Bassa Anaunia a testa altissima al Briamasco dopo una partita tutto cuore e grinta che nel finale stava quasi per regalare un insperato pareggio. Da archiviare dunque positivamente l’esordio assoluto dei nonesi sullo storico campo del Trento, anche se rimane addirittura il rammarico per lo sfortunato assedio finale e per alcune decisioni non limpidissime della terna.
|
Mister Girardi, Pinsi e Renato |
Gli Ultras non rinnegano lo sciopero
e lasciano deserta la curva sud, ma nella gradinata nord c’è comunque il
pienone per la prima casalinga degli aquilotti totalmente rinnovati dopo
l’avvento di Giacca alla presidenza.
Per contenere la corazzata
dell’ex Moratti, Girardi punta sulla consolidata difesa a quattro
Larcher-Cassata-Pinsi-Giacomelli e su un centrocampo di quantità con Turrini e
Maistrelli in mezzo, l’under Valentini a destra e Hila a sinistra. Proprio la
presenza dell’ex Rotaliana dal primo minuto è una delle carte a sorpresa del
tecnico, con il numero undici che dimostra di poter essere l’arma in più per le
prossime partite. Dalfovo e Wegher sorreggono il peso dell’attacco, tra i pali
un Rossetto (con cappellino alla Benji), autore di alcuni pregevoli interventi
che hanno tenuto la Bassa in partita fino all’ultimissimo secondo.
|
Maistrelli e Callovini nel pre-partita |
È chiaro da subito che saranno i
padroni di casa a condurre le danze, con i nonesi chiusi dietro in attesa
dell’occasione giusta per ripartire. La
squadra è concentrata e ordinata, il Trento fatica ad alzare il ritmo e non
riesce a trasformare l’altissima percentuale di possesso palla in vere e
proprie occasioni da rete. La difesa resiste senza troppi affanni con Cassata e
un ritrovato Pinsi che svettano con autorevolezza sui numerosi traversoni (e
spazzano quando serve!), aiutati da Larcher e Giacomelli, attenti sulle
rispettive fasce. La linea mediana di sostanza dà man forte in copertura, con
l’inevitabile perdita di lucidità dovuta allo sforzo: la Bassa, recuperata
palla, stenta infatti a ripartire adeguatamente. Grazie anche al gran lavoro
delle punte che tornano a sostegno dei compagni, i gialloblu finisco per essere
imbrigliati e Rossetto può limitarsi inizialmente all’ordinaria
amministrazione. La spinta aquilotta è ad ogni modo costante e l’estremo ospite
diventa gradualmente protagonista: il lavoro del numero uno comincia con qualche
uscita con il giusto tempismo, prima del tuffo sulla conclusione da fuori di
Magelli. A metà frazione primo rischio significativo per la Bassa con Larcher che
salva provvidenzialmente sulla linea dopo un tiro ravvicinato a portiere
battuto. Passano i minuti e lo 0-0 tiene ancora: l’agonismo e l’organizzazione
permettono all’undici di Girardi di controllare con una discreta tranquillità e
quando il gioco si fa duro i nostri non tirano certo indietro la gamba. Wegher
e Hila combinano bene sulla sinistra per alleggerire la pressione e proprio da quel versante nasce
l’iniziativa che porta al primo tiro nello specchio della Bassa: Hila vicino
alla bandierina sguscia furtivo tra due avversari, si accentra e appoggia per
Wegher che stretto nella morsa degli avversari trova comunque lo spazio per
girare a rete costringendo Scali alla parata. L’andamento della gara sorride
ovviamente a Turrini&co e il traguardo dei quarantacinque minuti a reti
inviolate è ormai ad un passo. Ad una manciata di minuti dal duplice fischio
esce però il talento indiscutibile dei gialloblu che confezionano il vantaggio con
una pregevole combinazione: tocco del regista Celia per Simoni appostato al
limite dell’area, il centravanti approfitta dello splendido velo di un compagno
e fa dà sponda per Marzochella che al volo d’esterno destro la mette dove
Rossetto non può arrivare. Applausi. Si va al riposo sull’1-0, parziale
giusto e decisamente dignitoso per la
Bassa, beffata solo da una splendida giocata dei singoli.
|
Bassa - Trento nell'amichevole estiva |
Si riparte con gli
stessi ventidue e con il medesimo Leitmotiv. Stavolta ai padroni di casa
bastano solo cinque minuti per sfondare il muro noneso: Marzochella lancia in
profondità Simoni, si alza la difesa, non la bandiera del guardalinee e così il
bomber di Primiero può superare l’incolpevole Rossetto. Grandi proteste della
Bassa per la posizione di partenza del numero nove, con l’assistente
dell’arbitro quasi sicuramente ingannato da Larcher rimasto un po’ più indietro
rispetto ai compagni di reparto (ancora frastornato per un violentissimo colpo
subito). Lo sconforto la fa da padrone e il Trento può calare il tris ma il
destro ad incrociare di Manica si spegne a lato di un soffio. Rossetto sfondera
una paratona sul colpo di testa di Simoni alzando sopra la traversa con un
incredibile colpo di reni: la Bassa è ancora in vita e, scampato il pericolo,
si ricompatta. Al quarto d’ora Hila ruba palla sulla trequarti, trivela con il contagiri
che taglia la difesa e pesca Dalfovo che controlla e scavalca Scali con un
pallonetto da manuale.
|
Davide Dalfovo: il primo a violare la porta del Trento |
Gara riaperta e inerzia totalmente dalla parte dei
nonesi prendono coraggio e guadagnano metri su metri. Convinto troppo presto di
aver archiviato il match, il Trento improvvisamente ha paura e va in
difficoltà. La squadra ospite ha ora più mordente e il neo entrato Miclet
regala spunti interessanti sulla sinistra. Girardi gioca allora il jolly
Callovini, al rientro dopo un lungo periodo, e i guizzi dell’esterno classe ’94
offrono ulteriore vivacità. È il momento di dare il tutto per tutto. Azione
sulla sinistra, il cross sfila sul secondo palo, Callovini evita l’out, vede e
serve Dalfovo a centro area che da buona posizione spara a botta sicura con il
portiere che si oppone miracolosamente e strozza l’urlo di gioia dei tifosi. Finale
incandescente con i nostri che si lamentano con alcuni avversari, rei di
passare più tempo a terra che in piedi, Girardi si fa cacciare (seconda
espulsione su due trasferte: media interessante) dopo un serie di falli non
sanzionati dal direttore di gara (su tutti la gomitata al limite dell’area su
Callovini che aveva preso il tempo al marcatore…). Rossetto completa la sua
giornata di grazia andando a togliere dal sette la punizione dello specialista
Celia e nei cinque di recupero è assedio totale della Bassa con Cassata che si
butta all’attacco e con le rimesse alla Delap dà vita a mischie furibonde a
centro area. Minuto 95: cross della disperazione, mucchio selvaggio, sbuca
Pinsi che incorna ma Scali si ritrova la sfera in mano. È l’ultimo sussulto.
Moratti centra la sua terza
vittoria in altrettante uscite, la Bassa perde ma con la soddisfazione di aver
dato filo da torcere alla squadra più blasonata della regione.
|
Le formazioni |
|
|
Complimenti per la cronaca della partita. Anziché riportare la notizia tramite le solite testate locali abbiamo ripreso sul nostro Blog di Orgoglio Gialloblù il vostro resoconto. Cronaca obiettiva e davvero ben scritta, sono d’obbligo i complimenti da parte nostra all’autore del pezzo, tale Andrea Cattani.
RispondiEliminahttp://www.orgogliogialloblu.net/?p=1025