lunedì 23 novembre 2015

Rovereto-Bassa Anaunia 1-2



Nel posticipo serale della 14° giornata la Bassa espugna il "Quercia" conquistando un'altra storica vittoria in uno degli stadi più belli e blasonati del Trentino. Le statistiche parlano di quattro successi e un pari nelle sfide contro i nobili biaconeri del Rovereto, ma, al di là di questo, contano soprattutto i tre punti fondamentali con cui si torna in valle. 




Si gioca sapendo già i risultati delle rivali salvezza: tutte sconfitte le ultime tre (Pinè, Borgo e Castelsangiorgio) che cominciano a perdere terreno, cade anche la Virtus ora quart'ultima, mentre hanno mosso la classifica Albiano, Ravinense e Fersina  L'obiettivo rimane quello di tenerne dietro più possibile, vista la solita incertezza sul numero di retrocessioni. Si arriva dunque a Rovereto con l'idea di giocarcela, puntando a fare bottino pieno.

Nell'undici di partenza confermato Sandri terzino, con Larcher che va in mezzo per sostituire l'assente Scelta. Il mister insiste poi con Pinsi davanti alla difesa, mossa che sta dando i suoi frutti. Cattani e Lorenzo Turrini completano il centrocampo, Barbetti punta centrale, Callovini e Cristian Zanotti esterni. 

I padroni di casa (a quota 20) vengono dal tonfo al Briamasco, ma dopo l'avvio stentato sono risaliti vertiginosamente in classifica, dimostrandosi squadra attrezzata e con buone individualità.



La partenza è fulminea: pronti via e i nonesi si catapultano in avanti, sorprendendo le zebrette. L’ottimo approccio viene premiato e la Bassa è già avanti dopo meno di dieci minuti grazie a Lorenzo Turrini che riceve in area il tocco dentro di Pinsi e supera Chiodini. Sensazione di déjà-vu perché nell’ultimo precedente era stata proprio una zampata del capitano nei primissimi minuti a risolvere il match.  

 
Lorenzo Turrini

 Questa volta i nostri non si fermano e in cento secondi raddoppiano con Barbetti che trova l’angolino basso con una conclusione precisa. Non è passato nemmeno un quarto d’ora. Il Rovereto fatica a riorganizzarsi e i nonesi capiscono che è il momento di insistere: la squadra mantiene la spinta e rimane alta, sfiorando il tris in alcune occasioni. 


Claudio Barbetti

Al 20’ spunto di Callovini che prende palla a destra, rientra in dribbling e di sinistro calcia di potenza sopra la traversa, poi poco più tardi è lo stesso attaccante esterno a scambiare con Barbetti che riceve sulla linea di fondo e la restituisce al compagno che crossa di prima intenzione per l’inserimento di Cattani che di testa la gira verso la porta, senza però riuscire a dare la giusta forza e direzione. La Bassa continua a gestire il match ma lentamente la truppa del duo Giovanazzi-Manica comincia a farsi vedere dalle parti dell’inoperoso Angeli. Il ritmo dei nonesi cala e arrivano i primi brividi su qualche palla inattiva. Prima dell’intervallo distrazione della difesa con Marinaro evita l’offside ma spreca tutto tirando insolitamente male da posizione interessante. È il segnale che non sarà facile conservare il vantaggio per altri quarantacinque minuti. 

Al rientro in campo i bianconeri puntano a cambiare marcia e la Bassa sembra più contratta. Nel giro di pochi minuti il buon Sandri viene espulso per doppia ammonizione e la situazione si complica. Il copione della ripresa è già scritto: difesa a oltranza. Dacroce al 16’ sfrutta una dormita dei nostri e lasciato solo in area la insacca prima del rientro disperato in chiusura. Il Rovereto ci crede e tra i nostri subentrano la stanchezza e il timore dell’ennesima beffa. L’esperto Campolongo si accende sulla sinistra ed è un brutto cliente per Larcher, costretto agli straordinari. La gara si trasforma in pura sofferenza per il nutrito gruppo di tifosi nonesi, anche se, a ragion del vero, l’attento Angeli non è chiamato a nessun intervento trascendentale da Marinaro&co. I nostri stentano tuttavia a gestire la palla e a ripartire con calma, finendo per spazzare vecchio stile. Nell’area della Bassa si susseguono cross insidiosi, sventati efficacemente e badando al sodo. Caserotti capisce la situazione e dopo aver inserito in precedenza Pezzi, getta nella mischia anche il talentuoso Tomasi e più tardi il guizzante Miclet. Proprio Tomasi allenta la pressione con una punizione potente dalla lunga distanza alzata in angolo dal portiere, poi nel finale si deve stringere i denti di fronte agli ultimi assalti. Ignaccolo in area spara malamente a lato uno degli ultimi palloni pericolosi e dopo  tre minuti di recupero parsi un’eternità arriva il triplice fischio e si può finalmente esultare. 

Dopo un primo tempo positivo la squadra ha saputo soffrire riuscendo a strappare un successo di grande prestigio e valore. Buon passo avanti in classifica. Occorre comunque imparare a non abbassarsi troppo una volta passati in vantaggio, ma intanto godiamoci questa vittoria conquistata con carattere! 

 

Festeggiamenti nel post-partita al Quercia



Squadra "TOP" della settimana secondo il giornale


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