La fine delle festività coincide
con la ripresa dei campionati italiani, che sono fermi, come sappiamo e a
differenza di quanto avviene ad esempio nel mondo anglosassone, proprio nel
periodo in cui la gente, meno oberata di lavoro e più rilassata del solito,
avrebbe forse più tempo e voglia di godersi una partita.
Si parla ovviamente del
professionismo e del semiprofessionismo e quindi delle partite dalla serie D in
su. I nostri invece si godono ancora il meritato riposo, con qualche comparsata
in palestra e in attesa dell’imminente ritorno agli allenamenti (14 gennaio). Da
segnalare l’arrivo in casa Bassa del centrocampista Maistrelli dall’Albiano. Nella
prima parte di stagione nove presenze in maglia rossonera per il noneso, che in
agosto ha già calcato il terreno del Valmaor seppur in veste di avversario (1-1
di coppa tra Bassa e Albiano). Si tratta di un giocatore che si è dunque fatto
valere anche in Eccellenza dopo altre importanti esperienze, tra le quali
spiccano quella con la Rotaliana e la stagione in Veneto. Non c’è dubbio che
potrà dare il suo contributo ed essere molto utile alla causa, considerando per
di più che andrà a inserirsi in un reparto decisamente martoriato da infortuni
durante l’andata. L’acquisto dell’interessante giovane classe ’90 consente in
particolare di colmare la lacuna nell’organico diretta conseguenza della
partenza di Plesa, trasferitosi in Germania. Il ruolo è lo stesso, le
caratteristiche non sono eccessivamente dissimili, dunque non dovrebbe cambiare
molto a livello di posizione in campo e di peculiarità del giocatore. Per il
resto, squadra confermatissima e pronta per le nuove sfide.
Aspettando di vedere se e quanto
si sono rinforzate le rivali del girone, è ripresa la straziante avventura
delle regionali in serie D. L’anno 2012 si era concluso con un altro ko, quello
del S.Giorgio, superato 2-1 a Seriate nel recupero. Com’era lecito attendersi,
con l’avvento del 2013 l’andamento delle formazioni non è improvvisamente cambiato,
così come non sembrano aver fatto miracoli i nuovi arrivati. La giornata ha
portato tre punti, frutto di altrettanti pareggi e di una sconfitta. I pareggi
hanno però una valenza decisamente differente se confrontati fra loro. In
Valsugana non posso certo esser soddisfatti, mentre il punticino va meglio a
Trento e S.Giorgio.
Guardando il calendario, il turno
era favorevole alla Fersina, che ritrovava il Sant’Angelo contro il quale
all’esordio assoluto in categoria aveva festeggiato la prima storica vittoria. I
lodigiani, squadra di un certo blasone (varie annate in C) ma in crisi totale di
risultati e davanti in classifica solo al Trento, rappresentavano la vittima
perfetta per i perginesi assetati di punti. Nelle ultime settimana la dirigenza
ha comunque rivoluzionato la rosa rossonera optando per la linea verde. Al
Briamasco (continuano i problemi relativi al campo di VIgalzano, ndr) scendeva perciò
in campo una squadra giovanissima e totalmente diversa da quella già
affrontata. Nessun ribaltone invece nell’organico giallonero, ritenuto
pressoché completo dopo gli inserimenti degli attaccanti Badessa e Mammetti. I
valsuganotti sono più propositivi ma la pressione è molta e si fatica a
sfondare. Il copione è il solito: difficoltà a segnare e brividi ad ogni
piccolo errore commesso in difesa. Ad inizio secondo tempo giunge la doccia
fredda: rilancio innocuo, disimpegno totalmente sbagliato con una virgolata ignobile
che favorisce la punta avversaria, la quale da posizione laterale punta l’area
di rigore e cade dopo esser stato sbilanciato (leggermente) da Ischia. Dagli undici metri Giustini fa
centro, con Bertacco che può solo intuire. Incassato lo svantaggio, la Fersina
prova a reagire e al minuto 57 trova il pari con il diagonale di Marchione,
che, dopo una rimessa del confusionario Oussu, concretizza il lavoro di corpo
di Mammetti. È il momento di cercare la vittoria, ma paradossalmente sono gli
ospiti a rifarsi vivi in alcune occasioni e i padroni di casa a venti dal
termine rimangono pure in 10 per l’espulsione di Ischia che si becca il secondo
giallo. Rigore provocato e rosso per l’esperto difensore trentino, dal quale ci
si attende maggiore malizia considerando i recenti trascorsi in categorie
superiori (serie C con la Vis Pesaro ma soprattutto serie B con il Frosinone).
