lunedì 3 giugno 2013

Bassa Anaunia – Ravinense 1-0: storico quinto posto e record di punti



Si chiude come meglio non avrebbe potuto la stagione 2012-2013 della Bassa, la terza consecutiva in Promozione.
Il successo sulla Ravinense davanti ad un grande pubblico consente ai nonesi di raggiungere uno storico QUINTO POSTO e di migliorare ulteriormente il RECORD DI PUNTI conquistati in categoria in una stagione (ben 46!). Raggiunto con largo anticipo l’obiettivo stagionale della salvezza e già raggiunta quota 43 punti in classifica, la Bassa aveva sostanzialmente poco da chiedere all’ultima partita di campionato. Il calendario offriva però l’occasione invitante di agganciare la Ravinense e arrivare al quinto posto, subito dietro alle quattro che si sono contese la vetta quasi fino alle fine. Non meno apprezzabile era poi il desiderio di accomiatarsi dai propri tifosi con una vittoria, per terminare in bellezza una straordinaria cavalcata.  
La Ravinense di Fugatti era stata la sorpresa dell’andata e solamente il ko interno propiziato dalla Bassa aveva privato la squadra biancoazzurra del simbolico titolo di campioni d’inverno. Da quel giorno si rompe l’incantesimo e con la ripresa del campionato arriva un’imprevista ma evidente involuzione che porta la compagine del presidente Stanchina ad abbandonare presto i sogni di gloria. Mantenuta ad ogni modo la metà della graduatoria, alla Ravinense, priva di capitan Cristoforetti da più di un mesi per impegni lavorativi, non restava che provare a difendere il quinto posto dall’insidia nonesa.
Brugnara, nel giorno della festa per il suo addio dopo tre indimenticabili annate, deve fare a meno di Pinsi, messosi in mostra recentemente pure nelle insolite vesti di goleador, e dei malconci Turrini, Zorzi e Callovini, che siedono comunque in panchina. In porta, dopo lo spazio concesso a Soliman, torna Cristofori. In difesa inizialmente a riposo Giacomelli e dentro Giovannini che va a comporre l’ormai collaudata coppia di centrali con un Contini in forma smagliante. Cassata si sposta a sinistra, mentre a destra c’è Larcher. Davanti alla difesa l’immancabile capitano, sugli esterni Pinamonti e Cattani a pronti a mandare in rete la coppia d’attacco Carolli-Biada.
Il clima finalmente estivo non dirige i tifosi verso lontane mete turistiche e il Valmaor, tornato disponibile dopo varie giornate, è strapieno. La partita non è però tra le più memorabili, complici i primi caldi, la stanchezza e la tanta voglia di festeggiare. Se nelle altre due uscite successive alla salvezza matematica, le squadre avevano comunque corso molto, questa volta il ritmo è piuttosto compassato, con le formazioni che tendono a non sbilanciarsi molto. Il primo tiro è di Cassata, avventuratosi in avanti in cerca di fortuna. Il suo rasoterra dai 25 metri esce di poco. Le emozioni per il resto scarseggiano e allora ci pensa un imperioso Contini a dare la scossa: dopo aver interrotto in scioltezza l’offensiva avversaria, pesca con un lancio calibrato lo scatto di Biada che si va però bloccare dalla tempestiva uscita di Folgheraiter. Dall’altra parte si ricorda solo una bel tiro dal limite dopo azione insistita sulla destra, con Cristofori che si distende a para sicuro.
Si va al riposo con un giusto 0-0 e alla ripresa del gioco il copione è immutato. La Bassa cerca insistentemente il gol, ma manca sempre l’ultimo passaggio o il guizzo giusto e anche la Ravinense con il trascorrere dei minuti diventa più propositiva. I biancoazzurri a metà secondo tempo sprecano un’occasione colossale: dribbling nella zona destra dell’area di rigore e assist in mezzo per il compagno che a porta praticamente sguarnita si esibisce in un liscio che avrebbe fatto la felicità della Giallappa’s; la palla completamente svirgolata si impenna e torna indietro assumendo una traiettoria ingannevole che mette tutti in difficoltà fino a quando la difesa spazza definitivamente. Le altre iniziative degli ospiti non vanno oltre qualche conclusione alta del bomber Sega, che rimarrà a secco e sarà costretto a rinunciare alla corona di capocannoniere del torneo.
I nonesi vogliono i tre punti e il mister inserisce forze fresche con Zorzi tuttofare che prende il posto di Rampanelli e capitan futuro Giacomelli chiamato a sostituire l’acciaccato Cassata. È proprio Zorzi a trovare la testa di Carolli su punizione, ma la girata del numero nove esce per questione di centimetri a portiere battuto. Una manciata di minuti più tardi Pinamonti brucia tutti, va sol fondo e crossa sul secondo palo dove Biada si smarca ma non inquadra lo specchio. A dieci dal termine arriva la svolta: corner ospite, Cattani allontana al volo in direzioni di Biada, il quale controlla e verticalizza per Carolli che resiste al ritorno del difensore, salta Folgheraiter e di sinistro deposita in rete. Esplode il Valmaor, che bramava la vittoria. Decimo sigillo per l’attaccante, a coronamento dell’ennesima prova di carattere e sacrificio. Subito dopo ci prova Zorzi, ma la sua conclusione non è precisa quanto potente. La Ravinense non ci sta, ma non riesce ad impensierire l’attento Cristofori, coadiuvato da una difesa perfetta, guidata da un Contini in versione leader. Nel recupero su un lancio disperato in avanti, stacco perentorio di Larcher che giganteggia sull’avversario ma poi atterra male. Gli ospiti, dopo i soccorsi, non restituiscono inspiegabilmente il pallone e allora Pinamonti rincorre l’avversario, gli sradica il pallone e poi lo umilia con un tunnel prima di partire in contropiede tra il boato del pubblico.
L’arbitro fischia la fine con Carolli in buona posizione per andare alla ricerca del raddoppio. Poco male:  vittoria numero 13 in campionato, porta inviolata a conferma che la difesa anche quest’anno si è ben comportata, raggiunta quota 46 punti e quinto posto ottenuto. L’Arco (corsaro a Mezzolombardo contro una Rotaliana al disarmo grazie ad una rete all’ultimo secondo) e la stessa Ravinense hanno gli stessi punti della Bassa ma la classifica avulsa premia indiscutibilmente i nonesi che negli scontri diretti hanno conquistato 3 vittorie e un pareggio.   

A fine match l’ultimo saluto del pubblico a mister Brugnara (a cui la Bassa sarà sempre grata nonostante la scelta quantomeno infelice di accasarsi agli odiati rivali dell’Anaune…) e all’intera squadra, con applausi pure per Juniores e Allievi che hanno maramaldeggiato nei loro rispettivi campionati.
Concluse le cerimonie, la festa continua al baretto Terzo tempo fino a notte inoltrata! Chapeau!

Una stagione splendida che si aggiunge ad altre due altrettanto sensazionali. Se contiamo pure l’anno del trionfo in Prima Categoria, arriviamo a quattro anni indimenticabili per i tifosi della Bassa. Momenti irripetibili che rimarranno nella storia della società! Un grazie a tutti quelli che hanno contribuito, dalle giovanili fino alla prima squadra: allenatori, giocatori, dirigenti, aiutanti, simpatizzanti e tifosi! GRAZIE! FORZA BASSA E MAI MOLAR!!