contrasti e rinvii si rivelerà però infondato.

Le due contendenti non si lasciano influenzare dal contesto poco propizio e tentano di imporre il loro gioco. I padroni di casa dimostrano immediatamente di essere una compagine ben organizzata e solida, di quelle che non mollano nessun pallone. L’atteggiamento è pertanto quello immaginato, ma, in aggiunta, emerge anche un’ammirevole volontà di giocare sempre il pallone senza optare per confusi rilanci. Si tratta di giocatori abituati a giocare assieme e difatti fra compagni si trovano molto bene. La prima fase vede ad ogni modo una crescente prevalenza degli ospiti. Pinsi e Turrini L. tengono bene a centrocampo e questo permette agli esterni di salire e rendersi pericolosi. Le principali minacce per l’estremo locale giungono proprio grazie alle scorribande di un ispirato Turrini A. e di Callovini che sembra perfettamente a suo agio nel ruolo di ala destra. Ottimo pure l’approccio di Biada che si fa valere tra i difensori ospiti e riesce pure a proporsi lateralmente in modo da allargare il gioco, duettando così con gli esterni. I difensori in maglia gialla faticano a prendere le contromisure adeguate e si creano spesso delle mischie in area con i nonesi che peccano di killer-instinct. Pinamonti non approfitta di una ribattuta corta della difesa e da distanza ravvicinata spara fuori, Turrini L. aggancia un pallone vagante in area ma chiude troppo il tiro, mentre Turrini A. dal limite dell’area alza eccessivamente la sfera. Ancora più clamorosa la chance successiva: Callovini sfonda caparbiamente sulla fascia e costringe l’avversario a chiuderlo in corner e sugli sviluppi dello stesso, il portiere smanaccia quel poco che basta per mandare fuori tempo Biada che a porta spalancata mette a lato.  La partita sembra stregata ma finalmente, all’ennesimo assalto, arriva la zampata giusta: su una palla vagante è Biada a trovare il tocco vincente da pochi passi, firmando il suo secondo gol stagionale. La partita pare a questo punto in discesa ma il Castelsangiorgio, pur stentando inizialmente in difesa, non vuole mollare e continua a macinare gioco, mettendo in mostra schemi e colpi ben collaudati. È tuttavia la Bassa ad andare nuovamente più vicina alla rete, ma i nonesi hanno il demerito di non saper concretizzare: prima Callovini fugge sulla destra ma sul suo traversone Biada, anticipato il marcatore, non trova il palo opposto, poi ci si mette pure la malasorte quando il tiro a botta sicura di Turrini A. viene respinto in modo tanto fortunato quanto provvidenziale da un difensore. I locali, che comunque non stanno affatto disputando una brutta partita, cominciano a crescere imbastendo apprezzabili trame, a dispetto delle condizioni del terreno di gioco. La Bassa resiste, ma arretrando ridà coraggio agli avversari che premono fino a trovare il pareggio alla prima vera occasione. Colpisce quindi ancora una volta uno dei più antichi adagi calcistici: gol sbagliato, gol subìto.  Angolo dalla destra, Cristofori non esce e Giacomelli viene anticipato di testa da Marchi che infila la rete dell’1-1. Doccia fredda per la Bassa che nel primo tempo meritava senz’altro qualcosa in più ma anche onore al Castelsangiorgio che non ha assolutamente mollato nel momento più difficile. Si chiude così una prima frazione decisamente gradevole con due squadre indomite che si sono affrontate a viso aperto. 

La ripresa inizia all’insegna di un equilibro ancora maggiore, le squadre azzardano un po’ meno, ma la partita rimane apertissima e l’impressione è che possa accadere di tutto. I due esterni del Castelsangiorgio tengono in allerta la difesa nonesa ma è proprio la Bassa a sfiorare il 2-1. Azione insistita sulla sinistra e interessante palla a spiovere che Callovini calcia al volo senza trovare l’angolino. Tra il 15’ e il 20’ si decide la partita. Al quarto d’ora Pinamonti, dopo aver lottato ai 16 metri contro tutta la difesa avversaria, smarca con un tocco perfetto l’accorrente Turrini A., che solo davanti al portiere si fa respingere la conclusione da Robol, il quale compie così un intervento determinante. Subito dopo è ancora la Bassa in avanti ma la ripartenza del Castelsangiorgio è fatale: scambi veloci per avvicinarsi all’area, fino all’ultimo passaggio da manuale per Fait che solo davanti a Cristofori non gli lascia scampo. Contropiede orchestrato splendidamente e mazzata per l’undici di Brugnara, punito nelle uniche vere occasioni concesse. È la svolta. La Bassa è costretta a sbilanciarsi esponendosi ai possibili contrattacchi dei padroni di casa. Nel frattempo, quando si era ancora in parità, vi era stata un’altra tegola per Brugnara che aveva dovuto rinunciare a Cassata, colpito duramente mentre si immolava per allontanare di testa un pallone in area piccola. Il tecnico, per colmare il vuoto, non ha potuto far altro che arretrare Pinsi e inserire Plesa a centrocampo. Quest’ultimo riparte da quello che di buono aveva mostrato l’ultima partita e si rende protagonista di un secondo tempo promettente. Il neo entrato andrà più volte vicino alla rete sia di testa che di piede. Sul 2-1 c’è spazio anche per un episodio controverso: Larcher si getta in avanti e di forza trova uno spiraglio per concludere, trovando l’opposizione di un difensore che allarga nettamente il braccio. L’arbitro non vede o finge di non vedere. Quando gli ospiti cercano di produrre il massimo sforzo, arriva, però, il gol che taglia definitivamente le gambe: illuminante verticalizzazione alla Rui Costa con Marchi che brucia Pinsi e in diagonale fa secco Cristofori. I nonesi a questo punto non sono più in grado di organizzare il disperato assedio che servirebbe e l’inserimento di Zorzi e Cattani non può cambiare il volto ad un match ormai segnato. La matricola, così come ha fatto per tutto il secondo tempo, gestisce la sfida con grinta, ma senza difettare di intelligenza. Si vede la mano di un tecnico esperto come Romani, che ha trovato il giusto ambiente e dei giovani volonterosi pronti a seguirlo. Una compagine, quella in questione, che ha provato a creare gioco fino all’ultimo e forse una delle migliori avversarie affrontate in questo scorcio di campionato.  Nel finale Plesa, con il portiere fuori causa, si fa salvare il tiro sulla linea, con la palla toccata dal difensore che va poi a sbattere sul montante. Non è giornata. Se ne va così l’ultima speranza di rientrare in gara e negli ultimi minuti la Bassa rischia addirittura il tracollo: ennesimo contropiede ben condotto e sinistro che a incrociare che esce di un soffio. Oggettivamente il 4-1 sarebbe stato veramente ingeneroso.

