Dopo un successo e una sconfitta
(a salvezza acquisita) questa volta la Bassa torna dalla trasferta di
Villazzano con un ottimo pareggio. Il
mio fido consigliere mi suggeriva come titolo ad effetto “ra-PINA sfumata a
Gabbiolo”, ma la realtà è che un’eventuale vittoria ospite non avrebbe destato
scandalo.
Le innumerevoli assenze tolgono a
Brugnara quasi ogni dubbio sugli undici da mandare in campo e lo obbligano a
fare di necessità virtù. L’unica incognita consisteva nella scelta dell’under
da schierare assieme all’immancabile Pinamonti. Come anticipato, gli infortuni
di Callovini e Larcher non lasciavamo molte alternative: o Cattani esterno o il
classe ’95 Banal terzino. Alla fine è stato proprio quest’ultimo a spuntarla e
a guadagnarsi così la prima presenza assoluta con la maglia della prima
squadra. Un esordio complicato per più ragioni: non solo per la giovanissima
età e per l’arduo compito di sostituire un Larcher che gioca da veterano, ma
anche considerando le qualità del reparto avanzato del Villazzano. Banal,
aiutato al meglio dai compagni, non si fa comunque schiacciare dalla pressione
e si rende protagonista di una buona prestazione, condita da tanto impegno. Per
il resto, soluzioni abbastanza obbligate, con Pinsi ancora una volta alzato
davanti alla difesa composta da Giacomelli, Giovannini, Cassata e dal già
citato Banal. Subito titolare anche il nuovo arrivato Maistrelli, che parte
esterno destro ma dimostra da saper giocare bene anche più avanti, a supporto
dell’attacco con inserimenti sulle sponde di Carolli. Buona la prima quindi per
l’ex Albiano, a cui non sembra mancare nemmeno un discreto temperamento. In
mezzo al campo capitan Turrini e Rampanelli, con Pinamonti che con la sua
celebre corsa può fare contemporaneamente l’ala sinistra e la seconda punta. Al
centro dell’attacco l’attesissimo ex Carolli, anche oggi autore di una partita
di grande sacrificio.
Dall’altra parte, Baldo è
costretto a privarsi del solo Mici, squalificato e non attua rivoluzioni. In
avanti il pericolo numero uno è l’esperto Mazzola, ma in generale si tratta di
una squadra completa e ambiziosa, che non si trova così in alto per caso.
Il Villazzano chiarisce subito
l’intenzione di voler fare la partita, ma la Bassa non sta a guardare e pare
molto ben messa in campo. I padroni di casa cercano sempre di giocare la palla,
già a partire dalla difesa, ma il ritmo è troppo basso per impensierire una
Bassa ordinata e attenta. Il primo squillo è di Mazzola che apre troppo il
tiro, dopo perfetta assistenza di Giovannini, fuggito sulla fascia sinistra e
poi bravo a servire all’indietro il compagno. I nonesi non si limitano a
controllare e poco dopo sfiorano il vantaggio. Cassata batte una rimessa alla
sua maniera, la palla lunga è spizzata da Carolli e sulla sfera si avventa in
tuffo Maistrelli che mette fuori di pochi centimetri. È il preludio al gol. Pinamonti al limite, salta un avversario,
vince caparbiamente un contrasto e, incuneatosi in area, con un siluro fulmina
il portiere sul primo palo.
I biancoazzurri tentano di
imbastire una reazione ma, nonostante un interessante fraseggio, non sfondano e
non creano reali pericoli. Conscio della situazione, Baldo si sgola dalla panchina chiedendo maggiore velocità d’esecuzione
per poter impensierire veramente la retroguardia nonesa. Giuliani e Vidalot,
generalmente tra i più brillanti, soffrono il pressing avversario e faticano a
fare la differenza. Il secondo, in particolare, sembra talora rallentare troppo
la manovra, interstardendosi in tocchi e lanci dall’elevato coefficiente di
difficoltà. Cristofori è decisamente poco impegnato e decide così di regalare
qualche minuto di suspense al pubblico infreddolito con un paio di uscite
avventurose che non hanno fortunatamente conseguenze negative. La Bassa non gestisce
passivamente ma riparte in contropiede e in un caso un’ accelerazione di
Pinamonti costringe il numero 5 ad intervenire in ritardo con giallo scontato.
Dalla punizione che ne deriva ne nasce una mischia, con palla che finisce sui
piedi di Giacomelli che spedisce sopra la traversa. Il gol sarebbe stato
comunque reso vano dall’intervento dell’arbitro che aveva fermato il gioco per
un dubbio fallo in attacco. Una punizione fuori misura di Giuliani è l’ultimo
tentativo di pareggiare di un primo tempo che termina con un vantaggio molto
ben amministrato dagli ospiti.
