martedì 7 maggio 2013

Bassa Anaunia - Castelsangiorgio 4-1 : è Bassa-show!



Torna a sorridere la Bassa, che interrompe la breve serie negativa con un rotondo successo sull’ostico Castelsangiorgio. Grande prestazione per i nonesi, che avevano disputato un’ottima partita anche all’andata, senza però conquistare alcun punto. Alla vigilia il match appariva tutt’altro che scontato, considerando i continui infortuni che tormentano la squadra e la pericolosità di un avversario che non è ancora salvo e che si sta rendendo conto di aver forse tirato i remi in barca troppo presto.
Per non peggiorare ulteriormente le condizioni del manto erboso del Valmaor, messo a dura prova dai recenti temporali, si decide all’ultimo tornare sul sintetico di Campodenno, dove la Bassa ha sempre trionfato. Al di là delle questioni scaramantiche, che lasciano il tempo che trovano, l’impressione, confermata poi nel post-partita, è che molti giocatori rendano molto meglio al Salvez.
Emergenza infortuni senza fine in casa Bassa, con Brugnara costretto a rinunciare a Callovini, Maistrelli, Zorzi, oltre allo squalificato Cassata. Capitan Turrini, Squadrani e Larcher vanno in panchina anche sono a mezzo servizio, con gli ultimi due in fase di recupero, mentre il primo ha problemi al ginocchio. Cattani, ripresosi da poco è subito titolare, così come Giacomelli, che si riprende il suo posto di terzino sinistro. Difesa a quattro con Giacomelli, Contini, Giovannini e Turrini A., capitano di giornata che ormai offre garanzie anche come esterno basso. Pinsi deve migrare a centrocampo per sopperire alle molteplici assenze. In avanti il mister ripropone Biada, a fianco di Carolli. L’undici è poi completato da Cattani e Rampanelli, particolarmente vispo domenica a Storo.
Gli ospiti puntano sulla forza del gruppo e sulla spavalderia tipiche delle matricole. Davanti insidiosissimo bomber Marchi, giovane ma smaliziato.