Nel fare la disamina dell’incontro si rischia ormai di ripetersi, visto che le lacune sono quelle già venute a galla in passato: difficoltà a sfruttare le palle-gol e a chiudere il match e troppi errori sui calci piazzati, che cominciano a divenire un incubo. Sarebbe però ingiusto criticare eccessivamente la squadra che a ben vedere ha disputato una prova tutto sommato positiva, specialmente nei primi 45 minuti. Buone indicazioni da Callovini e da un Turrini A. più attivo del solito. In crescita anche Biada, più mobile e incisivo. Resta il fatto che ogni errore viene pagato caro e la classifica ora langue. Urge un’inversione di rotta a livello di punti incamerati, perché, in fondo, a fine anno non conta altro.

lunedì 22 ottobre 2012

Preview dell'UNDICESIMA GIORNATA: Castel San Giorgio - BASSA ANAUNIA



Sarà necessario smaltire in fretta la delusione per le due sconfitte e ritrovare subito la giusta concentrazione, perché il prossimo avversario è correttamente ritenuto una delle rivelazioni di questa prima parte della stagione. A Chizzola di Ala non potevano augurarsi per la loro squadra (il Castelsangiorgio) un inizio migliore di questo storico campionato. Per la neopromossa si tratta, infatti, dell’esordio assoluto nel campionato di promozione e di certo i ragazzi di Romani non stanno avendo problemi di adattamento: 19 punti in queste prime 10 giornate, 6 vittorie e un’unica sconfitta in casa (1-2 con l’altra sorpresa, la Ravinense). Sulle ali dell’entusiasmo il Castelsangiorgio non solo ha mietuto vittime illustri in campionato (Rovereto, Arco e Rotaliana) ma si è tolto pure delle soddisfazioni nella coppa regionale.

La maggioranza dell’organico protagonista dell’entusiasmante cavalcata nello scorso campionato è stata confermata, con degli innesti soprattutto a livello di under. Acquisti necessari e mirati di giovani (come un ’93 dal Mori e alcuni ’94 da Vallagarina, Mori e Alense) che vanno ad inserirsi in una formazione dall’età media molto bassa. Nessun nome particolarmente altisonante, ma un gruppo abituato a giocare insieme e a seguire le indicazione di mister Romani. Finora, piuttosto che un singolo, è stato il collettivo a mettersi in luce e il fatto che i gol realizzati in questi primi incontri sono stati messi a segno da ben 8 giocatori diversi fa capire che l’allenatore può contare su molteplici soluzioni.

Per la Bassa non sarà una sfida assolutamente inedita ma quasi, dato che le due compagini si sono scontrate in passato solamente in coppa (4-4 a Chizzola con una ben augurante e epica rimonta finale da 4-1 a 4-4). Un avversario quasi misterioso in quanto i giocatori locali per ragioni geografiche e per giovane età non hanno mai militato in Val di Non o in zone limitrofe, così come non sono ancora riusciti (ma non è escluso che ci riescano) a farsi un nome nel panorama calcistico regionale. I nonesi in definitiva dovranno contrastare la sfrontatezza tipica della gioventù e l’entusiasmo degli esordienti e lottare tutta la partita visto che il Castelsangiorgio tende a sfruttare molto il fattore campo. 

Sarà sicuramente un match interessante, oltre che rilevante per la stagione di entrambe, con i padroni di casa più tranquilli dopo 3 successi di fila e la Bassa che deve invece ritrovare la brillantezza di inizio campionato, ma soprattutto dei punti fondamentali. 

Il resto della DECIMA GIORNATA



Giornata senza dubbio favorevole alla capolista che, strappati i 3 punti a Denno, allunga sulle inseguitrici visti gli stop di Rotaliana e Ravinense. La squadra di Mezzolombardo si fa raggiungere nel finale dal Lavis e non va oltre l’1-1, mentre la rivelazione del campionato ferma a 5 la sua striscia di vittoria, a causa del ko rimediato al Bettega di Condino. La stessa partita regala quindi punti d’oro per la Condinese che riesce a rimontare dopo esser passata in svantaggio (2-1 il finale con due gol negli ultimi 10minuti). 

Alle spalle del trio di testa si trova ora la sorpresa Castelsangiorgio che, dopo aver steso la Rotaliana a domicilio, espugna lo stadio di via Olmi con un pirotecnico 2-3. Doppio successo per la città di Arco, grazie alle vittorie della Baone (roboante 0-4 a Villa Lagarina) e dei cugini gialloblù che superano di misura un Villazzano finora troppo altalenante per ambire a qualcosa di più del podio. Il Pineta di Pinzolo, tradizionalmente campo ostico, è ormai divenuto terra di conquista e questa volta a festeggiare è un Rovereto in progressiva risalita. I rendenesi dopo l’ennesimo tonfo rimangono mestamente fanalino di coda. 

Classifica come sempre cortissima, con la zona retrocessione (virtuale) a soli 4 punti. Visto l’andamento tutt’altro che esaltante delle squadre regionali impegnate in serie D, conviene senza dubbio pensare ad un campionato con 6 retrocessioni: le pazzie del calcio trentino.

DECIMA GIORNATA: BASSA ANAUNIA - Calcio Chiese 0-1



Prima sconfitta davanti al proprio pubblico e secondo ko consecutivo per la Bassa che deve inchinarsi alla capolista Calciochiese.  Si sapeva che non sarebbe stato facile ma è chiaro che perdere fa male in ogni caso. Di fronte ad una squadra di alto livello e dalle grandi qualità individuali, il proposito dei nonesi era quello di riscattare la scialba prestazione offerta a Romarzollo la settimana precedente. Dal punto di vista dell’atteggiamento si sono visti dei miglioramenti, ma non così a livello di risultato, poiché l’esito è stato purtroppo il medesimo.

Gli ospiti salgono al Valmaor forti della loro posizione di classifica ma anche decisi a non lasciare agli punti per strada dopo i due passi falsi con Rotaliana e Azzurra: le inseguitrici si sono avvicinate e non sono ammesse ulteriori distrazioni per gli undici di Storo. 

Il duo Grassi-Sansone deve rinunciare al talentuoso Franceschetti e Finales (out per squalifica) e punta soprattutto sulle giocate degli esterni Fusi e Fanoni, chiamati ad innescare Sherim, molto giovane, ma non certo alle prime armi. Il reparto offensivo è protetto da un centrocampo solido, alle cui spalle si trova la difesa meno perforata del torneo e guidata da quest’anno dall’ex professionista Zaninelli. 

Brugnara risponde riproponendo la coppia di centrali della scorsa settimana (Contini-Giovannini) e posizionando Cassata in marcatura su Sherim. Ne fa le spese Giacomelli che si accomoda in panchina e può così rifiatare. La mossa si rivelerà azzeccata in quanto il numero 3 della Bassa annullerà il promettente centravanti ospite, così come l’ottimo Larcher riuscirà a limitare le proverbiali fughe sulla fascia di Fusi. Con il capitano Turrini L. non al meglio, il mister non ha molte alternative al centro del campo e si affida ancora a Pinsi la regia. In avanti l’infortunio di Carolli costringe Biada ad essere l’unico riferimento alto. Per sostenere quest’ultimo, il tecnico cembrano sceglie la velocità di Callovini e Pinamonti, mentre sulle fasce ci sono i soliti Turrini e Zorzi. 


La partita
Chi si attendeva una partita spettacolare e ricco di emozioni come nei precedenti tra le due compagini, sarà rimasto deluso. Rispetto alle scorse stagioni i biancoblù appaiono più concreti e meno sbilanciati in avanti. Una squadra più cinica, forse meno bella a vedersi, ma certamente più efficiente, come testimonia il primato in classifica.  

