La prima sfida assoluta a livello
di campionato tra Rotaliana e Bassa Anaunia si conclude con un’amara sconfitta
per i nonesi, la prima in questo campionato. Le due squadre si erano già
affrontate in Coppa in due occasioni (una vittoria per parte) ma mai si erano
trovate nella medesima categoria, complice la grande tradizione della squadra
di Mezzolombardo, che milita spesso e volentieri in Eccellenza, a differenza
della Bassa che disputa il campionato di Promozione solo dalla stagione
2010-2011.
L’incontro di questo pomeriggio
era particolarmente atteso per molteplici ragioni. Innanzitutto va considerata
la vicinanza tra Mezzolombardo e i paesi rappresentati dalla Bassa Anaunia, che
è tale da far sì che si possa parlare di derby (derby della Rocchetta, dal nome
della zona che separa le località in questione). In secondo luogo vi è l’immancabile
rivalità tra una formazione della piana e già “più cittadina” da una parte e una
formazione di valle dall’altra. Infine, la situazione di classifica portava a
pensare ad un match dall’esito non scontato. La Rotaliana partiva
necessariamente con i favori del pronostico, sia per la sua storia, sia in
quanto appena retrocessa e desiderosa di riscattarsi subito con un’immediata
risalita (al contrario della Bassa, ormai non più matricola ma ancora con lo
stesso obiettivo, quello della salvezza). Tenendo però conto dei punti ottenuti
dalle due squadre nelle prime giornate non si poteva tralasciare che era
proprio la Bassa a trovarsi più in alto in classifica, visto l’avvio
sorprendente dei nonesi da un lato e qualche frenata di troppo dei rotaliani
dall’altra.
Dopo l’inatteso stop nel turno
infrasettimanale, mister Pistolato opta per il turn-over e lascia in panchina
Formolo e punta tutto sulla voglia di gol di Bortoli e Tanel, attaccanti
abituati alla categoria superiore. L’espertissimo allenatore di casa sa
benissimo che il ruolino di marcia del Calciochiese non consente ulteriori
passi falsi e mette in campo una squadra tonica e concreta, sacrificando a
tratti il bel gioco. Per la squadra di mister Brugnara, giunta al De Varda
ancora imbattuta, il proposito è quello di continuare a stupire, cercando di
fare sempre più punti possibili. Il tecnico cembrano, privo dell’acciaccato
Zorzi (che comunque stringe i denti e siede in panchina), dà fiducia ai
giovani, finora molto positivi, e nell’undici iniziale schiera tre classe ’94 e
un ’93. La presenza di Pinamonti e Larcher in campo non è certo una notizia,
dato che, nonostante la giovanissima età, sul campo si esprimono come veterani,
mentre per Callovini si tratta di un ritorno con la maglia da titolare dopo le
due convincenti prestazioni con Pinzolo e Garibaldina. Normale che siano alcuni
cambiamenti, trattandosi della terza sfida in 7 giorni. L. Cattani vince invece
il ballottaggio con Plesa (più abituato a giocare in mezzo al campo) e occupa
la posizione di esterno destro (lasciata libera da Zorzi). Centrocampo
completato dai due Turrini, mentre in difesa turno di riposo per Giovannini,
sostituito al centro della difesa da Pinsi, che torna quindi al ruolo di
centrale e ad affiancato da Cassata. Terzini il già citato Larcher e
Giacomelli, convincente mercoledì e confermato.
