lunedì 29 aprile 2013

La situazione al 29 aprile



La venticinquesima giornata porta con sé una nuova capolista solitaria: la Baone. Non ci sono più aggettivi per descrivere la marcia degli arcensi che non perdono ab immemorabili. Una formalità la sfida casalinga contro il fanalino di coda Vallgarina, sommerso di reti con un tennistico 6-0. Il Calciochiese è a -1, mentre perdono terreno Lavis e Rotaliana, impegnate nello scontro diretto finito a reti inviolate. Incontro combattuto quello del M.Lona, con i padroni di casa che possono rammaricarsi per il gol annullato (forse ingiustamente) e per il penalty fallito nel finale: punizione dal limite per i lavisotti, pennellata che finisce sulla traversa (la seconda di giornata) e sul tap-in di testa a botta sicura bomber Formolo si scopre portiere e salva di mano; rigore inevitabile ma Rossatti si supera e spegne le speranze rossoblù.

1
-
BAONE  A.S.D.
48
2
-
CALCIOCHIESE
47
3
-
ROTALIANA
46
4
-
LAVIS  A.S.D.
44
5
-
RAVINENSE
43

Con ancora vari scontri diretti in programma e con le sorprese sempre dietro l’angolo, per la promozione il discorso rimane apertissimo. Domenica ad esempio ci sarà un Baone-Calciochiese da non perdere. 

I due recenti successi dopo un digiuno lunghissimo rilanciano le quotazioni della Ravinense (a -5). Improbabile comunque, anche se non impossibile, un ritorno della squadra di Fugatti.

6
-
ARCO 1895
38
7
-
VILLAZZANO
38
8
-
CASTELSANGIORGIO
36
9
-
BASSA ANAUNIA
36
10
-
BORGO  A.S.D.
34
11
-
ROVERETO
31
12
-
CONDINESE
30
13
-
PINZOLO CAMPIGLIO
29
14
-
AZZURRA S. BARTOLOMEO
21
15
-
GARIBALDINA
19
16
-
VALLAGARINA  S.C.A.R.L.
14

Capitolo salvezza: Vallagarina spacciata, Azzurra e Garibaldina quasi. Quest’ultima con una prova d’orgoglio va ad ogni modo a vincere in Valsugana inguaiando un Borgo fermo ad un punticino nelle ultime cinque e precipitato in poco tempo dai piani alti alla bagarre di bassa classifica. L’Arco espugna Villazzano e aggancia proprio l’undici di Baldo a quota 38, compiendo un balzo importantissimo per la permanenza in categoria. La Bassa scivola in nona posizione, con gli stessi punti del Castelsangiorgio, vittorioso contro l’Azzurra e prossimo avversario dei nonesi. Il disastro della domenica lo combina la Condinese, che avanti 2-4 a Ravina si fa raggiungere e addirittura superare (5-4) gettando alle ortiche punti pesantissimi. 

Buon per la Bassa, che ad un certo punto cominciava già a sentire il fiato sul collo di Kamal&co. Ottimo risultato per i nonesi anche il pareggio nella sfida salvezza tra Rovereto e Pinzolo, con gli ospiti in forma strabiliante che si fanno però rimontare il doppio vantaggio. Le zebrette ringraziano Malacarne e mantengono un punto di vantaggio sulla Condinese e due sulla quart’ultima piazza, occupata proprio dalla stesso Pinzolo. 

Per come si erano messe le cose, si può parlare dunque di scampato pericolo. Adesso occorre vincere per non dover mettere il nostro destino nelle mani altrui. Difficile fare previsioni sulla quota salvezza, ma i 40 punti non possono non essere raggiunti, tenendo presente che nella peggiore delle ipotesi (cinque vittorie del Pinzolo) si chiuderebbe con: Pinzolo 44 e Condinese 42 (alla penultima c’è lo scontro diretto…).

Le altre categorie: in Eccellenza rallenta ancora il Dro che vede avvicinarsi sempre più il S.Martino (a -2). “Pareggite acuta” per i droati che stanno frenando proprio a pochi metri dal traguardo. Contro una Plose in crisi nera i ragazzi di Bandera volevano regalare al proprio pubblico l’allungo decisivo, ma si ritrovano alla fine a doversi accontentare di un punticino acciuffato per i capelli: altoatesini due volte in vantaggio e padroni di casa che evitano il primo ko stagionale solo in pieno recupero con Ajdarovski. 

1
Dro
50


















2
San Martino
48


















  
A due turni dalla fine i giochi si riaprono quindi definitivamente, anche se il Dro appare ancora favorito. In ogni caso sarà una neopromossa a volare in D.

