Sono in molti ad affermare che
con il girone di ritorno inizia sostanzialmente un nuovo campionato. I
risultati di questo primo turno offrono nuovi argomenti a coloro che sostengono
questa tesi. La domenica ha rappresentato infatti un trionfo per gli underdogs che si sono presi una bella rivincita
sulle compagini di testa, costrette ad un brusco risveglio.
Nessuna vittoria per le prime
quattro e successi insperati per molte formazioni di bassa classifica, segno
che il girone è equilibrato e che la corsa
alla salvezza è tutt’altro che agevole. Vetta solitaria per la Ravinense,
che dopo il ko contro la Bassa rischia un altro stop inatteso contro la Baone. Con
i nuovi arrivati non ancora al meglio, l’undici di Fugatti va sotto contro la
Baone e ottenuto il pareggio non riesce ad andare oltre. Fa peggio il
Calciochiese che perde 2-1 a Rovereto. Partita tesa e combattuta, con le
zebrette che la spuntano nel finale con un gol contestato di Bonilla (il tocco
con la mano c’è, difficile esprimersi sulla volontarietà). Prima del
rocambolesco epilogo, i bianconeri erano passati in vantaggio con il tap-in di
Loyola dopo un tiro-cross finito sulla traversa, poi un’uscita sconsiderata di
Deromedi consentiva a Ndaw di rimettere i suoi in carreggiata. Sempre nel primo
tempo un’altra indecisione dello stesso estremo difensore non era stata
trasformata in gol da Pellizzari (che di testa getta alle ortiche una chance
colossale). Tonfo fragoroso della Rotaliana, schiacciata al Bettega dalla
Condinese in una partita senza storia. La copertina spetta quindi proprio a
Rovereto e Condinese, due grandi decadute, deludenti all’andata e smaniose di
rivalsa. Con questi due successi su avversari di caratura entrambe accorciano sulla Bassa e confermano di non aver alcuna
intenzione di retrocedere. Si tratta di due squadre con ottimi organici e che
daranno filo da torcere a chiunque. Fra i roveretani, spicca l’ingaggio di
Manica, l’anno scorso straordinariamente prolifico in Eccellenza, nonostante le
evidenti lacune della sua squadra (Vallagarina, ndr), Un centravanti di alto
livello era proprio quello che serviva a Merlino, visto che i suoi faticavano
soprattutto a concretizzare una volta giunti nella zona pericolo.
Nei bassifondi, fondamentale
successo esterno del Pinzolo che supera la Garibaldina in una sfida fra due
squadre alla disperata ricerca di punti. La punizione beffarda di Pontalti
risolve una partita da spedire al più presto nel dimenticatoio. Ancora a picco
il Vallagarina, a cui non bastano i numerosi innesti invernali per evitare il
ko casalingo contro il Lavis. Mattatori i due Holler: lagarini sempre più
ultimi, rossoblù di Ceraso proiettati nelle primissime posizioni.
Ravinense 32, Calciochiese 31,
Villazzano 30, Rotaliana/Lavis/Castelsangiorgio 28, Arco 27
Addirittura sette squadre in
cinque punti! Oltre al Lavis, si avvicinano pure Castelsangiorgio e Arco. I
primi strapazzano il Borgo in Valsugana (2-4), ma in teoria non hanno ambizioni
di vittoria finale, i secondi piegano di misura l’Azzurra e tornano pienamente
in corsa per il salto di categoria dopo una prima parte di stagione in
chiaroscuro. L’acquisto del bomber Collarci potrebbe dare agli arcensi quel
qualcosa in più per giocarsela fino in fondo.
Serie D ed Eccellenza
In D il Trento pareggia in casa contro il
Seriate e non riesce a dare un senso all’ennesima stagione tormentata e destinata
ormai a concludersi nel peggiore dei modi. Al Briamasco zero gol, molti falli,
tantissimo nervosismo e cartellini come se piovessero. Il tutto in un clima
surreale vista la contestazione (più che condivisibile) dei pochi presenti. Il Mezzo concede il bis dando seguito alla
vittoria nel derby e mantenendo intatte le speranze salvezza. Caraccio e
Paganelli decidono la sfida con la Castellana, avversario tosto e imbattuto molto
tempo. Momento positivo per i rotaliani, dopo mesi di buio nerissimo. Guardando
i marcatori salta subito all’occhio che sono andati ancora a segno due
giocatori arrivati in inverno. La società si è quindi mossa bene sul mercato
dopo gli errori estivi (meglio tardi che mai!) e grande merito dell’attuale
rinascita va probabilmente all’ex ds Tormen (che si sarebbe dovuto trattenere).
I gialloverdi sono ora terz’ultimi a soli 9 punti dalla sest’ultima e a meno 4
dal S.Giorgio. Gli altoatesini,
incapaci di concretizzare il vantaggio e la superiorità numerica, perdono 2-1 a
Caravaggio e rimangono in piena zona playout. Molto bene la Fersina che ingrana la quarta superando
1-2 l’Alzano nello scontro diretto. Oggi come oggi i perginesi sarebbero
addirittura fuori dalla zona playout.
I filosofi tedeschi parlerebbero
di Schadenfreude, altri di semplice istinto di sopravvivenza: quel che è certo
è che la triste situazione in cui si trova il S.Angelo rallegra non poco molte squadre trentine, da quelle di D
fino alla nostra Bassa. La crisi che ha colpito i lodigiani sembra non avere
fine e se alla carenza di risultati sul campo si aggiungono episodi tragicomici
come la chiusura dello stadio da parte del sindaco, è lecito attendersi che non ci saranno quattro retrocessioni trentine
dalla serie D.
In Eccellenza occhi
puntati sul big match di San Martino in Passiria, dove i padroni di casa
capitolano di fronte al Dro, ora lanciatissimo in testa alla classifica. Nelle zone basse tra le trentine crolla
l’Albiano a Naturno (3-0), mentre vince ancora l’Alense. Stenta il Mori, che
difficilmente perde, ma che prosegue a suon di pareggi e non riesce quindi a
togliersi del tutto dalla parte bassa della classifica.
Nessun commento:
Posta un commento