lunedì 7 gennaio 2013

La situazione al 6 Gennaio



La fine delle festività coincide con la ripresa dei campionati italiani, che sono fermi, come sappiamo e a differenza di quanto avviene ad esempio nel mondo anglosassone, proprio nel periodo in cui la gente, meno oberata di lavoro e più rilassata del solito, avrebbe forse più tempo e voglia di godersi una partita. 

Si parla ovviamente del professionismo e del semiprofessionismo e quindi delle partite dalla serie D in su. I nostri invece si godono ancora il meritato riposo, con qualche comparsata in palestra e in attesa dell’imminente ritorno agli allenamenti (14 gennaio). Da segnalare l’arrivo in casa Bassa del centrocampista Maistrelli dall’Albiano. Nella prima parte di stagione nove presenze in maglia rossonera per il noneso, che in agosto ha già calcato il terreno del Valmaor seppur in veste di avversario (1-1 di coppa tra Bassa e Albiano). Si tratta di un giocatore che si è dunque fatto valere anche in Eccellenza dopo altre importanti esperienze, tra le quali spiccano quella con la Rotaliana e la stagione in Veneto. Non c’è dubbio che potrà dare il suo contributo ed essere molto utile alla causa, considerando per di più che andrà a inserirsi in un reparto decisamente martoriato da infortuni durante l’andata. L’acquisto dell’interessante giovane classe ’90 consente in particolare di colmare la lacuna nell’organico diretta conseguenza della partenza di Plesa, trasferitosi in Germania. Il ruolo è lo stesso, le caratteristiche non sono eccessivamente dissimili, dunque non dovrebbe cambiare molto a livello di posizione in campo e di peculiarità del giocatore. Per il resto, squadra confermatissima e pronta per le nuove sfide. 

Aspettando di vedere se e quanto si sono rinforzate le rivali del girone, è ripresa la straziante avventura delle regionali in serie D. L’anno 2012 si era concluso con un altro ko, quello del S.Giorgio, superato 2-1 a Seriate nel recupero. Com’era lecito attendersi, con l’avvento del 2013 l’andamento delle formazioni non è improvvisamente cambiato, così come non sembrano aver fatto miracoli i nuovi arrivati. La giornata ha portato tre punti, frutto di altrettanti pareggi e di una sconfitta. I pareggi hanno però una valenza decisamente differente se confrontati fra loro. In Valsugana non posso certo esser soddisfatti, mentre il punticino va meglio a Trento e S.Giorgio. 

Guardando il calendario, il turno era favorevole alla Fersina, che ritrovava il Sant’Angelo contro il quale all’esordio assoluto in categoria aveva festeggiato la prima storica vittoria. I lodigiani, squadra di un certo blasone (varie annate in C) ma in crisi totale di risultati e davanti in classifica solo al Trento, rappresentavano la vittima perfetta per i perginesi assetati di punti. Nelle ultime settimana la dirigenza ha comunque rivoluzionato la rosa rossonera optando per la linea verde. Al Briamasco (continuano i problemi relativi al campo di VIgalzano, ndr) scendeva perciò in campo una squadra giovanissima e totalmente diversa da quella già affrontata. Nessun ribaltone invece nell’organico giallonero, ritenuto pressoché completo dopo gli inserimenti degli attaccanti Badessa e Mammetti. I valsuganotti sono più propositivi ma la pressione è molta e si fatica a sfondare. Il copione è il solito: difficoltà a segnare e brividi ad ogni piccolo errore commesso in difesa. Ad inizio secondo tempo giunge la doccia fredda: rilancio innocuo, disimpegno totalmente sbagliato con una virgolata ignobile che favorisce la punta avversaria, la quale da posizione laterale punta l’area di rigore e cade dopo esser stato sbilanciato (leggermente)  da Ischia. Dagli undici metri Giustini fa centro, con Bertacco che può solo intuire. Incassato lo svantaggio, la Fersina prova a reagire e al minuto 57 trova il pari con il diagonale di Marchione, che, dopo una rimessa del confusionario Oussu, concretizza il lavoro di corpo di Mammetti. È il momento di cercare la vittoria, ma paradossalmente sono gli ospiti a rifarsi vivi in alcune occasioni e i padroni di casa a venti dal termine rimangono pure in 10 per l’espulsione di Ischia che si becca il secondo giallo. Rigore provocato e rosso per l’esperto difensore trentino, dal quale ci si attende maggiore malizia considerando i recenti trascorsi in categorie superiori (serie C con la Vis Pesaro ma soprattutto serie B con il Frosinone). Gli uomini di Cortese non sbandano e insistono alla ricerca del gol, siglato al ’79 dallo scatenato Marchione, abile ancora una volta a sfruttare al meglio la sponda di petto del compagno e a non lasciar scampo all’estremo ospite Raccagni. Nonostante l’inferiorità numerica, le non irresistibili avanzate ospiti vengono controllate a sufficienza fino all’ultimissimo minuto. Più per disperazione che convinzione i rossoneri del Sant’Angelo buttano in avanti il pallone, che viene alzato e prolungato verso il centro dell’area con un improvviso colpo di tacco. Il centravanti ospite prevale con un movimento ai limiti del regolamento sul proprio marcatore Bazzanella e spizza per Lasm che si inserisce rapidamente sul secondo palo e di punta infila il portiere. A nulla valgono le protesta per il contrasto che ha preceduto il pareggio. Beffa atroce per la Fersina che vede sfumare un risultato dal valore inestimabile che avrebbe permesso di rientrare di prepotenza nella lotta per la salvezza diretta. 