Entrambe le squadre partono concentrate e non concedono molto agli avversari. La capolista è un po’ più propositiva e prova ad abbozzare un timido fraseggio, complice l’alto tasso tecnico di vari elementi. Non sfondando più di tanto a palla bassa, i chiesani ricorrono talora a qualche lancio per il loro attaccante, che finisce però nella morsa dei nonesi. La Bassa tiene abbastanza bene e protesta per un penalty non concesso dall’arbitro Chini per atterramento di Turrini A., che viene agganciato abbastanza nettamente dal difensore. Il direttore di gara prima si mette il fischietto in bocca, poi ci ripensa. Che gli ospiti non difettino in quantità si comprende osservando sia gli interventi decisi e privi di fronzoli sia le difficoltà a cui vanno incontro i padroni di casa quando cercano di liberarsi dalle marcature e di trovare spazi interessanti. Le percussioni di Pinamonti sono meno numerose e proficue del solito e Callovini è chiuso tra le maglie avversarie. Biada risulta quindi troppo isolato e poco assistito e, nonostante la buona volontà, non riesce a crearsi vere e proprie occasioni. 

Quando la prima frazione sembra esser destinata a concludersi in parità, arriva la doccia fredda per la Bassa. Azione confusa e disattenzione colossale che nasce da una conclusione di Fanoni respinta: Larcher si trova praticamente il pallone addosso in area piccola e aiutato da Contini tenta di spazzare, la palla rimane nell’area e passa a fianco di Pinsi che, invece di allontanare rapidamente, sembra attendere l’arrivo del compagno che viene anticipato dall’avversario, il quale, al contrario, colpisce la sfera senza pensarci due volte. Tiro non irresistibile ma sulla traiettoria c’è Fusi che è il più lesto di tutti e indovina la zampata vincente.
Si va al riposo con il vantaggio dei chiesani e la rabbia della Bassa per una rete che può esser definita come gentile omaggio. 

Nella ripresa i padroni di casa provano a cambiare marcia e alzano gradualmente il baricentro, ma le chance per pareggiare faticano ad arrivare. Pinamonti è ora stabilmente al centro in modo da agevolare i compiti a Pinsi che occupa, come detto, una posizione non sua. Se questo può portare a dei miglioramenti al centro, la contropartita è la mancanza degli scatti del Pina sulle fasce. Il gioco finisce per concentrarsi nella trequarti centrale degli ospiti ma di conseguenza gli spazi si chiudono fatalmente. Gli esterni non sono molto serviti dai compagni: Zorzi si danna ma trova avversari ostici mentre Turrini A. si smarca spesso sulla destra ma gli altri non lo cercano come dovrebbero. Un secondo tempo che sottolinea i problemi che sorgono per la squadra quando, sotto nel punteggio, deve attaccare degli avversari che però si chiudono bene. Ancora una volta sarebbe forse stato meglio allargare di più il gioco. L’ansia per il pareggio che non vuole arrivare produce pure qualche errore di precisione ma in compenso in fase difensiva la Bassa concede poco o nulla. Benissimo Cassata su Sherim, con l’altro terzino Larcher che col passare del tempo, tenuto a bada niente di meno che Fusi, comincia addirittura a proporsi in avanti. Da segnalare una sua discesa di potenza che costringe l’ex serie B Zaninelli ad abbatterlo malamente. I nonesi non trovano tuttavia lo spunto decisivo e la punizione dai 25 metri di Pinamonti non può impensierire l’estremo ospite. Più tardi è ancora lui a provarci dalla distanza: la posizione è simile a quella in cui il talento classe ’94 aveva segnato contro l’Azzurra ma stavolta la palla si alza sopra la traversa. Una delle occasioni migliori la crea Callovini che presa palla dal vertice destro dell’area salta in tunnel il marcatore ma il suo destro viene ribattuto dalla difesa. Dall’altra parte la miglior chance capita sui piedi di Sherim che, eluso il fuorigioco, si invola verso la porta avversaria ma perde il tempo e viene rimontato dalla difesa che lo costringe a tirare in fretta (con Cristofori che ringrazia). Brugnara decide di gettare nella mischia il rientrante Rampanelli, all’esordio stagionale dopo un lungo infortunio. Manca ancora, ed è normale, il ritmo partita, ma sarà proprio lui ad andare vicino al pareggio nel finale: ottima sponda di petto di Biada per il compagno che calcia da fuori area con la sfera che esce di poco. Nel finale c’è spazio anche per Plesa con Cassata che gli lascia il posto. Fuori un difensore quindi (anche perché ammonito): ormai è ora di rischiare. Il nuovo entrato è autore di qualche bella giocata in mediana e dimostra di avere buone potenzialità e conferma che gli serve solo maggiore self- confidence. Il Calciochiese ad ogni modo si difende senza andare per il sottile e mantiene il vantaggio fino al fischio finale, anche grazie al brio e alla grinta del numero 16 entrato nella ripresa che si getta anima e corpo su ogni pallone (un esempio per tutti).

Un pari non sarebbe certo stato ingiusto, ma i chiesani sono stati bravi ad approfittare dell’unica vera indecisione degli avversari e a ottenere il massimo da questo gol, pur senza disputare un match trascendentale. Per il prosieguo dell’andata l’obiettivo è ricominciare dalla grinta ritrovata e tornare a muovere la classifica il più presto possibile, per ridare ottimismo all’ambiente e in particolare a quel tifoso che nel finale di partita, preso da un eccessivo sconforto, intonava canzoni malinconiche.

In conclusione non può mancare un’annotazione extracalcistica: il Calciochiese si conferma, dalla dirigenza fino ai giocatori, squadra cordiale e disponibile, così come lo era sempre stata negli anni passati. Emblematico è l’atteggiamento nel post-partita, quando, sepolta l’ascia di guerra, tutti si fermano al bar della Bassa incarnando al meglio lo spirito del terzo tempo.

lunedì 15 ottobre 2012

Preview della DECIMA GIORNATA: BASSA ANAUNIA - Calciochiese



Per riprendersi dal tonfo di Romarzollo, il Calciochiese non è sicuramente l’avversario migliore. La squadra del presidente Moneghini fino a due domeniche fa era in testa con 7 successi in altrettanti incontri e le due partite senza vittoria non devono trarre in inganno: la sconfitta subita nell’ottavo turno è giunta sul campo dell’altra principale candidata a salire in Eccellenza, mentre per il pareggio interno con l’Azzurra c’è l’attenuante delle assenze. È indubbio però che l’1-1 casalingo dell’ultimo turno stupisce un po’, considerando che tutti si aspettavano una reazione veemente. A questo punto è ipotizzabile che la compagine biancoblù salirà a Denno con il coltello fra i denti per riprendere l’abitudine dei 3 punti ed evitare di sperperare ulteriormente il vantaggio accumulato all’inizio. 

Analizzando i precedenti ci rende conto che la Bassa non è ancora riuscita ad ottenere il bottino pieno, pur mettendo sempre in affanno i chiesani. Due anni fa i nonesi imposero il pari all’andata, perdendo poi al ritorno (a salvezza già acquisita), mentre nella passata stagione, dopo il rocambolesco 3-3 al Valmaor, la Bassa strappò un preziosissimo pareggio al Grilli con una rete di Pegoretti in pieno recupero. Rispetto agli scorsi anni la squadra di Storo, che difettava di costanza e stabilità difensiva, sembra essere più continua e meno penetrabile. L’arrivo di Zaninelli (dopo anni di professionismo) alla squadra del suo paese è già di per sé una garanzia di maggior solidità nel reparto arretrato. Non è un caso che la difesa sia divenuta la meno perforata del torneo e questo permette di sopperire alla mancanza dei gol del bomber Foued, accasatosi all’ambizioso Tione. L’attacco rimane comunque validissimo, grazie alla qualità di giocatori come Fusi (se in giornata devastante come ala o esterno d’attacco), Finales (talentuosissimo sudamericano, domenica forse out per squalifica) e Fanoni. Per comprendere il coefficiente di difficoltà dell’incontro è sufficiente ricordare che la squadra che nella stagione 2010/2011 espresse il miglior calcio che si sia mai visto sul campo della Bassa (dribbling e scambi in velocità per palati sopraffini) è quest’anno ancora più competitiva. 

