Torna a sorridere la Bassa, che
interrompe la breve serie negativa con un rotondo successo sull’ostico
Castelsangiorgio. Grande prestazione per i nonesi, che avevano disputato un’ottima
partita anche all’andata, senza però conquistare alcun punto. Alla vigilia il match
appariva tutt’altro che scontato, considerando i continui infortuni che tormentano
la squadra e la pericolosità di un avversario che non è ancora salvo e che si
sta rendendo conto di aver forse tirato i remi in barca troppo presto.
Per non peggiorare ulteriormente
le condizioni del manto erboso del Valmaor, messo a dura prova dai recenti
temporali, si decide all’ultimo tornare sul sintetico di Campodenno, dove la
Bassa ha sempre trionfato. Al di là delle questioni scaramantiche, che lasciano
il tempo che trovano, l’impressione, confermata poi nel post-partita, è che molti
giocatori rendano molto meglio al Salvez.
Emergenza infortuni senza fine in
casa Bassa, con Brugnara costretto a rinunciare a Callovini, Maistrelli, Zorzi,
oltre allo squalificato Cassata. Capitan Turrini, Squadrani e Larcher vanno in
panchina anche sono a mezzo servizio, con gli ultimi due in fase di recupero,
mentre il primo ha problemi al ginocchio. Cattani, ripresosi da poco è subito
titolare, così come Giacomelli, che si riprende il suo posto di terzino
sinistro. Difesa a quattro con Giacomelli, Contini, Giovannini e Turrini A., capitano
di giornata che ormai offre garanzie anche come esterno basso. Pinsi deve
migrare a centrocampo per sopperire alle molteplici assenze. In avanti il
mister ripropone Biada, a fianco di Carolli. L’undici è poi completato da
Cattani e Rampanelli, particolarmente vispo domenica a Storo.
Gli ospiti puntano sulla forza
del gruppo e sulla spavalderia tipiche delle matricole. Davanti insidiosissimo
bomber Marchi, giovane ma smaliziato.
Partenza a razzo della Bassa che
prende subito in mano le redini della partita. Come già accaduto a Chizzola, i
nonesi iniziano giocando bene e attaccando fin dalle prime battute. Al decimo è
già vantaggio: Pinamonti si libera degli avversari sulla sinistra, va sul fondo
e serve all’indietro per l’accorrente Biada che non ci pensa due volte e di
sinistro la mette sul palo lontano dove Robol non può arrivare. Segnato subito
il primo gol, i padroni di casa non si accontentano e insistono per chiudere
subito l’incontro. Ci provano prima lo stesso Biada con bel un tiro bloccato
dal portiere, poi Turrini dalla distanza che non riesce a tenere basso il
pallone. Pochi segnali di vita dal pianeta Castelsangiorgio. Gli alensi
faticano a proporsi efficacemente in avanti, nonostante il buon lavoro di
Marchi, che riesce con astuzia a guadagnarsi qualche punizione interessante. Proprio
da un calcio piazzato giunge l’improvviso quanto immeritato pareggio. Destro telefonato,
che non impensierisce il portiere noneso. O almeno così sembrerebbe, perché in
realtà quel burlone di Cristofori decide di ravvivare la partita lasciandosi
sfuggire la palla in rete. Mazzata paurosa per la Bassa che si ritrova a dover
ricominciare tutto da capo dover aver fatto benissimo fino a quel momento. La
matricola prende coraggio e comincia a salire con più frequenza, approfittando
dello choc momentaneo dei padroni di casa. Si vede finalmente qualche buona
giocata degli ospiti, che comunque non riescono ad esprimersi allo stesso
livello dell’andata. La difesa ad ogni modo tiene bene, con Contini e soci che
fanno buona guardia e non lasciano alcuno spiraglio. Il momento propizio scalda
e diverte i rumorosi tifosi alensi saliti in valle. Ma ride bene chi ride
ultimo: Pinamonti conquista una preziosa punizione dal limite, sul pallone va
Rampanelli che conclude con un destro insidioso ma non irresistibile che beffa
Robol. Rete fondamentale quella del numero 10, che rimette le cose a posto,
proprio quando la sfida stava iniziando a complicarsi. Vantaggio importantissimo
e decisamente meritato per quanto mostrato nella prima frazione. Prima del
duplice fischio, Rampanelli prova a concedere il bis con un sinistro dal limite
che si alza troppo, poi Cattani entra in area dalla destra, cerca e ottiene lo
spazio per tirare, ma calcia troppo debolmente. La reazione del Castelsangiorgio
è tutta nella punizione di Vieceli, l’autore del primo gol, con Cristofori che
stavolta non si lascia sorprendere.
