Davanti rallentano quasi tutti,
in virtù delle sconfitte di Ravinense e Calciochiese e con il solo punto
conquistato dalla Rotaliana. Al giro di boa, in testa c’è la Ravinense,
campione d’inverno in attesa del recupero del Calciochiese, che con un successo
potrebbe eguagliare i 31 punti dei biancoazzurri. La compagine di mister Grassi
è però in evidente difficoltà. Reduce da un’unica vittoria nelle ultime sette,
quella che all’inizio sembrava una macchina da guerra, si è inceppata
clamorosamente. Se rispetto allo scorso anno la difesa è più impenetrabile,
sembra esserci stato addirittura un passo indietro dal punto di vista della
qualità del gioco. Ad ogni modo i chiesani restano tra i favoriti, assieme alla
Ravinense, che nonostante il ko contro la Bassa, non può certo nascondersi e ad
altre squadre. Tra queste, la formazione che molti consideravano la candidata
principale fin dall’estate, ossia la Rotaliana. I giocatori ci sono ma l’andata
è stata piuttosto complicata, con il cambio di allenatore, alcuni problemi di
spogliatoio e una continuità che non è arrivata. A soli tre punti dalla vetta,
tuttavia, la compagine di Mezzolombardo, con un ritorno di livello, potrebbe
spuntarla. Non va infine dimenticato il Villazzano, che lentamente ha
conquistato posizioni su posizioni issandosi ora al secondo posto. Anche
l’undici di Baldo, trascinato da Mazzola e Giuliani, può inserirsi nella lotta
per il primo posto. Appaiono più outsider che vere e proprie aspiranti Borgo,
Lavis e la sorprendente matricola Castelsangiorgio, anche se nulla può esser
escluso. Due squadre attese alla vigilia (Arco e Condinese) hanno trovato più
problemi del previsto. Se i gialloblù arcensi stanno risalendo
progressivamente, i canarini di Condino, seppur dotati di un organico
prestigioso e qualitativo sono ancora invischiati nelle zone basse.
Considerando la sfida per la
permanenza in categoria, il discorso è, se possibile, ancora più complesso, a
causa delle regole particolari che impongono di valutare anche l’andamento
delle trentine nelle categorie superiori per determinare il numeroso di
retrocessioni. Queste oscilleranno, salvo miracoli, tra le 4 e le 6, e molto
probabilmente saranno (purtroppo) almeno cinque. In serie D, infatti, per ora
si sta destreggiando discretamente solo il S.Giorgio, mentre le altre
affondano. In Eccellenza, buone nuove dall’Albiano, corsaro a Sant’Andrea in Monte
e dal Levico, che stende l’ex capolista Salorno. Malissimo invece L’Alense,
travolta in Val Passiria (3-0 dal San Martino) e ora condannata all’ultimissimo
posto.
Riassumendo la situazione, le nostre
squadre di promozione devono augurarsi che dalla D scendono meno regionali
possibile (ma, visto l’andamento, ottenere due salvezze su quattro formazioni
sarebbe oro colato) e che in Eccellenza si salvino le trentine. L’Alense è
quella che rischia di più, ma anche l’Albiano non può concedersi ulteriori
passi falsi. Faticano pure il Levico, che ha comunque una buona rosa e il Mori,
che segna un po’ troppo poco.
Tornando al nostro girone, il
Vallagarina, sconfitto anche ieri nello scontro diretto con il Pinzolo e in
fondo alla classifica, avrà certamente bisogno di 2-3 nuovi elementi per poter
risalire la china. Già ufficializzato l’arrivo del bomber Stonfler, ma non
basta. Anche i rendenesi non se la passano benissimo. Le maggiori disponibilità
finanziarie rispetto alle altre società permetteranno, tuttavia, alla squadra
allenata da Codognato di esser protagonista nella finestra di mercato
invernale. Evidentemente, nella prospettiva della Bassa, questa non è una
notizia positiva. Azzurra e Garibaldina difficilmente rivoluzioneranno la rosa
e saranno dunque fra le squadre che lotteranno fino all’ultimo. Discorso a
parte per Condinese e Rovereto. La prima, visto l’organico allestito, era
addirittura considerata come una squadra in grado di farsi valere in alta
classifica. Le pedine interessanti, effettivamente, non mancano (Kamal,
Luciani, Heidarinia) e un eventuale cambio di marcia in primavera non può
stupire più di tanto. Da una squadra di tradizione come il Rovereto è sempre
lecito aspettarsi uno scatto di orgoglio, necessario alle zebrette per non
rischiare un tracollo umiliante. Le tre matricole d’annata (Lavis,
Castelsangiorgio e Baone) stanno tutte facendo molto bene e continuando di
questo passo non dovrebbero avere troppi problemi. Rischiano forse un po’ di
più (tra queste) gli arcensi, a 24 punti, 3 in più della Bassa.
In attesa delle battaglie del
2013, un ringraziamento a tutti i
giocatori, dai più giovani alla prima squadra, a tutti coloro che sono
impegnati come allenatori, accompagnatori e dirigenti e non ultimo a tutti i
tifosi che hanno sostenuto la squadra in questo straordinario anno ricco di
soddisfazioni. GRAZIE e SEMPRE FORZA
BASSA!
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