lunedì 25 febbraio 2013

Situazione al 24 Febbraio



Nella giornata delle elezioni, vissute in un comprensibile clima di rassegnazione e sconforto, è la neve a farla da padrone e a condizionare le partite domenicali. Tra le molte squadre costrette al rinvio c’è anche la Bassa, fermata dall’evidente impraticabilità del Salvez. Ancora incerta la data del recupero: probabile che l’incontro disputi uno dei prossimi mercoledì. Difficile che si decida di attendere addirittura il 24 marzo e di approfittare della sosta prevista dal calendario per quel weekend.

In attesa del prossimo difficilissimo match, non resta che tirare le somme su quanto avvenuto sugli altri campi. Solo dieci le squadre di promozione effettivamente impegnate, dato che non si è giocato neppure a Storo e a Mezzolombardo. Si dovrà quindi attendere per vedere il big match tra Calchiochiese e Ravinense, così come per valutare se la Rotaliana ha risentito del pesante ko di Condino. 

Quattro successi esterni e una vittoria casalinga sono l’esito di cinque sfide che mettevano in palio punti fondamentali. Il duo di testa fa da spettatore e può esultare per la sconfitta rimediata dal Villazzano, che stecca clamorosamente a Romarzollo perdendo un’ottima chance per portarsi momentaneamente davanti a tutti. La formazione della collina era pure passata in vantaggio, ma ha finito per subire la rimonta degli arcensi che strappano tre punti che li proiettano nelle zone alte. La classifica è infatti spaccata in due: dalla Ravinense prima e la Baone ottava ci sono solo quattro punti di distacco (32 e, rispettivamente, 28 punti). Non tutte e otto le compagini mirano al salto di categoria (pensiamo al Castelsangiorgio e alla stessa Baone), ma intanto si tratta sicuramente di un punteggio che consente di avvicinarsi al vero obiettivo stagionale, cioè la salvezza. Nella metà alta della graduatoria è bene inserire anche l’Arco, bloccato a quota 27 ma con una partita in meno. Nel folto gruppo di testa si è catapultato il Borgo che espugna il Mario Lona con un secco 1-3. Partita dai due volti quella fra valsuganotti e Lavis, con i giallorossi che prevalgono nel primo tempo portandosi sul 0-2 già nella primi venti minuti con due colpi di testa su altrettanti corner. Nei secondi quarantacinque minuti è tutto un altro Lavis, galvanizzato dal 1-2 della speranza. Dopo aver accorciato le distanze, i rossoneri del grande ex Ceraso ci credono e sfiorano più volte il pari, prima di subire la mazzata finale di Vinante, che con un gran tiro che chiude i conti. Borgo che dunque reagisce al meglio al scivolone casalingo della scorsa settimana e si candida come possibile outsider. 

1
-
RAVINENSE
32
2
-
CALCIOCHIESE
31
3
-
VILLAZZANO
30
4
-
BORGO  A.S.D.
29
5
-
LAVIS A.S.D.
28
6
-
CASTELSANGIORGIO
28
7
-
BAONE  A.S.D.
28
8
-
ROTALIANA
28
9
-
ARCO 1895
27

Con questi risultati la Bassa vede fuggire le squadre che ha davanti a sé ma quel che preoccupa di più è quanto succede dietro. Il decimo posto, attualmente occupato dai nonesi, garantisce la salvezza senza necessità di ulteriori calcoli. La prorompente risalita di Rovereto e Condinese, tra l’altro preventivabile, mette tuttavia una forte pressione sulla banda di Brugnara, che ora è stata quasi raggiunta da queste due formazioni, che hanno tutte le carte in regola per fare molti punti nel girone di ritorno.

10
-
BASSA ANAUNIA
22
11
-
ROVERETO
21
12
-
CONDINESE
20

Colpi esterni sia per le zebrette che per i canarini, con entrambe la squadre che bissano le vittorie ottenute domenica scorsa. Il Rovereto passa al Mutinelli di Ala contro un Castelsangiorgio obbligato a chiedere asilo  ai cugini dell’Alense. Pochissimi finora erano riusciti a sconfiggere in trasferta la matricola terribile e questo non fa altro che incrementare il valore dell’impresa dei bianconeri. In vantaggio di due reti, gli uomini di Merlino subiscono la rete dell’1-2, ma, nonostante l’inferiorità numerica, respingono l’assalto finale dei padroni di casa. 

Vittoria rocambolesca anche per l’altra formazione rinata in queste ultime due partite: la Condinese la spunta sull’Azzurra e torna da via Olmi con il bottino pieno. Colpi di scena a ripetizione fino al 2-3 decisivo di Kamal. I canarini si portano sul doppio vantaggio, ma sono poi vittima dell’improvvisa rimonta dei padroni di casa che in una manciata di minuti pareggiano grazie al loro trascinatore Piffer. Gli ospiti sono scossi, ma non perdono la testa e si riportando avanti con il talentuoso marocchino che sigla il gol che regala ai suoi lo scontro diretto.

