lunedì 18 febbraio 2013

Il resto della SEDICESIMA GIORNATA



Sono in molti ad affermare che con il girone di ritorno inizia sostanzialmente un nuovo campionato. I risultati di questo primo turno offrono nuovi argomenti a coloro che sostengono questa tesi. La domenica ha rappresentato infatti un trionfo per gli underdogs che si sono presi una bella rivincita sulle compagini di testa, costrette ad un brusco risveglio. 

Nessuna vittoria per le prime quattro e successi insperati per molte formazioni di bassa classifica, segno che il girone è equilibrato e che la corsa alla salvezza è tutt’altro che agevole. Vetta solitaria per la Ravinense, che dopo il ko contro la Bassa rischia un altro stop inatteso contro la Baone. Con i nuovi arrivati non ancora al meglio, l’undici di Fugatti va sotto contro la Baone e ottenuto il pareggio non riesce ad andare oltre. Fa peggio il Calciochiese che perde 2-1 a Rovereto. Partita tesa e combattuta, con le zebrette che la spuntano nel finale con un gol contestato di Bonilla (il tocco con la mano c’è, difficile esprimersi sulla volontarietà). Prima del rocambolesco epilogo, i bianconeri erano passati in vantaggio con il tap-in di Loyola dopo un tiro-cross finito sulla traversa, poi un’uscita sconsiderata di Deromedi consentiva a Ndaw di rimettere i suoi in carreggiata. Sempre nel primo tempo un’altra indecisione dello stesso estremo difensore non era stata trasformata in gol da Pellizzari (che di testa getta alle ortiche una chance colossale). Tonfo fragoroso della Rotaliana, schiacciata al Bettega dalla Condinese in una partita senza storia. La copertina spetta quindi proprio a Rovereto e Condinese, due grandi decadute, deludenti all’andata e smaniose di rivalsa. Con questi due successi su avversari di caratura entrambe accorciano sulla Bassa e confermano di non aver alcuna intenzione di retrocedere. Si tratta di due squadre con ottimi organici e che daranno filo da torcere a chiunque. Fra i roveretani, spicca l’ingaggio di Manica, l’anno scorso straordinariamente prolifico in Eccellenza, nonostante le evidenti lacune della sua squadra (Vallagarina, ndr), Un centravanti di alto livello era proprio quello che serviva a Merlino, visto che i suoi faticavano soprattutto a concretizzare una volta giunti nella zona pericolo.

Nei bassifondi, fondamentale successo esterno del Pinzolo che supera la Garibaldina in una sfida fra due squadre alla disperata ricerca di punti. La punizione beffarda di Pontalti risolve una partita da spedire al più presto nel dimenticatoio. Ancora a picco il Vallagarina, a cui non bastano i numerosi innesti invernali per evitare il ko casalingo contro il Lavis. Mattatori i due Holler: lagarini sempre più ultimi, rossoblù di Ceraso proiettati nelle primissime posizioni. 

Ravinense 32, Calciochiese 31, Villazzano 30, Rotaliana/Lavis/Castelsangiorgio 28, Arco 27 

Addirittura sette squadre in cinque punti! Oltre al Lavis, si avvicinano pure Castelsangiorgio e Arco. I primi strapazzano il Borgo in Valsugana (2-4), ma in teoria non hanno ambizioni di vittoria finale, i secondi piegano di misura l’Azzurra e tornano pienamente in corsa per il salto di categoria dopo una prima parte di stagione in chiaroscuro. L’acquisto del bomber Collarci potrebbe dare agli arcensi quel qualcosa in più per giocarsela fino in fondo.



Serie D ed Eccellenza  
In D il Trento pareggia in casa contro il Seriate e non riesce a dare un senso all’ennesima stagione tormentata e destinata ormai a concludersi nel peggiore dei modi. Al Briamasco zero gol, molti falli, tantissimo nervosismo e cartellini come se piovessero. Il tutto in un clima surreale vista la contestazione (più che condivisibile) dei pochi presenti. Il Mezzo concede il bis dando seguito alla vittoria nel derby e mantenendo intatte le speranze salvezza. Caraccio e Paganelli decidono la sfida con la Castellana, avversario tosto e imbattuto molto tempo. Momento positivo per i rotaliani, dopo mesi di buio nerissimo. Guardando i marcatori salta subito all’occhio che sono andati ancora a segno due giocatori arrivati in inverno. La società si è quindi mossa bene sul mercato dopo gli errori estivi (meglio tardi che mai!) e grande merito dell’attuale rinascita va probabilmente all’ex ds Tormen (che si sarebbe dovuto trattenere). I gialloverdi sono ora terz’ultimi a soli 9 punti dalla sest’ultima e a meno 4 dal S.Giorgio. Gli altoatesini, incapaci di concretizzare il vantaggio e la superiorità numerica, perdono 2-1 a Caravaggio e rimangono in piena zona playout. Molto bene la Fersina che ingrana la quarta superando 1-2 l’Alzano nello scontro diretto. Oggi come oggi i perginesi sarebbero addirittura fuori dalla zona playout. 

I filosofi tedeschi parlerebbero di Schadenfreude, altri di semplice istinto di sopravvivenza: quel che è certo è che la triste situazione in cui si trova il S.Angelo rallegra non poco molte squadre trentine, da quelle di D fino alla nostra Bassa. La crisi che ha colpito i lodigiani sembra non avere fine e se alla carenza di risultati sul campo si aggiungono episodi tragicomici come la chiusura dello stadio da parte del sindaco, è lecito attendersi che non ci saranno quattro retrocessioni trentine dalla serie D. 

In Eccellenza occhi puntati sul big match di San Martino in Passiria, dove i padroni di casa capitolano di fronte al Dro, ora lanciatissimo in testa alla classifica. Nelle zone basse tra le trentine crolla l’Albiano a Naturno (3-0), mentre vince ancora l’Alense. Stenta il Mori, che difficilmente perde, ma che prosegue a suon di pareggi e non riesce quindi a togliersi del tutto dalla parte bassa della classifica.

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