Il San Giorgio ferma a domicilio il glorioso Lecco e si conferma la squadra più costante tra le locali. I 21 punti non permettono certo di far sonni tranquilli ma gli altoatesini, partendo da una forte fiducia nello staff e nei giocatori, hanno una loro precisa identità sia come squadra che come gioco. Pur non collezionando molti successi riescono generalmente a rimanere in partita fino alla fine e a far valere frequentemente (anche se meno dello scorso anno) il fattore campo. Non a caso è l’unica delle nostre compagine a trovarsi attualmente in una posizione che sarebbe valida per la permanenza in categoria. Sotto il bel sole invernale di Brunico 1-1 contro i forti blucelesti che si limitano a pareggiare nella ripresa il gol siglato da Orfanello. Primo tempo arrembante dei padroni di casa che annullano il Lecco che non riesce a rendersi mai pericoloso. Subito all’attacco gli altoatesini con Schwingshackl che prima calcia di potenza una punizione da posizione defilata, poi si accentra e di destro conclude ad incrociare sul secondo palo impegnando Facheris. Più tardi è il palo a negare la gioia del vantaggio: punizione a palombella in area, il difensore nel panico tocca di testa per anticipare gli avversari e centra il legno. Sono ancora i giocatori in maglia rossa a provarci, questa volta con Althuber che svetta sopra tutti dopo un corner e ma non riesce ad angolare. Continua l’assedio al fortino lecchese: palla recuperata a centrocampo, lancio verso l’altro lato dopo il compagno riceve e di testa appoggia indietro per Schwingshackl che stoppa e senza pensarci due volte mira l’incrocio. Azione e tiro eccellenti ma l’estremo difensore trova l’intervento della domenica e salva i suoi. È il preludio al vantaggio che arriva al 40’: ancora Schwingshackl sugli scudi che scodella un pallone al centro trovando Orfanello che si coordina magistralmente e in semirovesciata la mette sul palo opposto. Giocata da applausi per il classe ’92 scuola Suedtirol e 1-0 a metà gara. Dagli spogliatoi esce un altro Lecco e il S.Giorgio arretra. Nei primi minuti i lombardi si fanno minacciosi con alcune mischia sugli sviluppi di calci d’angolo, poi Chessa l’avversario ma con esito diverso: la sua rovesciata dopo un cross dalla destra finisce alta anche se bnon di molto. Al 52’ arriva il pari con Aldegani che fulmina l’incolpevole Pasquazzo con un siluro ravvicinato: tutto nato da un corner, la difesa non cede ma non riesce ad allontanare definitivamente permettendo agli ospiti di insistere sulla sinistra. Mignanelli pennella un cross sul primo palo, dove trova il compagno che serve benissimo di testa proprio Aldegani e mettendo fuori causa gli avversari. Il bomber, solo in mezzo all’area non può fallire. Dopo il gol gli altoatesini riprendono a macinare e sfiorano la rete con Bachlechner che con l’assist di testa viene pescato a centro area. La punta pusterese ha lo spazio per essere letale ma opta per un improbabile colpo di testa che finisce alto. Occasionissima divorata. Sono comunque i blucelesti ad esser più convinti e nel finale attaccano con 3 punte ma non trovano sbocchi. Un tempo per ciascuno e sfida che termina con una giusta divisione della posta. Peccato per le tante chance avute dei ragazzi di Morini nel primo tempo.  

