Si chiude come meglio non avrebbe
potuto la stagione 2012-2013 della Bassa, la terza consecutiva in Promozione.
Il successo sulla Ravinense davanti ad un grande pubblico consente ai
nonesi di raggiungere uno storico QUINTO POSTO e di migliorare ulteriormente il
RECORD DI PUNTI conquistati in categoria in una stagione (ben 46!). Raggiunto
con largo anticipo l’obiettivo stagionale della salvezza e già raggiunta quota
43 punti in classifica, la Bassa aveva sostanzialmente poco da chiedere all’ultima
partita di campionato. Il calendario offriva però l’occasione invitante di agganciare
la Ravinense e arrivare al quinto posto, subito dietro alle quattro che si sono
contese la vetta quasi fino alle fine. Non meno apprezzabile era poi il
desiderio di accomiatarsi dai propri tifosi con una vittoria, per terminare in
bellezza una straordinaria cavalcata.
La Ravinense di Fugatti era stata
la sorpresa dell’andata e solamente il ko interno propiziato dalla Bassa aveva
privato la squadra biancoazzurra del simbolico titolo di campioni d’inverno. Da
quel giorno si rompe l’incantesimo e con la ripresa del campionato arriva un’imprevista
ma evidente involuzione che porta la compagine del presidente Stanchina ad abbandonare
presto i sogni di gloria. Mantenuta ad ogni modo la metà della graduatoria,
alla Ravinense, priva di capitan Cristoforetti da più di un mesi per impegni
lavorativi, non restava che provare a difendere il quinto posto dall’insidia
nonesa.
Brugnara, nel giorno della festa
per il suo addio dopo tre indimenticabili annate, deve fare a meno di Pinsi,
messosi in mostra recentemente pure nelle insolite vesti di goleador, e dei
malconci Turrini, Zorzi e Callovini, che siedono comunque in panchina. In porta,
dopo lo spazio concesso a Soliman, torna Cristofori. In difesa inizialmente a riposo
Giacomelli e dentro Giovannini che va a comporre l’ormai collaudata coppia di
centrali con un Contini in forma smagliante. Cassata si sposta a sinistra,
mentre a destra c’è Larcher. Davanti alla difesa l’immancabile capitano, sugli
esterni Pinamonti e Cattani a pronti a mandare in rete la coppia d’attacco
Carolli-Biada.
Il clima finalmente estivo non
dirige i tifosi verso lontane mete turistiche e il Valmaor, tornato disponibile
dopo varie giornate, è strapieno. La partita non è però tra le più memorabili,
complici i primi caldi, la stanchezza e la tanta voglia di festeggiare. Se nelle
altre due uscite successive alla salvezza matematica, le squadre avevano
comunque corso molto, questa volta il ritmo è piuttosto compassato, con le
formazioni che tendono a non sbilanciarsi molto. Il primo tiro è di Cassata,
avventuratosi in avanti in cerca di fortuna. Il suo rasoterra dai 25 metri esce
di poco. Le emozioni per il resto scarseggiano e allora ci pensa un imperioso
Contini a dare la scossa: dopo aver interrotto in scioltezza l’offensiva
avversaria, pesca con un lancio calibrato lo scatto di Biada che si va però
bloccare dalla tempestiva uscita di Folgheraiter. Dall’altra parte si ricorda
solo una bel tiro dal limite dopo azione insistita sulla destra, con Cristofori
che si distende a para sicuro.
Si va al riposo con un giusto 0-0
e alla ripresa del gioco il copione è immutato. La Bassa cerca insistentemente
il gol, ma manca sempre l’ultimo passaggio o il guizzo giusto e anche la
Ravinense con il trascorrere dei minuti diventa più propositiva. I biancoazzurri
a metà secondo tempo sprecano un’occasione colossale: dribbling nella zona
destra dell’area di rigore e assist in mezzo per il compagno che a porta
praticamente sguarnita si esibisce in un liscio che avrebbe fatto la felicità
della Giallappa’s; la palla completamente svirgolata si impenna e torna
indietro assumendo una traiettoria ingannevole che mette tutti in difficoltà
fino a quando la difesa spazza definitivamente. Le altre iniziative degli
ospiti non vanno oltre qualche conclusione alta del bomber Sega, che rimarrà a
secco e sarà costretto a rinunciare alla corona di capocannoniere del torneo.
I nonesi vogliono i tre punti e
il mister inserisce forze fresche con Zorzi tuttofare che prende il posto di
Rampanelli e capitan futuro Giacomelli chiamato a sostituire l’acciaccato
Cassata. È proprio Zorzi a trovare la testa di Carolli su punizione, ma la
girata del numero nove esce per questione di centimetri a portiere battuto. Una
manciata di minuti più tardi Pinamonti brucia tutti, va sol fondo e crossa sul
secondo palo dove Biada si smarca ma non inquadra lo specchio. A dieci dal
termine arriva la svolta: corner ospite, Cattani allontana al volo in direzioni
di Biada, il quale controlla e verticalizza per Carolli che resiste al ritorno
del difensore, salta Folgheraiter e di sinistro deposita in rete. Esplode il
Valmaor, che bramava la vittoria. Decimo sigillo per l’attaccante, a
coronamento dell’ennesima prova di carattere e sacrificio. Subito dopo ci prova
Zorzi, ma la sua conclusione non è precisa quanto potente. La Ravinense non ci
sta, ma non riesce ad impensierire l’attento Cristofori, coadiuvato da una
difesa perfetta, guidata da un Contini in versione leader. Nel recupero su un
lancio disperato in avanti, stacco perentorio di Larcher che giganteggia sull’avversario
ma poi atterra male. Gli ospiti, dopo i soccorsi, non restituiscono
inspiegabilmente il pallone e allora Pinamonti rincorre l’avversario, gli
sradica il pallone e poi lo umilia con un tunnel prima di partire in contropiede
tra il boato del pubblico.
L’arbitro fischia la fine con
Carolli in buona posizione per andare alla ricerca del raddoppio. Poco
male: vittoria numero 13 in campionato, porta inviolata a conferma che la
difesa anche quest’anno si è ben comportata, raggiunta quota 46 punti e quinto
posto ottenuto. L’Arco (corsaro a Mezzolombardo contro una Rotaliana al
disarmo grazie ad una rete all’ultimo secondo) e la stessa Ravinense hanno gli
stessi punti della Bassa ma la classifica avulsa premia indiscutibilmente i
nonesi che negli scontri diretti hanno conquistato 3 vittorie e un pareggio.
A fine match l’ultimo saluto del pubblico a
mister Brugnara (a cui la Bassa sarà sempre grata nonostante la scelta
quantomeno infelice di accasarsi agli odiati rivali dell’Anaune…) e all’intera
squadra, con applausi pure per Juniores e Allievi che hanno maramaldeggiato nei
loro rispettivi campionati.
Concluse le cerimonie, la festa
continua al baretto Terzo tempo fino a notte inoltrata! Chapeau!
Una stagione splendida che si aggiunge ad altre due altrettanto
sensazionali. Se contiamo pure l’anno del trionfo in Prima Categoria, arriviamo
a quattro anni indimenticabili per i tifosi della Bassa. Momenti irripetibili
che rimarranno nella storia della società! Un grazie a tutti quelli che hanno
contribuito, dalle giovanili fino alla prima squadra: allenatori, giocatori,
dirigenti, aiutanti, simpatizzanti e tifosi! GRAZIE! FORZA BASSA E MAI MOLAR!!