Parma, Bologna, Udinese, Piacenza,
Venezia, Empoli, Atalanta, Brescia, Vicenza, Mantova, Triestina, Novara, Treviso,
Mantova, Livorno, Modena, Cremonese, Reggiana e pure la gloriosa Pro Vercelli. Basterebbero
di per sé questi nomi per introdurre la prossima rivale della Bassa. Tutte queste
squadre hanno militato in serie A, ma non solo. Tutte hanno disputato almeno
novanta minuti sullo stesso campo in cui scenderanno domenica pomeriggio
capitan Turrini e compagni. Inutile dire che stiamo parlando del Briamasco di
Trento.
Grande attesa in casa nonesa per
la prima assoluta della Bassa nel tempio del calcio provinciale. Una partita
che non vale solo tre punti fondamentali per il campionato, ma un match (comunque
vada) indimenticabile per tutti i tifosi. La crisi da anni irreversibile degli
aquilotti e l’ottimo momento storico della Bassa hanno portato a questa sfida
impensabile qualche stagione or sono. I gialloblu, abituati a veleggiare
quantomeno tra serie D e C2, con alcune positive apparizioni in C1, sono
recentemente crollati negli abissi del calcio agricolo finendo mestamente prima
in Eccellenza e ora perfino in Promozione. La rinnovata dirigenza spera di
rinverdire presto i fasti del passato, ma il presente obbliga i gloriosi
gialloblu a confrontarsi con una piccola realtà di valle come la nostra. Augurando
al Trento una rapida risalita verso categorie più consone ad una tifoseria come
quella del capoluogo, la Bassa prepara una trasferta da brividi veri per gli
amanti del calcio vero.
L’unica pecca sarà l’assenza
conclamata degli Ultras Trento, che dopo lustri di fedele e appassionato
sostegno ai colori gialloblu, non seguiranno in questa stagione la loro squadra
per dissapori con i vertici societari, rei di aver ostacolato la partecipazione
dei supporters al nuovo progetto.
Con i favori del pronostico che
vanno in un'unica scontata direzione, i ragazzi di Girardi dovranno sfruttare l’assenza
di pressioni e l’entusiasmo che può derivare dall’affrontare un avversario di
tale blasone. I padroni di casa sono la
classica corazzata che punta senza mezzi termini a vincere il campionato. Guidati
da Filippo Moratti, ex giocatore dello stesso Trento, ma pure giocatore e
mister della Bassa negli ultimi anni, gli aquilotti hanno finora collezionato
sempre e solo successi, sia nelle amichevoli estive che nelle prime due uscite
in campionato. Tra le amichevoli spicca senz’altro quella contro la Bassa,
capace di limitare il passivo (2-4 al Salvez) dopo esser stata addirittura in
vantaggio grazie alla doppietta del solito Davide “Bobo” Dalfovo. Si tratta di
uno dei due (unici) precedenti tra le formazioni. Recente anche l’altra sfida,
quella di Denno in Coppa lo scorso settembre.
Una Bassa infarcita di giovani
(con Moratti in panchina) tenne testa
agli aquilotti (al tempo squadra di Eccellenza) cedendo con il minimo
scarto e rimanendo in partita fino all’ultimo: 2-3 con reti di Callovini e
Miclet.
Sei punti, 4 reti fatte e 0
subite è il bottino del Trento dopo le prime trasferte di Arco e Cavalese. La squadra
del presidente Giacca non ha però avuto vita facile e solo le giocate di Simoni
e Marzocchella (due dei tantissimi elementi di altra categoria…) hanno permesso
di rompere l’equilibrio. Per l’esordio stagionale in casa Moratti vuole
certamente continuare la striscia positiva, ma sul versante Bassa Anaunia la netta
vittoria contro l’Arco e la grinta ritrovata fanno ben sperare.
L’obiettivo minimo è giocare con
onore e orgoglio. Servirà uno spirito battagliero per tentare di strappare un
punticino. Ad ogni modo, violato in primavera il Quercia, altro baluardo dello sport
trentino, i tifosi nonesi sognano un’altra difficile impresa…
COME ON, BASSA!! WE BELIEVE!!
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