Conclusa alla grande un’indimenticabile stagione di
successi, è già ora di pensare alla nuova annata. Il quinto posto ottenuto, che
ha regalato ovviamente la terza salvezza in altrettante stagioni di Promozione,
segna tuttavia la fine di un ciclo. Dopo
mille battaglie il condottiero Brugnara ha salutato i suoi prodi per accasarsi,
non senza sorpresa, ai rivali valligiani dell’Anaune. Il timone è passato al
suo vice Filippo Moratti, costretto dagli infortuni ad abbandonare troppo
presto i campi di gioco, ma desideroso da dare ancora molto a questo sport e in
particolare ai giovani. Prima esperienza assoluta per il neo tecnico, che in
due anni ha compiuto il salto della barricata, diventando allenatore di molti
di coloro che erano stati i suoi compagni. Una scommessa per tutti quindi: per
la dirigenza e per lo stesso Moratti, che gode della totale fiducia dell’ambiente.
Non sarà certo un’impresa facile ripetere
i brillanti risultati dello scorso anno, considerando pure le partenze di
alcune pedine importanti. Assenza pesante è senza dubbio quella di Pinamonti,
esterno inesauribile e incubo ogni terzino della regione. Le sue sgroppate
sulla sinistra hanno regalato molte gioie ai tifosi nonesi ma purtroppo la
società proprietaria del cartellino, l’Anaune, ha voluto a tutti i costi riportarlo
alla base: ritroverà quindi mister Brugnara. Lascia la Bassa anche il “duo
cittadino” Carolli-Contini (entrambi con destinazione Ravinense), che tanto
bene si erano comportati durante la stagione. Gli altri e ultimi addii sono
quelli di Rampanelli, l’uomo delle doppiette pesanti, e Biada, beniamino del
pubblico e reduce da una stagione ricca di soddisfazioni. A Molveno troveranno
comunque un ambiente festoso e la possibilità di giocare con più continuità.
Ai nuovi arrivati l’arduo compiti
di non far rimpiangere i partenti. Nonostante il bugdet (come sempre)
ristrettissimo, la società si è mossa splendidamente sul mercato. Il primo
successo è stato sicuramente l’aver trattenuto buona parte della rosa,
mantenendo l’ossatura della squadra e garantendo continuità. Le novità, come detto,
non mancano.
Discorso giovani: per regolamento
dovranno essere sempre in campo un giocatore del ’95 (o di età inferiore) e uno
del ’94 oppure almeno due giocatori classe ’95 o più giovani. Inevitabile perciò
ricercare vari innesti rientranti in queste categorie. A Miclet (’95), Banal (’95)
e Pancheri (’96), tutti promossi dalle giovanili, si aggiunge Ciatti (’95), interessante
centrocampista prelevato dalla Solandra. Il reparto più rivoluzionato è
certamente quello avanzato, viste le partenze di Biada e del bomber Carolli. La
nuova coppia d’attacco promette però scintille: dall’Aquila arriva un
centravanti puro, Davide Dalfovo (’87), buon fisico e fiuto del gol, capocannoniere
incontrastato del girone e da alcuni anni autentico trascinatore dei suoi;
dalla Garibaldina, invece, approda in val di Non il talentuosissimo Alessio Mariotti,
giocatore imprevedibile ma dotato di classe senza eguali in categoria. A completare
il reparto un’altra parziale new-entry, ossia Nicola Zanotti, che conta già
qualche apparizione con la prima squadra e ora confermato stabilmente dopo una
buona annata con gli Juniores.
Atteso inoltre l’arrivo di Rota,
dal neopromosso Pieve di Bono, che si aggregherà alla squadra solo in seguito
per motivi di lavoro. Il rientro di Squadrani a pieno regime sarebbe infine un
ottimo colpo per il centrocampo, che rischierà di soffrire la fisicità di
alcuni avversari.
Il precampionato
Le amichevoli disputate durante
nel periodo estivo hanno fornito indicazioni molto positive al tecnico, che
sarà sicuramente soddisfatto del rendimento di tutta la squadra e che ha
ricevuto segnali molto incoraggianti dai nuovi elementi, che sembrano essersi
già integrati piuttosto bene nei meccanismi di gioco. Il 4-3-3 di Moratti potrà
valorizzare al meglio le doti offensive di molti giocatori, con il pericolo
però di farsi schiacciare troppo in mezzo al campo. Il bel gioco mostrato sta tuttavia
dando ragione al mister e ha portato a numerosi successi: 4 gol all’Alta
Anaunia, 4 alla Solandra, una prestigiosa vittoria sul Salorno (che milita in
Eccellenza) con un unico ko, peraltro immeritato, contro i giovani del Napoli.
Si può quindi guardare al futuro
con un relativo ottimismo.
Le altre
Anche quest’anno il campionato si
preannuncia molto equilibrato, in particolare nei bassifondi. Le formazioni che
si presentano ai nastri di partenza sembrano tutte avere le carte in regola per
raggiungere la salvezza, obiettivo che chiaramente deve prefiggersi pure la
Bassa.
Tra le neopromosse l’Anaune è
quella che conosciamo meglio ed è chiaro che con l’arrivo di Brugnara alla
guida, con Pinamonti e Manuel Mariotti (cugino del “nostro” Alessio,ndr) la
rosa è migliorata molto rispetto allo scorso anno. In avanti ci si affiderà al
redivivo Stonfler e a Segna An., altra vecchia conoscenza della Bassa. Da tenere
d’occhio Segna Al., decisamente il protagonista della vittoria in campionato.
Il Fassa, incontrato spesso
duranti gli anni in Prima Categoria, ha mantenuto quasi inalterato il blocco
che ha raggiunto la tanto agognata promozione, dopo svariati tentativi. Squadra
quadrata, difficile da affrontare soprattutto sul proprio campo e con una buona
solidità difensiva.
Avversario inedito è invece il
Pieve di Bono, abituato negli anni passati all’attuale categoria, dove è
ritornato grazie ad una cavalcata incredibile in cui ha messo a segno il double
campionato-coppa. Attacco esplosivo (guidato da bomber Belli) e tanto entusiasmo
saranno le armi principali dei chiesani.
Dall’Eccellenza scende inaspettatamente
il Porfido Albiano, che, per bugdet e storia recente (in D non molti anni or
sono) si candida in automatico per vincere il titolo. L’esperienza di mister
Pistolato e i nuovi acquisti arrivati soprattutto dalla Rotaliana (Formolo in
primis) assicurano una stagione al vertice. L’altra serissima pretendente per
la vittoria finale è il Lavis che in estate ha puntellato una rosa già
competitiva con un ingaggio per reparto: Dandrea in difesa, Michelon in mezzo e
l’estroso Marchi, rivelazione della scorsa annata, per l’attacco. D’obbligo
inserire nella lista delle probabili protagoniste la Baone, visto il recente exploit
e la conferma in toto dei migliori
giocatori. Secondo gli addetti ai lavori lotterà per il primo posto pure la
Rotaliana che si è aggiudicata elementi del calibro di Fiorazzo e Dacroce, ma
la rivoluzione estiva (moltissime partenze, tra cui quelle illustri di Tanel e
Formolo) potrebbe incidere non poco.
Per le altre compagini l’obiettivo
iniziale dev’essere la permanenza (più o meno sofferta) in categoria. Quel che
è certo è che non mancheranno le sorprese nemmeno quest’anno.