L’impressione è che, ripetendo
anche nella seconda metà di gara quanto fatto vedere nella prima, si possa fare
il colpaccio così come avvenuto nell’ultima di andata con la capolista
Ravinense. L’ottimismo dura poco, perché dopo una manciata di minuti dal
rientro in campo un’indecisione difensiva rovina tutti i piani dei nonesi. La
squadra si fa trovare un po’ scoperta, il tocco in verticale di Revolti per
Mazzola non è irresistibile ma Cassata, fino a quel momento perfetto, non
intercetta e favorisce la punta locale che si libera di Giovannini e con un preciso scavetto beffa Cristofori in
uscita. La ripresa si complica dunque sin dal principio e il Villazzano,
raggiunto il pari, riacquista coraggio ed entusiasmo. Per la Bassa invece è un
duro colpo: la squadra sbanda per qualche minuto e si rintana nella propria
metà campo. Aumenta pure il nervosismo,
soprattutto fra i biancoazzurri, il che stupisce visto che siamo nella fase della
gara a loro più favorevole. In questi minuti convulsi una sciagurata svirgolata
a centro area manda fuori causa la retroguardia nonesa e si trasforma in assist
per l’autore del pari che da posizione defilata la piazza sul primo palo:
sembra fatta, ma Cristofori, prima comprensibilmente sorpreso dal liscio del
compagno, con un balzo felino devia in corner tiene in vita i suoi nel momento
più difficile del match. In generale Mazzola merita ad ogni modo un voto
positivo in quanto ha aiutato i suoi non solo con la rete dell’1-1, ma anche
svariando per l’intero incontro su tutto il fronte d’attacco, spesso sul filo
dell’offside, forzando perciò la difesa ospite ad una continua allerta. Lo
scampato pericolo scuote gli uomini di Brugnara che lentamente riconquistano
terreno e riducono al minimo le offensive dei più quotati avversari. La sfida
torna ad essere equilibrata con spunti da ambo i lati: il Villazzano spreca con
Vidalot che dopo respinta corta della difesa azzarda una conclusione volante
effettivamente non facile. Sul fronte noneso si segnalano varie iniziative
sulla sinistra del duo Pinamonti-Rampanelli, con quest’ultimo tra i più
intraprendenti nell’ultima mezz’ora e in crescita rispetto ai primi
quarantacinque minuti più timidi. Per gli amanti delle polemiche, in pochissimo
tempo, si verificano altresì due episodi dubbi nei rispettivi sedici metri:
prima, sugli sviluppi di un angolo respinto, Pinamonti tenta un anticipo
rischioso e aggancia l’avversario da dietro, poi, nell’area opposta Carolli
viene vistosamente trattenuto. In entrambi i casi il direttore di gara sorvola,
per non far torti a nessuno. In seguito, bella incursione in area di Turrini,
che fra una selva di gambe evita un primo difensore poi finisce a terra. Il
contatto c’è, ma il capitano sembra cadere un po’ in ritardo.
I due mister inseriscono forze
fresche nella speranza di pescare il jolly di giornata. Brugnara decise di non
caricare di troppe responsabilità Banal e lo richiama per far spazio a Turrini A. In seguito,
problemi fisici sanciscono la fine della partita di Cassata che lascia il posto
Cattani, con conseguente arretramento di Pinsi che va a fare il centrale,
mentre Turrini diventa il nuovo terzino. Ruolo pressoché inedito
per il Turra, che si cala comunque bene nella parte, benché più propenso ad attaccare
che a difendere. Statistica amarcord: l’ultima apparizione in quella posizione
del vice capitano era coincisa con la fondamentale vittoria di Cavrasto dello
scorso anno.
Nel finale la stanchezza si fa
sentire per tutti e il numero di palle gol create diventa inversamente
proporzionale a quello dei passaggi imprecisi. Il triplice fischio di Bellutti
di Arco accontenta più la Bassa che il Villazzano, reo di non aver
approfittato del rallentamento delle prime della classe.
I nonesi tornano in valle con un punto importante, conquistato su
un campo difficile e dopo una prova di carattere. Le assenze potevano pesare,
ma chi è stato chiamato in causa non ha deluso. Una prestazione convincente, da
squadra che sa di dover soffrire fino alla fine e di non poter concedersi
troppi passaggi a vuoto. Unica pecca, il momento di sofferenza dopo il gol
subìto. Un gol che fra l’altro, nasce da demeriti nostri, come spesso accaduto
quest’anno. Ma non si può chiedere troppo a dei ragazzi che hanno dato il
massimo. Il cammino
è lungo, continuiamo su questa strada!
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