Il secondo tempo si apre con l’estremo
difensore della Bassa ancora protagonista. Altra punizione degli ospiti con il
numero uno che si riscatta sfoderando un grande intervento. La partita rimane
aperta, con la squadra di Romani che non molla. Il brivido maggiore per i
padroni di casa arriva al quarto d’ora. Traversone dalla destra che taglia
tutta l’area con la sfera che sta per uscire dall’altro lato, ma viene
mantenuta in campo (forse, ndr) in extremis: cross al centro immediato e
deviazione sporca che batte un incolpevole Cristofori. Gioia comunque illusoria
e fugace, visto che l’arbitro annulla subito perché il gol è stato segnato di
mano. Bravo l’arbitro a non farsi ingannare da una furbata che avrebbe potuto
cambiare ingiustamente il volto del match. Meno condivisibile invece, per usare
un eufemismo, la decisione dello stesso direttore di gara che poco dopo non
espelle il portiere alense dopo un lampante fallo da ultimo uomo: Pinamonti
lancia Carolli che scatta sul filo dell’offside e si invola verso la porta
avversaria e salta Robol che in uscita disperata lo abbatte brutalmente. Nonostante
il bomber fosse ormai a porta libera, la giacchetta nera opta per il giallo tra lo stupore generale. La punizione
che ne scaturisce è senza esito e Carolli stringe i denti per un po’, ma poi
sarà costretto ad arrendersi. Il Castelsangiorgio
è ancora in vita, ma Rampanelli si conferma l’uomo delle doppiette pesanti e
infila Robol per il 3-1 della sicurezza: percussione di Biada sulla sinistra,
palla al centro, sponda di giustezza per il Rampa che arriva a rimorchio e la
mette nell’angolo con un secco rasoterra.
Il Castelsangiorgio non demorde
ma la Bassa non soffre più e con le ampie praterie lasciate dagli ospiti
rischia di dilagare. I nonesi giocano benissimo e c’è spazio pure per fraseggi
e ottime combinazioni. Pinamonti è straripante, Biada è ispirato e Rampanelli è
decisamente on fire; ma è tutta la squadra a girare a mille, combinando qualità
e quantità. La partita è piacevolissima e il sigillo finale è di Biada che
appoggia in rete un assist al bacio di Pinamonti: quest’ultimo, implacabile, presa palla nella
sua metà campo, mette la freccia e saluta la compagnia, fino a quando, giunto
davanti al portiere, serve il compagno che in scioltezza insacca. Prima
doppietta in Promozione per il local lad, che sta cominciando a trovare con
continuità la via della rete, togliendosi bellissime soddisfazioni. Con i tre
punti ormai in archivio, la Bassa sfiora più volte la cinquina. Rampanelli
obbliga il portiere il portiere a salvarsi in corner con un destro angolato,
poi Pinsi tenta l’eurogol di controbalzo ma l’esterno esce di poco. Nel finale
entrano Larcher, Grandi e Turrini. Prosegue poi il “Pina show”: assolutamente immarcabile,
gli manca solo il gol.
Al triplice fischio tanti applausi per una Bassa in gran spolvero che
mantiene a distanza il quart’ultimo posto. Dopo le sconfitte contro la prima e
la seconda in classifica era importante conquistare punti, in vista del rush
finale: missione compiuta! Il Salvez si conferma inoltre stadio portafortuna:
SEI VITTORIE SU SEI!
Per la salvezza manca però ancora la matematica: a quattro domeniche
dalla fine, momentaneo settimo posto, un abisso sulla terz’ultima e +8 dalla
quart’ultima. La prossima sarà una giornata cruciale e forse decisiva:
finalmente si saprà il numero di retrocessioni (3 oppure 4).
La situazione
Il big match tra capolista e vice
capolista produce un nuovo cambio al vertice e la fine della lunghissime
striscia di risultati positivi della Baone: gli arcensi cadono sul più bello di
fronte al Calciochiese che strappa con le unghie e con i denti bottino pieno e
primo posto. A Romarzollo sono gli
ospiti a passare per primi, ma nel secondo tempo Ciaghi replica a Pellizzari. La
partita sembra esser destinata a terminare in pareggio ma Sherim non ci sta e
con una zampata in pieno recupero fa saltare il banco: 1-2 e sorpasso in
classifica.
1. Calciochiese 50
2. Baone 48
3. Lavis 47
4. Rotaliana 46
2. Baone 48
3. Lavis 47
4. Rotaliana 46
Il disastro lo combina la
Rotaliana che doveva assolutamente battere il Borgo per approfittare dello
scontro diretto: invece la squadra di Ferrarol incappa in una bruciante
sconfitta casalinga (0-2) contro i valsuganotti che erano riusciti a
raccogliere solo 2 punti nelle precedenti sette uscite. Rincorsa al titolo
probabilmente compromessa in maniera definitiva, anche perché i rotaliani
scivolano addirittura al quarto posto, scavalcati da un Lavis in gran forma e
prossimo avversario della Bassa. I rossoblu continuano a vincere (0-1 sull’Azzurra),
si portano a meno tre dalla vetta e ci credono.