Molto dell’esito della partita dipenderà tuttavia dall’atteggiamento della Bassa: se i nonesi scenderanno in campo senza paura e con lo spirito giusto, nulla sarà precluso. IMPRESA DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE!

Il resto della NONA GIORNATA



Così come avvenuto nelle altre giornate, anche il nono turno ha riservato sorprese interessanti. Le notizie più clamorose giungono da Storo e da Chizzola, dove si scontravano rispettivamente Calciochiese-Azzurra e Castelsangiorgio-Rotaliana. La capolista chiesana attendeva l’Azzurra con l’obiettivo di tornare subito alla vittoria dopo il primo stop stagionale patito a Mezzolombardo. Priva di vari elementi di spicco per infortuni e squalifiche, la squadra di Grassi non va oltre uno striminzito 1-1. Un pari che permette di mantenere la vetta ma che non lascia certo soddisfatti. La compagine guidata da mister Ferrarol, tornata a farsi sotto dopo il successo nello scontro diretto, fa addirittura di peggio e perde 2-0. Chi ride è dunque la Ravinsense che travolge un Arco in piena crisi (4-1) e si insedia al secondo posto a -1 dal Calciochiese. Obbligatori i complimenti alla formazione di Fugatti, che in questa prima fase sta asfaltando tutti. Ai piedi del podio, il duo composto da Villazzano e Lavis, squadre entrambi vincenti in casa. Il Villazzano esce da un momento non esaltante rifilando un 3-0 ad un Vallagarina in discesa libera, i lavisotti si sbarazzano della Garibaldina con un tris. In linea di principio, ma nel calcio nulla è certo, questi ultimi due risultati possono esser visti come apprezzabili, in quanto tengono nei bassifondi due squadre che sulla carta rimarranno immischiate nella battaglia per rimanere in categoria. Affondano infine Pinzolo e Condinese: i rendenesi cedono di misura a Borgo, mentre la squadra di Zimelli perde al Quercia contro un Rovereto che mira a risalire dopo un avvio choc. Bassa a +6 sulla zona retrocessione.

NONA GIORNATA: Baone - BASSA ANAUNIA 1-0



Sul campo di Vigne di Arco la Bassa incappa nella peggiore prestazione stagionale ed è costretta a subire la seconda sconfitta in campionato. Una sconfitta amara così come lo era stata quella contro la Rotaliana, ma in questo caso i motivi sono diversi:  se dopo il ko di Mezzolombardo vi era il rimpianto di non esser riusciti a cogliere un punto non immeritato, tornando dalla Busa c’è il rammarico di non aver disputato al meglio una sfida che metteva in palio importanti punti salvezza. 

I padroni di casa, alla ricerca della prima gioia casalinga, scendono in campo con una squadra coperta e compatta. Alla già folta difesa, spesso e volentieri finiscono per unirsi, in fase di copertura, anche gli esterni che risultano quindi in vari casi dei terzini aggiunti. Il portiere è aiutato da una retroguardia rocciosa, che sfrutta bene la fisicità dei suoi componenti e, nonostante la giovane età media, dimostra una discreta sicurezza, in particolare sulle palle alte. La concretezza dei locali, pregiudica lo stile di gioco dell’interessante trequartista El Bouzzaoui, fantasista scuola Sudtirol, che predilige più il fraseggio e il gioco palla a terra piuttosto che i lanci lunghi ai quali ricorrono spesso gli uomini di Cuel. Al numero 10 spettava il compito di collegare il centrocampo ai due terminali offensivi ma in molte occasioni i compagni lo scavalcano, tentando di innescare direttamente Ciaghi. Quest’ultimo, uomo copertina della scorsa annata,  non ha trovato la sua migliore giornata, ma grazie all’esperienza accumulata negli anni è comunque riuscito a tenere sempre in apprensione la retroguardia. 

Nella Bassa spicca l’inedita coppia centrale formata da Contini e Giovannini, dimostratasi nel corso del match tutto sommato convincente. Solo panchina per il titolarissimo Cassata, fermato in settimana dall’influenza ma già ristabilito, e per Callovini, assente la scorsa domenica per un problema fisico ma pronto a rientrare se chiamato dal mister. Nuovamente avanzato a centrocampo Pinsi, che pare, però, trovarsi più a suo agio quando schierato in difesa, dove è sempre impeccabile. Il bresciano ad ogni modo non sfigura e sarà proprio lui l’autore della giocata più pericolosa della Bassa. Reparto avanzato confermato e quindi a sostegno di Carolli ci sono Turrini, Zorzi e Pinamonti. 



La partita

Il pomeriggio cupo è l’ambientazione perfetta per una partita che stenta a decollare e in cui il bel gioco non è certo il protagonista. La Baone rimane rintanata nella propria metà campo, ma senza farsi schiacciare. La Bassa prova dunque ad alzare il baricentro ma non riesce a sfondare perché i locali procedono a ranghi serrati e non concedono molto. Se è vero che i nonesi sembrano inizialmente più propositivi, va detto che gli arcensi rispondono con insidiose sventagliate che impegnano i due centrali, incaricati di tenere a bada l’esperto Ciaghi. La prima vera chance dell’incontro capita, come accennato, sui piedi di Pinsi, che, salito per sostenere l’azione, con un destro non potentissimo ma ben calibrato colpisce il palo esterno: una conclusione velenosa, che aveva ingannato l’estremo locale Travaglia rimasto immobile. Carolli, sempre circondato e martoriato dagli avversari è costretto a faticare più del consueto per far salire la squadra. Colpito duramente varie volte, a metà tempo, deve perfino abbandonare il campo, per un doloroso colpo al torace. Perdita non indifferente per la Bassa, che si ritrova senza uno degli elementi più rilevanti della squadra: non è esagerato affermare che, quantomeno sotto alcuni profili e per un certo stile di gioco, il centravanti si è finora dimostrato indispensabile. La preoccupazione per le condizioni dell’ex Villazzano è ancora forte ma occorrerà attendere l’esito degli esami prima di parlare dei tempi di recupero. Brugnara reagisce mandando in campo Biada, che ha però delle caratteristiche diverse dal suo compagno. Il “local lad”, acclamato come sempre dai tifosi al suo ingresso, punta meno sullo scontro fisico e sui colpi di testa, affidandosi invece alla sua velocità.  Tra un contrasto e l’altro, si giunge all’intervallo senza particolari emozioni. 