Partenza a razzo della Bassa che prende subito in mano le redini della partita. Come già accaduto a Chizzola, i nonesi iniziano giocando bene e attaccando fin dalle prime battute. Al decimo è già vantaggio: Pinamonti si libera degli avversari sulla sinistra, va sul fondo e serve all’indietro per l’accorrente Biada che non ci pensa due volte e di sinistro la mette sul palo lontano dove Robol non può arrivare. Segnato subito il primo gol, i padroni di casa non si accontentano e insistono per chiudere subito l’incontro. Ci provano prima lo stesso Biada con bel un tiro bloccato dal portiere, poi Turrini dalla distanza che non riesce a tenere basso il pallone. Pochi segnali di vita dal pianeta Castelsangiorgio. Gli alensi faticano a proporsi efficacemente in avanti, nonostante il buon lavoro di Marchi, che riesce con astuzia a guadagnarsi qualche punizione interessante. Proprio da un calcio piazzato giunge l’improvviso quanto immeritato pareggio. Destro telefonato, che non impensierisce il portiere noneso. O almeno così sembrerebbe, perché in realtà quel burlone di Cristofori decide di ravvivare la partita lasciandosi sfuggire la palla in rete. Mazzata paurosa per la Bassa che si ritrova a dover ricominciare tutto da capo dover aver fatto benissimo fino a quel momento. La matricola prende coraggio e comincia a salire con più frequenza, approfittando dello choc momentaneo dei padroni di casa. Si vede finalmente qualche buona giocata degli ospiti, che comunque non riescono ad esprimersi allo stesso livello dell’andata. La difesa ad ogni modo tiene bene, con Contini e soci che fanno buona guardia e non lasciano alcuno spiraglio. Il momento propizio scalda e diverte i rumorosi tifosi alensi saliti in valle. Ma ride bene chi ride ultimo: Pinamonti conquista una preziosa punizione dal limite, sul pallone va Rampanelli che conclude con un destro insidioso ma non irresistibile che beffa Robol. Rete fondamentale quella del numero 10, che rimette le cose a posto, proprio quando la sfida stava iniziando a complicarsi. Vantaggio importantissimo e decisamente meritato per quanto mostrato nella prima frazione. Prima del duplice fischio, Rampanelli prova a concedere il bis con un sinistro dal limite che si alza troppo, poi Cattani entra in area dalla destra, cerca e ottiene lo spazio per tirare, ma calcia troppo debolmente. La reazione del Castelsangiorgio è tutta nella punizione di Vieceli, l’autore del primo gol, con Cristofori che stavolta non si lascia sorprendere.  
Il secondo tempo si apre con l’estremo difensore della Bassa ancora protagonista. Altra punizione degli ospiti con il numero uno che si riscatta sfoderando un grande intervento. La partita rimane aperta, con la squadra di Romani che non molla. Il brivido maggiore per i padroni di casa arriva al quarto d’ora. Traversone dalla destra che taglia tutta l’area con la sfera che sta per uscire dall’altro lato, ma viene mantenuta in campo (forse, ndr) in extremis: cross al centro immediato e deviazione sporca che batte un incolpevole Cristofori. Gioia comunque illusoria e fugace, visto che l’arbitro annulla subito perché il gol è stato segnato di mano. Bravo l’arbitro a non farsi ingannare da una furbata che avrebbe potuto cambiare ingiustamente il volto del match. Meno condivisibile invece, per usare un eufemismo, la decisione dello stesso direttore di gara che poco dopo non espelle il portiere alense dopo un lampante fallo da ultimo uomo: Pinamonti lancia Carolli che scatta sul filo dell’offside e si invola verso la porta avversaria e salta Robol che in uscita disperata lo abbatte brutalmente. Nonostante il bomber fosse ormai a porta libera, la giacchetta nera opta per il  giallo tra lo stupore generale. La punizione che ne scaturisce è senza esito e Carolli stringe i denti per un po’, ma poi sarà costretto ad arrendersi. Il  Castelsangiorgio è ancora in vita, ma Rampanelli si conferma l’uomo delle doppiette pesanti e infila Robol per il 3-1 della sicurezza: percussione di Biada sulla sinistra, palla al centro, sponda di giustezza per il Rampa che arriva a rimorchio e la mette nell’angolo con un secco rasoterra.  
Il Castelsangiorgio non demorde ma la Bassa non soffre più e con le ampie praterie lasciate dagli ospiti rischia di dilagare. I nonesi giocano benissimo e c’è spazio pure per fraseggi e ottime combinazioni. Pinamonti è straripante, Biada è ispirato e Rampanelli è decisamente on fire; ma è tutta la squadra a girare a mille, combinando qualità e quantità. La partita è piacevolissima e il sigillo finale è di Biada che appoggia in rete un assist al bacio di Pinamonti:  quest’ultimo, implacabile, presa palla nella sua metà campo, mette la freccia e saluta la compagnia, fino a quando, giunto davanti al portiere, serve il compagno che in scioltezza insacca. Prima doppietta in Promozione per il local lad, che sta cominciando a trovare con continuità la via della rete, togliendosi bellissime soddisfazioni. Con i tre punti ormai in archivio, la Bassa sfiora più volte la cinquina. Rampanelli obbliga il portiere il portiere a salvarsi in corner con un destro angolato, poi Pinsi tenta l’eurogol di controbalzo ma l’esterno esce di poco. Nel finale entrano Larcher, Grandi e Turrini. Prosegue poi il “Pina show”: assolutamente immarcabile, gli manca solo il gol. 

Al triplice fischio tanti applausi per una Bassa in gran spolvero che mantiene a distanza il quart’ultimo posto. Dopo le sconfitte contro la prima e la seconda in classifica era importante conquistare punti, in vista del rush finale: missione compiuta! Il Salvez si conferma inoltre stadio portafortuna: SEI VITTORIE SU SEI! 

Per la salvezza manca però ancora la matematica: a quattro domeniche dalla fine, momentaneo settimo posto, un abisso sulla terz’ultima e +8 dalla quart’ultima. La prossima sarà una giornata cruciale e forse decisiva: finalmente si saprà il numero di retrocessioni (3 oppure 4).



La situazione
Il big match tra capolista e vice capolista produce un nuovo cambio al vertice e la fine della lunghissime striscia di risultati positivi della Baone: gli arcensi cadono sul più bello di fronte al Calciochiese che strappa con le unghie e con i denti bottino pieno e primo posto.  A Romarzollo sono gli ospiti a passare per primi, ma nel secondo tempo Ciaghi replica a Pellizzari. La partita sembra esser destinata a terminare in pareggio ma Sherim non ci sta e con una zampata in pieno recupero fa saltare il banco: 1-2 e sorpasso in classifica.