7. BASSA ANAUNIA 39
8. Villazzano 38
9. Borgo 37
10. Castelsangiorgio 36
11. Condinese 33
12. Pinzolo Campiglio 32
13. Rovereto 31
14. Garibaldina 22
15. Azzurra 21
16. Vallagarina 14
8. Villazzano 38
9. Borgo 37
10. Castelsangiorgio 36
11. Condinese 33
12. Pinzolo Campiglio 32
13. Rovereto 31
14. Garibaldina 22
15. Azzurra 21
16. Vallagarina 14
Discorso retrocessioni: il
Vallagarina viene asfaltato in casa dall’Arco (0-6) e saluta nel peggiore dei
modi la categoria. Si tratta infatti della prima retrocessione matematica.
Manca poco anche all’addio dell’Azzurra sconfitto dal Lavis. Stesso discorso
per la Garibaldina, che tuttavia con un sussulto d’orgoglio stende il Rovereto.
Zebrette nei guai dopo l’inatteso stop di S.Michele: il quart’ultimo posto
potrebbe significare declassamento. Vincono Pinzolo (2-0 alla Ravinese) e
Condinese (4-1 sul Villazzano), strepitose in questo ritorno: solo la Bassa ha
saputo battere i rendesi, mentre i canarini stanno mettendo finalmente in
mostra il loro vero potenziale.
La Bassa allunga dunque solo sul Rovereto, ma stacca il Castelsangiorgio,
supera un deludentissimo Villazzano e tiene comunque dietro le altre.
Capitolo Eccellenza: poche
vittorie tra le squadre di testa che forse, come dicono i maligni, non spingono
troppo per salire di categoria e affrontare un campionato difficile e
costosissimo per gli standard regionali. Il Dro pareggia ancora (1-1 col Mori),
ma guadagna addirittura un punto sulla prima inseguitrice, il S.Martino. L’undici
della Val Passaria perde malamente in casa contro il già salvo Brixen e fa
capire implicitamente di non sentirsi pronto per affrontare l’avventura serie D.
1
|
Dro
|
51
|
||||||||||||||||||
2
|
San
Martino
|
48
|
Primi verdetti in coda:
retrocedono Maia Alta e Bolzano, entrambe sconfitte. I meranesi, dopo una lunga
rimonta, si arrendono in Valle Aurina, mentre i biancorossi del capoluogo
crollano nello scontro diretto “mors tua, vita mea” contro il Porfido Albiano.
Tessaro su rigore e Conci nel finale siglano il 2-1 che consente ai cembrani di
espugnare il Druso e vedere una salvezza che non molte partite fa sembrava
abbastanza lontana. Termeno e Plose si sbarazzano agevolmente di due squadre
senza più ambizioni come Comano ed Appiano. Crollano invece Naturno e Alense. I
venostani cedono davanti al pubblico amico contro il Salorno, mentre Bonazza e
compagni ne prendono quattro a Levico.
10
|
Termeno
|
34
|
||||||||||||||||||
11
|
Plose
|
34
|
||||||||||||||||||
12
|
Naturno
|
33
|
||||||||||||||||||
13
|
Porfido
Albiano
|
33
|
||||||||||||||||||
14
|
Alense
|
33
|
||||||||||||||||||
15
|
Bolzano
|
29
|
||||||||||||||||||
16
|
Maia Alta
|
28
|
Divenuta ufficiale la notizia
delle quattro retrocessioni, ad un turno dal termine rimangono cinque compagini
per tre posti disponibili: le altre due dovranno lasciare la categoria.
Alense-S.Martino e Albiano-Plose sono gli incontri da bollino rosso.
Basta la salvezza di Alense e/o Albiano per scongiurare la quarta retrocessione
dalla Promozione Trentina.
Serie D: il S.Giorgio
chiude la stagione a testa alta imponendo il pari interno alla Caronesse al
termine di un incontro pirotecnico (4-4, tripletta di bomber Mair), mentre il
Trento raccoglie un misero pareggio. Fersina e Mezzocorona affrontavano invece
rispettivamente seconda e prima in classifica e avevano dunque in mano le sorti
del campionato. I perginesi già salvi giocano a viso aperto e cedono di misura
(4-3), il Mezzocorona, di fronte alla capolista Pergolettese doveva
assolutamente vincere per alimentare le residue speranze di agganciare il treno
dei playout. Nulla da fare per i gialloverdi, che si inchinano ai lombardi (0-2)
e tornano in Eccellenza assieme a Trento e S.Giorgio. Come detto, saranno di
conseguenza quattro le retrocessioni dall’Eccellenza alla Promozione.
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