Nei secondi 45 minuti la musica non cambia ed è sempre la fisicità a farla da padrone. Gli ospiti provano la carta Callovini, al fine di dare più vivacità in avanti. Il nuovo entrato lotta, prova a prendere qualche iniziativa, ma in una giornata negativa è difficile entrare ed incidere subito. Lentamente è la Baone a crescere, mentre la Bassa non riuscirà più a ritrovare il pallino del gioco. La prima chance di marca arcense arriva con un tiro alto da posizione invitante: servito da destra, il giocatore dei locali, presa palla ai 18 metri si infila in un varco, ma manda alle stelle. Poco più tardi, su cross dalla linea di fondo, Ciaghi, si libera bene in area piccola e con un’incornata cerca di prendere in controtempo Cristofori: portiere spiazzato, ma la sfera esce di poco. I nonesi non si scuotono e si fanno notare solo per qualche tentativo di ripartenza di Pinamonti, che in un’occasione riesce a sfuggire ai difensori in velocità e mette al centro per Biada che viene anticipato all’ultimo. Verso il 20esimo arriva il gol che decide la partita. L’arbitro Scifo concede una punizione dal limite che Cristofori respinge: l’azione però non è finita perché il pallone viene ributtato in area da destra e sul traversone basso nessuno della Bassa riesce a intervenire. Tutto facile allora per Petrolli che risolve la mischia insaccando agevolmente a porta vuota. Secondo timbro personale per il difensore che riceve il giusto premio per una partita di sacrificio e senza sbavature. Il tempo per reagire ci sarebbe ma la risposta dell’ospiti non è quella auspicata. La squadra si intestardisce sull’idea dei palloni alti, adeguandosi al gioco degli avversari invece di sfruttare a proprio favore il modo di porsi di quest’ultimi. In questo contesto, gli unici tentativi sono due tiri fuori misura che non possono spaventare Travaglia. La formazione di Cuel ormai ci crede e non si limita a difendersi. Sono proprio i giocatori in maglia bianca a sfiorare il gol: calcio d’angolo lungo, la traiettoria supera Cristofori ma Ciaghi, appostato sul secondo palo, riesce solo a centrare il palo. Evitato il colpo del definitivo ko, la Bassa prova a gettarsi in avanti ma con scarsa convinzione e senza lucidità. Non basta la spinta di Giacomelli che negli ultimi minuti si prende in mano la squadra. Con la punizione di Plesa se ne va, infatti, l’ultima speranza si scongiurare la sconfitta: il numero 14, entrato da pochi minuti, cerca il tiro a sorpresa sul palo del portiere ma non inquadra lo specchio. Dopo 3 minuti di recupero, il fischio finale del direttore di gara sancisce la vittoria della Baone. Un trionfo davanti ai propri tifosi che a Romarzollo attendevano da mesi. 

Non è facile individuare note positive nella giornata in questione. Performance da dimenticare, infortunio a Carolli, 3 punti per una diretta avversaria nella lotta salvezza. Preoccupa soprattutto la carenza di alternative al lancio per Carolli: l’infortunio del numero 9 impone ora di ricercare in fretta soluzioni diverse. Oltre a ciò, vi è la tendenza a ripetere un errore già commesso contro la Rotaliana: di fronte ad una squadra ben messa fisicamente e forte di testa, si fa troppo ricorso ai palloni alti. Le qualità degli esterni e dei due ’94 dovrebbero essere sfruttate attraverso scambi rasoterra in velocità. Non si può però tralasciare quanto di buono fatto finora dalla squadra e l’auspicio è che la sconfitta aiuti la Bassa a migliorare, una volta capiti quali sono limiti. Forse la vittoria di Villa Lagarina aveva un po’ illuso l’ambiente, con conseguente atteggiamento troppo rilassato. O forse si è trattato solo di una partita storta. A ragion del vero, il mister può trovare qualche ragione per sorridere nella prestazione di Giacomelli, che ha chiuso con un finale in crescendo e uno tra gli ultimi ad arrendersi, ma anche nei miglioramenti mostrati da Contini, che pare aver definitivamente lasciato alle spalle i fastidi fisici del primo periodo. Bene anche il suo compagno di reparto Giovannini. 

La cosa fondamentale, concludendo, è mantenere la concentrazione anche dopo le prestazioni migliori. Anche i risultati di questa domenica hanno, infatti, ribadito, se ce n’era il bisogno, che nessuna sfida è scontata e che il girone è veramente equilibrato.

lunedì 8 ottobre 2012

Preview della NONA GIORNATA: Baone - BASSA ANAUNIA



Superato a pieni voti l’ostacolo Vallagarina, la Bassa sarà ospite della Baone sul campo di Vigne di Arco. Gli arcensi sono una delle tre neopromosse e tornano in Promozione dopo due soli anni di assenza. Gli uomini del presidente Ottobre hanno chiuso lo scorso campionato al primo posto dopo aver dominato dalla prima all’ultima giornata. Il punto di forza è stato il reparto avanzato con Ciaghi e Santualliana in grado di segnare complessivamente più di 30 gol. La Baone ha comunque potuto vantare, oltre al miglior attacco, anche la miglior difesa, dimostrandosi squadra attrezzata in ogni reparto. 

L’impatto con la categoria superiore non è però stato tra i più positivi e il ko nel derby con l’Arco (terza sconfitta consecutiva) è costato la panchina a mister Roat, rimpiazzato da Cuel. Il cambio della guida tecnica sembra essersi rivelato azzeccato, dato che è immediatamente giunto il primo successo. La seconda vittoria è tuttavia giunta solamente nella scorsa giornata e i 7 punti in classica non sono molto confortanti. 

La Bassa dovrà far ad ogni modo molta attenzione ad una squadra che si sta pian piano ritrovando e che vorrà regalare ai suoi tifosi il primo trionfo casalingo. La voglia di fare bene davanti al pubblico amico è tanta, considerando che finora a Vigne la squadra non è mai andata oltre il pari. Anche se gli uomini di Cuel stanno segnando meno del previsto, la coppia-gol Ciaghi-Santulliana si sta confermando discretamente prolifica e pericolosa (attenti a quei due!). infine, la Baone viene da un preziosissimo successo sull’Azzurra, mentre nell’incontro precedente aveva messo in seria difficoltà la Rotaliana (costringendola a rimontare, 1 -2 finale).  Quindi…MASSIMA ALLERTA!

Il resto dell'OTTAVA GIORNATA



Si ferma a sette la serie di vittorie consecutive del Calciochiese che a Mezzolombardo incappa nella prima sconfitta. La partita del De Varda era senza dubbio la più attesa della giornata, dato che si affrontavano la capolista e la prima inseguitrice. Per la Rotaliana padrona di casa l’occasione era di quelle da non sprecare, poiché vincere avrebbe significato avvicinarsi significativamente ai chiesani, rinviando ogni loro proposito di fuga. Da una parte una squadra solida ed esperta come quella rotaliana, dall’altra una formazione con molta qualità da centrocampo in su (Fusi e Finales su tutti) e resa più compatta anche in difesa con l’innesto dell’esperto Zaninelli (un passato in serie B). Alla fine l’hanno spuntata i padroni di casa grazie alla rete firmata da Formolo. Buona la prima quindi per l’ex Bassa Ferrarol, che si sedeva da questa domenica sulla panchina della Rotaliana, in seguito alle sorprendenti e ancora controverse dimissioni di Pistolato. 

In questa giornata spiccano le numerose vittorie in trasferta. Oltre a quella della Bassa, vanno menzionate anche quelle di Ravinense, Rovereto, Castelsangiorgio, Borgo e Baone, in ordine di imprevedibilità. Stupisce innanzitutto il pensante 2-5 rifilato dalla squadra di Ravina al quotato Villazzano che appare un po’ sottotono in queste ultime uscite. Per i ragazzi di Fugatti continua invece il momento d’oro e non si può più parlare di sorpresa. Le zebrette roveretan, invece, espugnano Arco e salgano con questa seconda vittoria (entrambe in trasferta) a quota 7. Un’ncontro tra nobili decadute, entrambe in crisi, che inguaia ancor di più gli arcensi che sprofondano all’undicesimo posto. A San Michele all’Adige fa festa il Castelsangiorgio che batte 2-0 la Garibaldina, mentre nelle altre due sfide salvezza sorridono Borgo e Baone: i valsuganotti, in lenta ma costante crescita, passano a Condino (doppietta di Marchi) lasciando i “canarini” ad un deludentissimo quanto inaspettato ultimo posto, mentre la squadra di Romarzollo viola il campo dell’Azzurra e la scavalca. Pareggio per 1-1 al Pineta dove il Lavis raggiunge il Pinzolo all’ultimo respiro grazie a Holler.