1. Calciochiese 50
2. Baone 48
3. Lavis 47
4. Rotaliana 46


Il disastro lo combina la Rotaliana che doveva assolutamente battere il Borgo per approfittare dello scontro diretto: invece la squadra di Ferrarol incappa in una bruciante sconfitta casalinga (0-2) contro i valsuganotti che erano riusciti a raccogliere solo 2 punti nelle precedenti sette uscite. Rincorsa al titolo probabilmente compromessa in maniera definitiva, anche perché i rotaliani scivolano addirittura al quarto posto, scavalcati da un Lavis in gran forma e prossimo avversario della Bassa. I rossoblu continuano a vincere (0-1 sull’Azzurra), si portano a meno tre dalla vetta e ci credono.

7. BASSA  ANAUNIA 39
8. Villazzano 38
9. Borgo 37
10. Castelsangiorgio 36
11. Condinese 33
12. Pinzolo Campiglio 32
13. Rovereto 31
14. Garibaldina 22
15. Azzurra 21
16. Vallagarina 14

Discorso retrocessioni: il Vallagarina viene asfaltato in casa dall’Arco (0-6) e saluta nel peggiore dei modi la categoria. Si tratta infatti della prima retrocessione matematica. Manca poco anche all’addio dell’Azzurra sconfitto dal Lavis. Stesso discorso per la Garibaldina, che tuttavia con un sussulto d’orgoglio stende il Rovereto. Zebrette nei guai dopo l’inatteso stop di S.Michele: il quart’ultimo posto potrebbe significare declassamento. Vincono Pinzolo (2-0 alla Ravinese) e Condinese (4-1 sul Villazzano), strepitose in questo ritorno: solo la Bassa ha saputo battere i rendesi, mentre i canarini stanno mettendo finalmente in mostra il loro vero potenziale.
La Bassa allunga dunque solo sul Rovereto, ma stacca il Castelsangiorgio, supera un deludentissimo Villazzano e tiene comunque dietro le altre.
Capitolo Eccellenza: poche vittorie tra le squadre di testa che forse, come dicono i maligni, non spingono troppo per salire di categoria e affrontare un campionato difficile e costosissimo per gli standard regionali. Il Dro pareggia ancora (1-1 col Mori), ma guadagna addirittura un punto sulla prima inseguitrice, il S.Martino. L’undici della Val Passaria perde malamente in casa contro il già salvo Brixen e fa capire implicitamente di non sentirsi pronto per affrontare l’avventura serie D.
1
Dro
51


















2
San Martino
48



















Primi verdetti in coda: retrocedono Maia Alta e Bolzano, entrambe sconfitte. I meranesi, dopo una lunga rimonta, si arrendono in Valle Aurina, mentre i biancorossi del capoluogo crollano nello scontro diretto “mors tua, vita mea” contro il Porfido Albiano. Tessaro su rigore e Conci nel finale siglano il 2-1 che consente ai cembrani di espugnare il Druso e vedere una salvezza che non molte partite fa sembrava abbastanza lontana. Termeno e Plose si sbarazzano agevolmente di due squadre senza più ambizioni come Comano ed Appiano. Crollano invece Naturno e Alense. I venostani cedono davanti al pubblico amico contro il Salorno, mentre Bonazza e compagni ne prendono quattro a Levico.  
10
Termeno
34


















11
Plose
34


















12
Naturno
33


















13
Porfido Albiano
33


















14
Alense
33


















15
Bolzano
29


















16
Maia Alta
28



















Divenuta ufficiale la notizia delle quattro retrocessioni, ad un turno dal termine rimangono cinque compagini per tre posti disponibili: le altre due dovranno lasciare la categoria. Alense-S.Martino e Albiano-Plose sono gli incontri da bollino rosso.
Basta la salvezza di Alense e/o Albiano per scongiurare la quarta retrocessione dalla Promozione Trentina.
Serie D: il S.Giorgio chiude la stagione a testa alta imponendo il pari interno alla Caronesse al termine di un incontro pirotecnico (4-4, tripletta di bomber Mair), mentre il Trento raccoglie un misero pareggio. Fersina e Mezzocorona affrontavano invece rispettivamente seconda e prima in classifica e avevano dunque in mano le sorti del campionato. I perginesi già salvi giocano a viso aperto e cedono di misura (4-3), il Mezzocorona, di fronte alla capolista Pergolettese doveva assolutamente vincere per alimentare le residue speranze di agganciare il treno dei playout. Nulla da fare per i gialloverdi, che si inchinano ai lombardi (0-2) e tornano in Eccellenza assieme a Trento e S.Giorgio. Come detto, saranno di conseguenza quattro le retrocessioni dall’Eccellenza alla Promozione.
 

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