Chiude la giornata la sfida delle disperate tra Garibaldina e Vallagarina, che decreta il sorpasso dell’ultima della classe ai danni della penultima. I padroni di casa vengono condannati dalla dura legge dell’ex: è infatti il redivivo Stonfler, appena acquistato dal Verla dove era arrivato dopo alcune stagioni trascorse proprio con la maglia giallorossa. Nessuna pietà da parte del cembrano per quelli che fino a giugno erano i suoi compagni: doppietta letale che ridà qualche speranza alla sua nuova squadra e che inguaia ancor di più una Garibaldina al secondo tracollo in altrettante sfide salvezza. Per tutte e due non sarà facile evitare la discesa in Prima Categoria.

A ben vedere, le ultime quattro appaiono ora un po’ staccate delle altre compagini di bassa classifica, ma non c’è ancora nulla di definitivo.

13
-
AZZURRA S. BARTOLOMEO
14
14
-
PINZOLO CAMPIGLIO
13
15
-
VALLAGARINA  S.C.A.R.L.
12
16
-
GARIBALDINA
11


Turno condizionato dalla neve anche nelle altre categorie. Cinque partite giocate in Eccellenza, dove si registra l’ulteriore allungo del Dro sulle immediate inseguitrici. Superato alla grande l’ostacolo S. Martino, i droati, pur complicandosi troppo la vita, sconfiggono 4-2 il Brixen in località Otra. Padroni di casa che sembrano aver archiviato la pratica già ad inizio secondo tempo, visto il rassicurante 3-0 e la superiorità numerica. Le troppe chance sciupate e il tipico spirito battagliero altoatesino, permette però agli ospiti di rientrare in partita: il 3-1  giunge al termine di un perfetto contropiede, poi c’è spazio per il 3-2 grazie ad un rigore. I tifosi cominciano a temere il peggio e allora ci pensa il bomber Poli infilando il portiere in uscita e lanciando così la fuga dei suoi. Il S.Martino, reduce dalla sconfitta nel big match, non supera l’esame Appiano (2-0 per i biacorossi) e resta a secco di vittorie in questo girone di ritorno. Sale quindi il Valle Aurina, che coglie un punto al Druso, contro un Bolzano che deve ringraziare san Torcasio per aver più volte salvato il pari con interventi miracolosi. 

Chi ha cambiato decisamente marcia dopo un’andata traballante è l’Alense. Terzo hurrà in altrettanti incontri, questa volta contro una diretta rivale e su un campo, quello di Merano, che, al dì dell’annata storta del Maia Alta, rimane comunque tra i più difficili. Doppietta di un ritrovato Bonazza, che in autunno aveva un po' perso il vizio del gol.

La squadra delle X colpisce ancora: il Mori non ce la fa proprio a guarire dalla pareggite e non conquista i tre punti nemmeno questa volta. Per come si erano messe le cose, però, il pari ottenuto in casa della Plose vale quanto una vittoria: al vantaggio ospite rispondono gli altoatesini con ben tre reti. La formazione di S.Andrea in Monte sembra legittimare il risultato costruendo svariate palle gol, ma ha la colpa di non infliggere il colpo di grazia. Nel finale i moriani riacciuffano il pareggio che per questa domenica è più dolce del solito.

Solo due match disputati nel girone B della serie D, quelli che vedono impegnate Trento e Fersina.

Nell’inusuale sede di Mezzocorona i perginesi ospitano la Pergolettese, seconda forza del campionato. I gialloneri, per l’occasione in maglia rossa, giocano alla pari, lottano, dimostrano di meritare almeno un punto, ma alla fine tornano a casa a mani vuote grazie ad un arbitro improponibile che a tre minuti dalla fine, sul punteggio di 1-1, si inventa una punizione inspiegabile, poi trasformata in gol da Amodeo. A poco valgono le proteste trentine, che in pieno recupero reclamano pure un rigore. Gli animi sono accesissimi e ne fa le spese mister Cortese, ancora una volta allontanato dal direttore di gara prima del novantesimo. Di fronte a certe direzioni di gara non si può certo biasimarlo. Fersina come minimo sfortunata con le giacchette nere. L’ultimissima occasione per scongiurare una sconfitta ingiusta capita sui piedi di Bazzanella che, sul filo del fuorigioco, innescato da un colpo di testa, non angola abbastanza, consentendo la parata a Steni. Gli altri gol erano arrivati ancora su punizione per i cremaschi e con un imperioso stacco di Panizza per la Fersina. Cammino salvezza comunque non compromesso, l’importante è ricominciare a fare punti già da domenica. 

Sprecate le ultime possibilità di reinserirsi nella lotta salvezza, il Trento si recava a Castel Goffredo cercando almeno di onorare la maglia. Le recenti performance e l’assenza dell’unico giocatore in grado di segnare con facilità (Aquaro) facevano ipotizzare l’ennesima debacle. Invece, proprio quando meno te lo aspetti, il Trento batte un colpo trovando il primo squillo in trasferta della stagione. Un’impresa, se si tiene conto che, prima della partita di Mezzocorona, la Castellana aveva inanellato un lungo filotto di risultati utili. Finalmente protagonista De Zerbi, autore di assist e gol, giocate che spianano la strada agli aquilotti. Dopo l’1-2 i gialloblù (pareggio a fine primo tempo, poi punizione del trequartista bresciano) soffrono la reazione dei locali, ma non crollano e calano il tris con Mazzetto. Salvezza ad ogni modo ancora lontanissima.

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