8° GIORNATA: Vallagarina - BASSA ANAUNIA 0-3



Dopo i rimpianti per la vittoria solo sfiorata nel match casalingo contro l’Azzurra, la Bassa affronta il Vallagarina e torna in Val di Non con 3 punti mai in discussione. La trasferta di Villa Lagarina si presentava insidiosa considerando il recente passato della squadra e tenendo conto della voglia di rivalsa dei locali dopo un periodo poco felice. Superata ormai la metà del girone di andata, questa sfida appariva inoltre un test probante e utile per vagliare il vero valore del gruppo e  senza dubbio le risposte per mister Brugnara e per tutti i tifosi sono state più che positive. 

I padroni di casa, retrocessi lo scorso anno dall’Eccellenza, non ambiscono ad un immediato ritorno nella categoria superiore. La squadra è stata ridimensionata e ringiovanita fortemente. Partiti Giorgio e Stefano Manica, l’attacco è ora composto da Caselli, Rosi e Bailoni. Di questi, solo l’ultimo viene oggi schierato titolare, con Rosi che si accomoda in panchina, mentre Caselli, appena operato al tendine sarà costretto a stare lontano dai campi per un lungo periodo. I numerosi forfait costringono l’allenatore Battisti a puntare sull’ esuberanza degli under e sull’esperienza di Pizzini (48 primavere!), richiamato all’attività in tutta fretta. Nonostante un’età di tutto rispetto, il numero 10, posizionato dietro le punte non sfigura, non riuscendo però ad incidere particolarmente. Solamente gli scatti sul filo del fuorigioco di Bailoni e alcune interessanti giocate di Rosi (entrato nel secondo tempo) hanno permesso di impensierire un po’ la solida retroguardia della Bassa nel corso dei 90 minuti. 

I nonesi possono contare sul rientro di capitan Turrini L. al centro del campo e di Zorzi sulla fascia. Il mister deve però fare a meno dell’acciaccato Callovini, sostituito con lo spostamento di Pinamonti e l’avanzamento di Pinsi, ancora una volta chiamato a sacrificarsi giocando in una posizione non sua. In difesa ritorna titolare Giovannini, mentre per il resto la formazione è quella classica: Cassata, Larcher e Giacomelli a completare il reparto difensivo, Turrini A. esterno e Carolli in avanti.


La partita
Pronti via ed è subito gol: punizione dalla destra, un difensore colpisce di testa per allontanare e centra Carolli che mette dentro. Bravo e fortunato il numero 9 della Bassa che si fa trovare al posto giusto al momento giusto e in modo un po’ rocambolesco riesce a trovare la via della rete. Non poteva esserci un inizio migliore per la Bassa che dopo poco più di un giro di lancette si trova sull’1-0. Brutto colpo, al contrario, per la compagine di casa, trafitta a freddo e incapace di reagire. Il terreno di gioco pessimo influisce negativamente sulla qualità del gioco e non facilita certo le combinazioni palla a terra. I lagarini optano così per il lancio verso Bailoni, che per tutto il match sarà uno dei pochi giocatori in grado di rendersi pericolosi. Il centravanti mette varie volte alla prova la compattezza difensiva degli ospiti, muovendosi velocemente al limite dell’offside e cercando la sempre la profondità. È proprio l’ex attaccante dell’Azzurra il protagonista di un episodio dubbio: Pinsi stacca a centrocampo riuscendo solo a spizzare il pallone, cogliendo in controtempo la propria difesa che si fa infilare in velocità da Bailoni. Quest’ultimo viene contrastato da Cassata al limite dell’area e il mancato intervento dell’arbitro scatena le proteste dei tifosi di casa che chiedevano la punizione con conseguente espulsione per fallo da ultimo uomo e chiara occasione da rete. Difficile valutare ma le lamentele non erano forse del tutto ingiustificate. Si tratta ad ogni modo dell’unico brivido creato dal Vallagarina, perché poi riprende ad attaccare la Bassa che si dimostra letale: dopo alcuni palloni vaganti in area non sfruttati a dovere, è Turrini A. al 20’ minuto a girare in rete la palla del 2-0. Tocco “sporco” ma efficace e gol meritatissimo per il vice capitano, che si sblocca in campionato dopo la rete in Coppa all’Albiano. Solo la sfortuna e indicibili errori arbitrali avevano finora negato al “Turra” la gioia del gol. 

La seconda marcatura accentua le lacune dei padroni di casa, con la Bassa che può giocare con maggiore tranquillità, sfruttando gli spazi inevitabilmente concessi con veloci ripartenze. Non passa molto e arriva il terzo sigillo: Vallagarina alla ricerca del gol che riaprirebbe l’incontro e Bassa Anaunia che ne approfitta e non perdona; Turrini A. controlla un pallone sulla trequarti e, resistendo alla carica dell’avversario, riesce a servire Pinamonti che lascia rimbalzare la sfera, si coordina perfettamente e con il sinistro segna un vero e proprio eurogol. Conclusione potente che non dà scampo a Scali, inesorabilmente battuto dalla traiettoria a scendere. 

Non siamo nemmeno  alla mezz’ora e la partita è virtualmente chiusa. Situazione simile a quella in cui i nonesi si erano trovati nel match contro il Pinzolo. Ma  se in quel caso i rendenesi erano apparsi in grado di rendersi pericolosi da un momento all’altro, questa volta i padroni di casa sembrano in grande difficoltà.

Prima del duplice fischio c’è ancora spazio per una semirovesciata di Turrini A. che su cross dalla sinistra tenta il gol della domenica: tutto bello ma palla termina fuori. 

All’inizio della seconda frazione il Vallagarina cerca disperatamente di farsi vivo dalla parti di Cristofori e le occasioni più pericolose le crea il neo entrato Rosi che dà vivacità alla squadra con le sue giocate sulla fascia. Il numero 16 punta spesso l’uomo e mette in mezzo cross pericolosi, diversamente da quanto fanno molti dei suoi compagni. Lo stesso Rosi, presa palla sul vertice sinistro dell’area salta l’avversario e prova il destro a giro che non va molto lontano dall’incrocio. Chissà se l’allenatore non si sia pentito di non averlo schierato sin dall’inizio. Se escludiamo questi sporadici tentativi la Bassa tiene bene il campo e non soffre le non irresistibili offensive dei lagarini. Prestazione ottima della difesa, dopo qualche tentennamento iniziale sui lanci in profondità. Cassata è un muro invalicabile e di testa tiranneggia sugli avversari. Ineccepibili pure le prove dei due terzini con Giacomelli che sbroglia situazioni complesse senza sbavature e con invidiabile calma e con il monumentale Larcher che surclassa gli avversari di prepotenza, non disdegnando nemmeno qualche scorribanda nella metà campo avversaria. Pinamonti, non pago del gol strepitoso segnato, si rende protagonista di un’altra prestazione da incorniciare (non fa più notizia) pressando, recuperando palloni e ripartendo con il suo passo fulmineo. Il punteggio lascia relativamente tranquilli e Brugnara decide di concedere un po’ di riposo alle due ali Turrini A. e Zorzi, che vengono sostituiti da Plesa e Cattani. Biada prende invece il posto di Carolli come unica punta. Non si può non notare come l’ex Villazzano sia una pedina fondamentale per la scacchiera della Bassa: il centravanti fa proprie tutte le palle alte e addomesticando palloni difficili rende più agevole il compito dei compagni che lo cercano in continuazione, anche nei momenti più complessi della partita e pure tutte le volte in cui emergono difficoltà di impostazione.