10
Naturno
33


















11
Alense
33


















12
Termeno
31


















13
Plose
31


















14
Porfido Albiano
30


















15
Bolzano
29


















16
Maia Alta
28



















 Nulla di deciso nemmeno in fondo dove è ora in piena corsa pure il Maia Alta. La salvezza per i meranesi, 12 punti nelle ultime quattro (quando ormai erano quasi condannati) avrebbe del miracoloso.

Brutta caduta per il Bolzano che perdendo ad Appiano si complica dannatamente la vita. Sorridono invece i biancorossi padroni di casa che con questo 2-0 si tirano fuori dai giochi e possono festeggiare.  Manca solo la matematica per il Brixen che espugna Levico contro i valsuganotti che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Tutte le altre devono ancora sudare: il Termeno perde a S.Martino, la Plose strappa un punto insperato a Dro e deve addirittura mangiarsi le mani per la mancata vittoria, l’Albiano supera con un risicato 1-0 un Comano già in ferie e può ancora sperare. 

Male invece, come detto, l’Alense che cade al Mutinelli nello scontro diretto contro il Naturno e deve rinviare la festa. Con Levico in trasferta la prossima e il S. Martino l’ultima, la faccenda rischia di complicarsi. 

Serie D: stendiamo un velo pietoso sul Trento, ormai retrocesso assieme a S.Angelo e S.Giorgio. La Fersina cede a Pergine contro il Lecco ma è salva grazie al pareggio in rimonta di domenica scorsa. Non è un caso che la salvezza matematica sia stata raggiunta finora solo dai perginesi: tra le trentine i gialloneri sono quelli che hanno preparato al meglio la stagione sotto ogni profilo. 

Potrebbe raggiungere i play out il Mezzocorona che vince 3-2 ad Alzano
15
Darfo Boario
43


















16
Pro Sesto
41


















17
Mezzocorona
32



















 I rotaliani nell’ultimo turno devono portarsi a -8  dalla quint’ultima, altrimenti sarà retrocessione.

Compito non impossibile, ma servirà l’aiuto involontario di Darfo o Pro Sesto, con i milanesi in notevole difficoltà. La salvezza dei gialloverdi (comunque ancora molto distante) provocherebbe un augurabile effetto domino, riducendo il numero di retrocessioni dall’Eccellenza e aumentando quindi le possibilità di salvezza per la quart’ultima in Promozione.

Calciochiese - BASSA ANAUNIA 2-0



La Bassa torna dalla trasferta più lunga dell’anno con zero punti e tanti rimpianti. I nonesi rinviano infatti ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria in terra chiesana, dove in tre anni hanno accumulato (tra Condino e Storo) un misero punto e molte concenti delusioni.

Alla vigilia ci si attendeva e si temeva una reazione furente dell’ex capolista, reduce da una serie di risultati negativi che sono costati momentaneamente la testa della classifica. Il campo ha invece mostrato un Calciochiese timoroso e  in grande difficoltà, che è riuscito ad esprimersi a livelli accettabili solamente dopo la seconda rete. 

Padroni di casa al gran completo, con Sherim punto di riferimento in avanti, supportato da elementi del calibro di Fusi, Finales e Donati. Il fatto che un giocatore come Fanoni sia relegato inizialmente in panchina la dice lunga sulla qualità della rosa allestita dal presidente Moneghini.

Sulla sponda nonesa, la defezione dell’ultimo minuto di Giacomelli va ad aggiungersi a quelle conclamate di Cattani e Maistrelli. Zorzi, recuperato a tempo record dopo il colpo subìto domenica scorsa, è nell’undici di partenza, mentre è in panchina lo scalpitante Larcher, ansioso di rientrare. 

Temporaneamente accantonato l’esperimento delle due punte di ruolo, Brugnara affida tutto il peso dell’attacco al solo Carolli, con il funambolo Callovini tra le linee e Pinamonti e Zorzi esterni di centrocampo. In mezzo al campo capitan Turrini con Pinsi, a cui il mister chiede di sacrificarsi in un ruolo non suo, così com’era accaduto più volte all’andata. Difesa a quattro con Contini e Giovannini centrali, Cassata terzino sinistro e Turrini A. a destra (anche lui fuori posizione).

