lunedì 2 maggio 2016

Ravinense - Bassa 7-1




Difficile trovare le parole per commentare la partita di Mattarello…

La Bassa cercava i punti della matematica salvezza, ma è stata sommersa dalla voglia di vittoria di una Ravinense costretta a muovere la classifica per non perdere contatto con il quint’ultimo posto. I successi di Dro e Levico (con conseguente certezza della permanenza in serie D) regalano infatti un sorriso a tutte le squadre di Promozione: Anaune e Arco ora sanno che la piazza d’onore vale sicuramente il salto in Eccellenza, mentre le formazioni traballanti possono rallegrarsi perché in Prima Categoria scenderanno in QUATTRO e non in cinque. La Bassa non può più essere raggiunta dal Castelsangiorgio terz’ultimo (a -13) e può contare su un vantaggio di 9 lunghezza sulla quart’ultima. Chiaro che se giochiamo come oggi…..

Il sottoscritto dopo il 2-1 a Riva aveva avvertito che non era ancora fatta e che sarebbero arrivati momenti duri……
…Purtroppo avevo ragione. Alcuni infortuni, quello di Barbetti su tutti, ci hanno ovviamente complicato le cose, ma dobbiamo in ogni caso fare più di così. 

Difendo sempre i ragazzi e sono abituato alle sconfitte, ma la giornata odierna rimarrà come una delle più tristi (sportivamente parlando) della Bassa. Con questo 7-1 eguagliamo il record negativo del 2010: agosto, Coppa, i nostri, neopromossi in Promozione ed ancora in fase di rodaggio, caddero sotto i colpi di una Fersina veramente qualitativa e attrezzata per vincere l’Eccellenza e passare in D. Si trattava di una formazione di una categoria superiore (forse due), mentre questa volta l’avversaria era quantomeno del nostro stesso livello. 

E pensare che eravamo pure partiti bene con una chance sprecata dopo una manciata di secondi: bella combinazione che mette Turrini davanti al portiere, il capitano non tira ma altruisticamente appoggia in mezzo per Cattani che manca l’appuntamento con la deviazione vincente. La Bassa sembra più vivace, ma appena mettono fuori la testa i padroni di casa passano: traversone dalla sinistra, pasticcio difensivo, palla che carambola su Orsini in qualche modo insacca. Un mani di Sandri non visto poteva costare un rigore, ma la reazione dei nostri c’è e il capitano si inventa un gran gol incrociando da destra versa sinistra e infilando Zanella sul palo lontano. Il match è equilibrato ma è la Ravinense a portarsi nuovamente avanti con il colpo di testa di Frisanco che appena dentro l’area trova la traiettoria vincente. Dopo l’intervallo il blackout, con una sola delle due compagini che rientra in campo: l’undici di Fugatti triplica dopo pochi minuti con un grande anticipo in scivolata dopo una manovra sulla destra e il poker non tarda ad arrivare con uno slalom e successiva conclusione potente…ma i nostri colpevolmente fermi a guardare. Sul capovolgimento di fronte traversa clamorosa di Zanotti e Cattani di testa manda a lato a porta praticamente sguarnita. È il segno che non è giornata. Gli altri tre gol gli ho quasi rimossi, ricordo solo un tiraccio deviato dalla schiena di un compagno che mette fuori causa il povero Rossetto….il resto è buio totale. 

Non voglio infierire perché il nostro è un calcio agricolo, dilettantistico, non si parla di professionisti. Non dobbiamo nemmeno dimenticare che il nostro obiettivo è salvarci e il traguardo è ad un passo anche quest’anno. Un minimo di orgoglio e di attaccamento alla maglia però me lo aspettavo, sono sincero. Pomeriggio veramente irreale, un incubo per tutti quelli che come me dedicano da anni tempo e passione a questi colori.

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