Nel finale il Vallagarina si butta in avanti per trovare il gol della bandiera ma dietro la Bassa non concede nulla, al di là di un colpo di testa alto di Curti che si era inserito bene sul primo palo dopo una punizione laterale. Sono in seguito addirittura gli ospiti ad andare più vicini al gol, soprattutto con Biada. Prima prova il destro dal limite dell’area (a lato), poi non concretizza l’assist di Pinamonti: il “Pina” che se ne va sulla sinistra e con una pennellata trova la testa del compagno che da buona posizione non centra la porta di poco. L’ultima chance per il poker capita sui piedi di Pinsi: Cattani sulla fascia finta il cross e serve invece l’accorrente numero 5 che alza troppo. Finisce 3-0 e va benissimo così.

lunedì 1 ottobre 2012

Preview dell'OTTAVA GIORNATA: Vallagarina - BASSA ANAUNIA



Dopo il pareggio con l’Azzurra, la Bassa Anaunia sarà chiamata ad affrontare due turni consecutivi fuori casa (Vallagarina e Baone), per poi ritornare davanti ai propri tifosi per la sfida contro la capolista Calciochiese, dimostratasi finora un’inarrestabile corazzata. Senza guardare troppo avanti è opportuno per ora concentrarsi sulla trasferta di Villa Lagarina. 

La formazione di Battisti (tornato nuovamente alla guida della squadra dopo la vittoria del campionato di due anni fa) è una delle tre retrocesse dall’Eccellenza, ma a differenza della Rotaliana, il Villa e il Rovereto non manifestano propositi di immediata risalita. L’avventura del Vallagarina nella categoria superiore è durata solo un anno e primo obiettivo sarà quindi quello di superare l’inevitabile delusione. Sembrano lontani in tempi della storica esperienza in serie D e in questa stagione la dirigenza pare intenzionata a far crescere i giovani evitando spese eccessive. Nonostante le difficoltà e la mancata salvezza, vari elementi erano riusciti a mettersi in luce, in particolar modo Giorgio e Stefano Manica. Proprio quest’ultimi rientrano comunque fra i molti che in estate hanno lasciato Villa Lagarina e cambiato maglia: il primo passato ai “cugini” del Rovereto, il secondo, dopo le 16 reti segnate ha deciso di tentare l’esperienza veneta. L’assenza per infortunio di alcuni giocatori (Caselli in primis) impone a Battisti di affidarsi ai vari  under per uscire da un momento non facile: solo 2 degli 8 punti conquistati sono arrivati nelle ultime quattro partite. Se la Bassa dovrà trasformare la rabbia per i due punti persi in casa in convinzione e voglia di vincere, allo stesso tempo i lagarini tenteranno di tornare al successo che manca dalla terza giornata (1-4 sul Borgo).

Il resto della SETTIMA GIORNATA



Volgendo lo sguardo alla classifica, balzano agli occhi i 21 punti del Calciochiese, che ingrana la settima e tiene lontane le inseguitrici. La compagine di Storo si sbarazza agevolmente della Garibaldina, asfaltata con un perentorio 3-0 e si presenta così come meglio non poteva allo scontro al vertice di domenica prossima, giorno in cui i ragazzi chiesani saranno attesi al De Varda, campo della più immediata inseguitrice (la Rotaliana). Da parte loro, gli uomini di Pistolato non sbagliano (1-2 sulla Baone) e consolidano il secondo posto, ora in solitaria. Il gradino più basso del podio è occupato dalla Ravinense, che, dopo la rimonta nel girone di ritorno della passata stagione, sta continuando a stupire in positivo: 15 punti totali per la squadra di patron Stanchina, grazie al successo di misura ai danni della formazione che ospiterà la Bassa nel prossimo turno (Vallagarina). Non tiene il passo, invece, il Villazzano, ora quarto, che si fa bloccare al Quercia dal Rovereto, regalando ai bianconeri di mister Merlino il primo punto casalingo. Torna a conquistare i 3 punti il Lavis che sul terreno amico regola 2-0 la Condinese (che stenta ad emergere, a dispetto degli innesti provenienti da categorie superiori). I lavisotti guidati da Ceraso si riappropriano così del quinto posto, proprio davanti alla Bassa. Il colpo di giornata si registra a Borgo, dove i giallorossi di casa superano 1-0 l’Arco e si risollevano. Pareggio per 1-1 tra Castelsangiorgio e Pinzolo.

7° GIORNATA: BASSA ANAUNIA - Azzurra 1-1



Dopo la perdita dell’imbattibilità a causa della preventivabile sconfitta di Mezzolombardo, la Bassa era chiamata a reagire ed a riprendere il lungo cammino-salvezza. Il match casalingo contro l’Azzurra era un’occasione da non sprecare assolutamente. Non solo a Denno arrivava una squadra con alcuni buoni elementi ma non certo superiore ai padroni di casa, ma fare punti in questa sfida avrebbe anche significato mantenere un distacco relativamente rassicurante, proprio dalla stessa squadra del capoluogo e, in generale, dalle zone pericolose. Il calendario che prevede per prossime due giornate altrettante trasferte insidiose obbligava inoltre a muovere la classifica per non esser poi costretti ad affrontare Vallagarina e Baone con un’eccessiva pressione.
 
Gli ospiti, dopo aver capovolto il pronostico superando la Rotaliana e aver impattato 0-0 sul non facile campo di Villa Lagarina, si presentavano in Val di Non alla ricerca del terzo risultato utile consecutivo e per confermare i recenti progressi dopo un avvio stentato.
Brugnara conferma, davanti a Cristofori, il giovane Larcher, Cassata e Giacomelli, con Contini al rientro dopo un periodo di stop imposto da un fastidioso infortunio. Buone notizie, per rimanere in tema di assenze forzate, anche per Rampanelli, che sta riprendendo gli allenamenti, superati i suoi problemi alle caviglie. In un campionato così equilibrato e sfiancante anche l’eroe salvezza (suoi i due eurogol nella decisiva penultima partita) avrà tempo per dare il suo valido contributo. A metà campo viene riproposto lo schieramento sperimentato nella vittoria sfida contro la Garibaldina e quindi anche questa volta Pinsi viene avanzato rispetto alla sua tradizionale posizione di difensore. Maglia da titolare anche per Plesa, che ha il compito non facile di sostituire capitan Turrini, espulso domenica scorsa nel concitato finale. Sulle fasce troviamo il gioiellino Pinamonti e A. Turrini, senz’altro meritevole di esser per l’occasione capitano. Ancora out Zorzi, che, ripresosi da un colpo subito nel turno infrasettimanale, è comunque costretto alla tribuna da una squalifica. L’undici dei nonesi è poi completato da Carolli e Callovini, quest’ultimo chiamato a ripagare la fiducia del mister garantendo il collegamento fra centrocampo e attacco e azionando il numero 9 locale.
La compagine del presidente Piffer può invece contare sulla presenza di una pedina imprescindibile come Rigotti, sull’esperienza del suo capitano e sulla vena realizzativa di Salvatore Carbone, che in queste prime giornate non pare aver risentito del periodo di inattività.