Più complessa è la situazione in casa Trento. Ospite di una Pro Sesto che attraversa un momento tutt’altro che favorevole e per ora rivale salvezza, gli aquilotti escono indenni da uno stadio in cui fino a pochi anni fa si disputavano sfide di ben altro spessore. In casa gialloblù sono sempre mercato e questioni societarie a tenere banco. In società il più attivo al momento è Bizzozero, nuovo socio del patron Belfanti. Nuovi innesti e sponsor sono senz’altro i benvenuti ma anche in questo caso in via san Severino la trasparenza sulle scelte e i movimenti societari non è di casa. Poco male, ciò che conta è che arrivino i punti che servono come l’ossigeno. A livello di acquisti si fanno molti nomi, tra cui addirittura quello di De Zerbi, 33enne con anni di militanza in B e persino presenze in Champions League con la maglia del Cluj. Difficile che l’affare si concretizzi e l’augurio è che la dirigenza sia riuscita almeno a fornire a De Paola le pedine da lui richieste. Spetterà poi al mister plasmarla, dare compattezza e gioco alla squadra. Il tempo non è di sicuro dalla parte degli aquilotti e ancor meno lo è la graduatoria. Intanto la notizia di giornata è lo 0 nella casella dai gol subiti. Decisamente un buon segno viste alcune recenti sbandate. In verità, al Breda il reparto difensivo si è concesso qualche disattenzione di troppo, tuttavia, si è riaffacciata almeno a tratti la squadra grintosa mandata in campo dall’allenatore nelle sue due prime panchine con il Trento. Incoraggiante soprattutto la prima frazione, in cui un incontenibile Alberti ha fornito assist e cercato il gol.  Prima l’esterno confeziona un cross invitante sprecato da Aquaro, poi ci prova direttamente con una conclusione di poco a lato. Altri tentavi di Mazzetto e Pellè non portano al gol e la punizione di Gattamelata respinta chiude una mezz’ora apprezzabile e di grande intensità. Meno bene nei secondi 45 minuti ma resta lo zero a zero. Rimane qualche rimpianto per non esser stati in grado di approfittare delle palle gol create e della superiorità numerica nel finale. 

Il sospetto c’era e ora è evidente: chi sta peggio di tutti in queste settimane è il Mezzocorona che incappa nella settima sconfitta consecutiva e continua a sprofondare, raggiunta al penultimo posto dal Sant’Angelo e insidiata ora pure dal Trento. Il match contro l’Olginatese, squadra d’alta classifica, non lasciava grandi speranze. Il vantaggio iniziale ha fatto però illudere il gialloverdi che hanno provato a tornare dall’ostica trasferta lecchese almeno con un punto. Il gol nel finale di Cristofoli (doppietta per lui) rende vana la rete di Giardiello (cross perfetto di Chiaghi) e condanna invece rotaliani all’ennesimo stop. Si lavora per rinforzare la squadra, ma la situazione è veramente sconfortante. La partenza di due tra i migliori elementi non lascia presagire nulla di buono. Va ribadito poi (e questo vale anche per le altre) che non è facile a metà stagione individuare giocatori all’altezza. Non si deve inoltre dimenticare che anche le avversarie si stanno potenziando. Aspetto lapalissiano ma spesso colpevolmente sottovalutato nelle disamine dei giornalisti nostrani.     

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