I chiesani in maglia arancione sono chiamati all’assalto per non fallire uno degli ultimi appelli per la volata finale ma sono i nonesi ad entrare in campo più convinti. La Bassa prende in mano il pallino del gioco senza alcun timore reverenziale, correndo di più e arrivando sul pallone prima degli avversari. Gli uomini del duo Berardi-Sansone appaiono ancora scossi delle recenti debacle e sono piuttosto bloccati sia a livello di gambe che di testa. La tensione è palpabile anche in tribuna, dove il pubblico tenta di far coraggio ai propri beniamini accanendosi contro il povero arbitro Dalla Piccola, nulla più di un capro espiatorio e autore al contrario di una direzione apprezzabile. La Bassa ha però il demerito di non infierire contro un avversario psicologicamente alle corde, faticando a creare vere e proprie occasioni pericolose una volta giunti sulla trequarti. La chance più clamorosa è per Pinsi, che riprende palla sui venti metri dopo un’uscita del portiere e lascia partire una conclusione potente che l’estremo difensore, ancora fuori dai pali, riesce a deviare con un buon riflesso. Idee offuscate per il Calciochiese, che nel dubbio opta quasi esclusivamente per il lancio lungo verso Sherim impegnato a fare a sportellate con Cassata: il duello di velocità e potenza tra i due sarà una delle chiavi del match. È proprio il “Balotelli chiesano” a trovare l’inaspettato vantaggio locale con una zampata sporca che sorprende tutti dopo un cross dalla trequarti lento ma insidioso. Beffa atroce per i nonesi che fino a quel momento non avevano concesso niente. 

Nemmeno il vantaggio fortunoso aiuta a riportare un po’ di serenità alla formazione di Storo che stenta a mettere un mostra quel gioco spumeggiante che l’aveva contraddistinta gli anni passati. Gli ospiti riprendono a giocare ma peccano al momento di sferrare il colpo vincente e per poco non arriva  un’altra doccia fredda. Sherim se ne va sulla destra e la mette in mezzo dove ci sono Contini e Cristofori ben appostati: il primo controlla l’attaccante, il secondo esce ma non rischia la presa e allunga la palla verso il dischetto del rigore: ne esce un assist involontario per la punta avversaria che si vede però ribattere due volte il tiro dallo stesso portiere che si immola per la causa e salva tutto. 

Il primo tempo si chiude con l’impressione che la Bassa può ancora dire nel corso dei successivi quarantacinque minuti. I buoni propositi resistono però pochissimo perché in avvio arriva anche il raddoppio dei padroni di casa: Sherim sfugge di potenza a Cassata e mette in mezzo per Fusi che si fionda sulla sfera giusto in tempo per trovare la rete prima che gli sfilasse davanti. 

Il secondo gol è una mazzata per i nonesi che impiegano qualche minuto  riprendersi, mentre l’ex capolista ritrova finalmente almeno una parvenza di gioco. Siamo ancora lontani anni luce dalle combinazioni e le giocate in velocità che non molti secoli fa rendevano i chiesani un mini-Dortmund in salsa trentina, ma in questo periodo complicato l’estetica passa ovviamente in secondo piano. Ciò che conta è conquistare nuovamente i tre punti e il Calciochiese ci sta riuscendo. La Bassa attraversa una fase di comprensibile scoramento, ma nella seconda parte della ripresa si ripresenta più volte dalle parti di Pellegrini. Brugnara non vuole mollare e inserisce forze fresche: fuori prima l’acciaccato Callovini, maltrattato dal suo marcatore, poi Zorzi e infine Turrini L.; dentro Rampanelli, il rientrante Larcher e Squadrani. Larcher va subito a fare il terzino con Turrini A che diventa ala. È comunque Rampanelli il più pericoloso tra i nuovi entrati. La sua girata dal limite dopo assist dalla destra sfiora il palo a portiere battuto, più tardi si accentra dalla sinistra ma la sua conclusione sul primo palo esce ancora di poco. In mezzo a queste due chance Pinamonti si divora la palla gol più semplice: lanciato in profondità, a tu per tu con l’estremo difensore, calcia forte ma centrale. L’uno a due avrebbe certamente riaperto la partita e regalato un finale incandescente, facendo venir meno le fragili certezze dei locali. Non è giornata per i nonesi, che comunque ci provano fino all’ultimo esponendosi alle veloci ripartenze avversarie. L’ultimo squillo è di Cassata che esplode un destro fantastico dai 25 metri che non si infila all’incrocio per questione di centimetri. 

Il triplice fischio restituisce il sorriso alla sempre cordiale dirigenza chiesana e fa scattare l’allerta in casa nonesa: nelle prossime gare servono punti per non dover soffrire fino all’ultima domenica. Brugnara può comunque tirare un mezzo sospiro di sollievo per il pareggio tra Rovereto e Pinzolo e per la rocambolesca sconfitta della Condinese a Ravina, considerando che sia i rendenesi che i canarini erano in vantaggio di due reti. Il crollo dell’Alense tiene sulle spine tutte le formazioni della parte bassa della graduatoria, rendendo fondamentale evitare la quart’ultima posizione. In tal senso il vantaggio dei nostri sul Pinzolo si è ridotto ulteriormente ed ora di soli 7 punti con ben cinque turni dal termine. Il divario sulla terz’ultima rimane invece abissale: +15.