La partita
Sovrastate da un cielo plumbeo, le due squadre non si rendono protagoniste di un inizio di gara dai ritmi frenetici. La Bassa fatica a prendere in mano le redini del gioco, mentre l’Azzurra controlla agevolmente e, chiusi gli spazi, prova ad avanzare. Nel primo scorcio di gara sono proprio gli ospiti, infatti, ad esser più convincenti e iniziano ad alzare il loro baricentro. Nessun pericolo, tuttavia, per la porta di Cristofori, con i pochi brividi per la Bassa che sono dovuti soprattutto a alcune disattenzioni difensive del reparto arretrato. L’incontro è bloccato e per i padroni di casa sembrano emergere alcune piccole difficoltà, dovute ad un centrocampo pressoché inedito e alla necessità che Contini trovi con il tempo la giusta intesa coi compagni. Col passare dei minuti la Bassa, ad ogni modo, si assesta, comincia a salire con più convinzione e si rende finalmente minacciosa. La migliore chance per il vantaggio capita sui piedi di Carolli che, approfittando del movimento errato dell’ultimo dei difensori, evita il fuorigioco e si presenta davanti a Depretis, senza però trovare il colpo vincente: l’estremo ospite, è provvidenziale e, non solo respinge la conclusione del centravanti ma è anche veloce nell’avventarsi sul pallone prima dell’avversario (tradito dal terreno scivoloso). In chiusura di primo tempo potente diagonale di Turrini, che da posizione decentrata sfiora il palo lontano.

Si va al riposo sullo 0-0, punteggio giusto visto l’equilibrio in campo. Il secondo tempo inizia sotto un diluvio di proporzioni bibliche, ma la pioggia torrenziale non intimorisce la squadra di Brugnara che entra in campo con un piglio totalmente differente e attacca a testa bassa. Il tecnico cembrano ha intanto rotto gli indugi, inserendo una seconda punta (Biada) al posto di un centrocampista, per dare sostegno a Carolli e, forse, anche per dare un segnale ai suoi: la partita si può vincere, avanti senza paura! La determinazione e il coraggio dei nonesi vengono presto premiati: Pinsi serve Callovini, che difende bene palla e offre un assist delizioso a Pinamonti, il cui sinistro dal limite non lascia scampo a Depretis. Bella azione e gran tiro, per la gioia dei temerari presenti sugli spalti nonostante una situazione meteorologica proibitiva. Ottenuto il vantaggio, la Bassa non commette l’errore di chiudersi e insiste alla ricerca del secondo gol. La partita diventa più piacevole e le occasioni sono più numerose. Pinamonti, recuperate le forze dopo il tour de force della settimana precedente, è di nuovo in stato di grazia e imperversa nella parte destra del campo. Dopo la rete segnata, sulle ali dell’entusiasmo, disorienta gli avversari e dalla distanza fa partire un siluro sul quale è prodigioso l’intervento di Depretis. La spinta dei nonesi non cessa e arriva pure il gol del raddoppio, ingiustamente annullato: palla vagante in area con Turrini che sul secondo palo è lesto ad insaccare. La gioia del “Turra” è purtroppo illusoria, perché l’arbitro segnala un presunto fuorigioco. Il fischio del direttore di gara non convince per nulla: in mancanza di un replay non si può avere una certezza assoluta, ma la regolarità del gol era parsa evidente a tutti. Non si contano già più gli episodi arbitrali sfavorevoli che si sono verificati in queste prime 7 gare. Un errore simile a quello capitato nel match contro la Garibaldina, che questa volta, però, si dimostrerà pesantissimo in termini di risultato. 

Il pericolo scampato ridà fiato all’Azzurra che fiuta la possibilità di sfruttare la situazione. Una veloce ripartenza ospite non viene bloccata tempestivamente dalla difesa e questa imprecisione in chiusura costringe Contini a sacrificarsi per la causa: centravanti abbattuto e punizione dal limite, che fortunatamente esce (di poco). È un buon momento per la squadra di Trento e poco dopo arriva il pari su calcio di rigore. Tutto nasce da un corner dalla destra: Carbone ruba il tempo a Contini, sfugge alla marcatura e di destro centra la traversa; sulla ribattuta è lo stesso numero 9 ad buttarsi sul pallone, venendo però ostacolato fallosamente (secondo l’arbitro) al momento del tap-in.  Dagli undici metri Rigotti è letale e sigla l’1-1. Cristofori pure in tale occasione aveva scelto l’angolo giusto, ma la trasformazione del talentuoso numero 10 era impeccabile. 

Dal pareggio in avanti sarà la Bassa a comandare il gioco e a cercare a tutti i costi la vittoria, ma inutilmente. Prima i nonesi ci provano con un paio di tiri da lontano di Turrini che non impensieriscono Depretis, poi Pinsi, in seguito ad una respinta corta della difesa, tenta di sorprendere il portiere con un tiro preciso che esce di poco, in seguito ad una respinta corta della difesa. È quindi il turno di Carolli, che in una sorta di ripetizione di quanto avvenuto nella prima frazione si fa di nuovo ipnotizzare al momento di segnare. Se nel primo tempo era stato il portiere a negare al bomber la quinta marcatura stagionale, questa volta è il difensore che miracolosamente riesce a contrastare il tiro quel tanto che basta, con la sfera che passa vicinissima al palo. Oltre alle recriminazioni per i gol sbagliati, si aggiungono quelle per le decisioni dell’arbitro: non pago di aver annullato un gol regolare che avrebbe permesso di archiviare il match, lo stesso Piccoli non convalida nemmeno la rete di Biada, partito in linea rispetto all’ultimo difensore. Lo stesso Biada, scattato sulla sinistra entra in area e da posizione defilata centra il palo esterno. Meno criticabile il fuorigioco fischiato a Callovini, pescato magistralmente mentre si invola, solissimo, verso l’area: non tanto in quanto la decisione era giusta ma più che altro perché in quel caso non era semplice valutare l’effettiva posizione di partenza.

Il pubblico sostiene i suoi negli assalti finali ma l’assedio non porta all’esito sperato. L’ultimissimo match-ball capita sui piedi di Turrini, ma la fortuna non vuole sorridere all’odierno capitano: cross perfetto dalla destra che scavalca la difesa e giunge al numero 7 che non riesce a tenere basso il pallone.  

A fine partita l’amarezza è molta. Il terzo pareggio (quarto sul campo) lascia soddisfatti solo in minima parte, perché, come già avvenuto, la squadra ha raccolto meno di quanto seminato, lasciando sul campo altri due punti preziosi. Considerando gli errori in fase di finalizzazione e le decisioni quantomeno infelici dell’arbitro, è chiaro che il bicchiere è mezzo vuoto.

Rispetto alle prime uscite, in questi ultimi incontri la Bassa sembra essere meno scintillante e il primo tempo alquanto opaco pare confermarlo. I secondi 45 minuti lasciano, tuttavia, ben sperare: maggior grinta, maggiore aggressività, con innumerevoli azioni pericolose create e, in aggiunta, una qualità di gioco più elevata. Le statistiche parlano inoltre dì un solo gol subito su azione, mentre gli altri sono stati tutti conseguenza di palle inattive. Un aspetto, quest’ultimo, rilevato proprio dal mister, che cercherà senz’altro di correre ai ripari. 

L’Honorable Mention della domenica va divisa tra Pinamonti, per il quale non ci sono più aggettivi, e Larcher, che, roccioso ed efficace, non lascia spiragli, mordendo (metaforicamente!) le caviglie avversarie.