L’inizio di gara non è
spumeggiante e in generale la partita non sarà tra le più memorabili. Le prime
iniziative sono dei locali con la Bassa che prova a sfruttare in ripartenza la
velocità dei giovani e il solito lavoro di Carolli in avanti. Le emozioni
latitano e le occasioni da gol si fanno attendere. La Rotaliana spinge soprattutto
con Tanel che sulla fascia è in grado di creare superiorità e risulterà al
termine della contesa uno dei migliori dei suoi. Gli ospiti faticano più del
solito a sfondare in velocità, poiché i locali si difendono bene e fanno valere
la loro fisicità. Anche Pinamonti, generalmente immarcabile, appare meno
scatenato e risente del trattamento rude che gli viene riservato. La stanchezza
dovuta alle tre gare ravvicinante ha probabilmente condizionato la prestazione
complessiva delle due squadre e in particolare di coloro che giocano sempre
dall’inizio del campionato. La Bassa riesce ad ottenere con il passare del
tempo alcune interessanti punizioni ma non vi sono conseguenze per il portiere
di casa (lo schema studiato in allenamento è quantomeno da perfezionare). In
seguito, mentre su corner Larcher stacca benissimo ma non trova la porta, sul
fronte opposto il colpo di testa di Stefenelli è vincente: punizione laterale
di Tanel e il numero 4 della Rotaliana è bravo a farsi trovare libero sul
secondo palo con il pallone che rimbalza a terra e beffardamente supera Turrini
L. arretrato per coprire il palo. Meriti del giocatore ma anche demeriti degli
ospiti che lo lasciano colpevolmente solo. Un errore che sarà pagato a caro
prezzo.
Alla ripresa del secondo tempo la
Bassa crea una delle più nitide palle-gol della partita: su un traversone dalla
destra, Carolli non ci arriva ma sbuca Cattani che con un guizzo anticipa in
scivolata il diretto marcatore centrando però il portiere, che è bravo e
fortunato ad evitare il gol del pari.
La partita rimane abbastanza
bloccata e nemmeno i nuovi entrati Plesa e Biada danno la scossa auspicata. La
punta, a segno con la Condinese, non riceve giocatori giocabili, anche perché
dopo i cambi le punte vengono servite meno dalle fasce e più centralmente.
Tattica che finisce per favorire i difensori che giocano d’anticipo e non
esistano a spazzare in caso di difficoltà. Il match finisce per innervosirsi,
complice la pessima direzione di gara (arbitro tra l’altro non nuovo a
prestazioni del genere con la Bassa). Il diverso metro di giudizio utilizzato
in occasione di episodi analoghi provoca le giustificate e reiterate proteste
di Brugnara prima e del capitano poi, che vengono espulsi. Anche in inferiorità
numerica è la Bassa a provarci ma gli sforzi producono solo un tiro alto di
Carolli che non vede Biada che si era smarcato in area.
La Rotaliana resiste agli ultimi
disperati assalti senza concedere molto e dopo 5 minuti di recupero può
festeggiare il ritorno al successo, mentre alla Bassa resta la consapevolezza
di potersela giocare fino in fondo con chiunque ma anche il rammarico per non
aver ottenuto un pareggio che non sarebbe stato affatto immeritato.
La squadra è parsa in alcuni
frangenti comprensibilmente un po’ affaticata e forse questo può spiegare anche
varie imprecisioni in fase di impostazione, soprattutto nel secondo tempo
quando si son chiusi ancor di più gli spazi. Sarebbe inoltre utile alternare
più frequentemente il lancio alto alla ricerca della sponda di Carolli con un
gioco a palla bassa che permetterebbe di sfruttare al meglio le caratteristiche
del reparto avanzato: la velocità di Pinamonti, la tecnica e l’imprevedibilità
di Callovini o le giocate di Turrini sulla fascia. Questo ancor più in partite
in cui si incontra una difesa ben messa fisicamente. Da un punto di vista
statistico si interrompe con il risultato odierno anche la serie di 5 partite
in cui la Bassa era sempre andata a segno.
Ad ogni modo, a parte queste
brevi considerazioni, i tifosi possono esser soddisfatti della squadra, che non
ha mai mollato e che ha subito molto meno di quanto ci si poteva aspettare,
costringendo nel finale i più quotati rotaliani ad arroccarsi in difesa.
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