Gli uomini di Cortese non sbandano e insistono alla ricerca del gol, siglato al
’79 dallo scatenato Marchione, abile ancora una volta a sfruttare al meglio la
sponda di petto del compagno e a non lasciar scampo all’estremo ospite Raccagni.
Nonostante l’inferiorità numerica, le non irresistibili avanzate ospiti vengono
controllate a sufficienza fino all’ultimissimo minuto. Più per disperazione che
convinzione i rossoneri del Sant’Angelo buttano in avanti il pallone, che viene
alzato e prolungato verso il centro dell’area con un improvviso colpo di tacco.
Il centravanti ospite prevale con un movimento ai limiti del regolamento sul
proprio marcatore Bazzanella e spizza per Lasm che si inserisce rapidamente sul
secondo palo e di punta infila il portiere. A nulla valgono le protesta per il
contrasto che ha preceduto il pareggio. Beffa atroce per la Fersina che vede
sfumare un risultato dal valore inestimabile che avrebbe permesso di rientrare
di prepotenza nella lotta per la salvezza diretta.
Il San Giorgio ferma a domicilio
il glorioso Lecco e si conferma la squadra più costante tra le locali. I 21
punti non permettono certo di far sonni tranquilli ma gli altoatesini, partendo
da una forte fiducia nello staff e nei giocatori, hanno una loro precisa
identità sia come squadra che come gioco. Pur non collezionando molti successi
riescono generalmente a rimanere in partita fino alla fine e a far valere
frequentemente (anche se meno dello scorso anno) il fattore campo. Non a caso è
l’unica delle nostre compagine a trovarsi attualmente in una posizione che
sarebbe valida per la permanenza in categoria. Sotto il bel sole invernale di
Brunico 1-1 contro i forti blucelesti che si limitano a pareggiare nella
ripresa il gol siglato da Orfanello. Primo tempo arrembante dei padroni di casa
che annullano il Lecco che non riesce a rendersi mai pericoloso. Subito
all’attacco gli altoatesini con Schwingshackl che prima calcia di potenza una
punizione da posizione defilata, poi si accentra e di destro conclude ad
incrociare sul secondo palo impegnando Facheris. Più tardi è il palo a negare
la gioia del vantaggio: punizione a palombella in area, il difensore nel panico
tocca di testa per anticipare gli avversari e centra il legno. Sono ancora i
giocatori in maglia rossa a provarci, questa volta con Althuber che svetta
sopra tutti dopo un corner e ma non riesce ad angolare. Continua l’assedio al
fortino lecchese: palla recuperata a centrocampo, lancio verso l’altro lato
dopo il compagno riceve e di testa appoggia indietro per Schwingshackl che
stoppa e senza pensarci due volte mira l’incrocio. Azione e tiro eccellenti ma
l’estremo difensore trova l’intervento della domenica e salva i suoi. È il
preludio al vantaggio che arriva al 40’: ancora Schwingshackl sugli scudi che
scodella un pallone al centro trovando Orfanello che si coordina magistralmente
e in semirovesciata la mette sul palo opposto. Giocata da applausi per il
classe ’92 scuola Suedtirol e 1-0 a metà gara. Dagli spogliatoi esce un altro
Lecco e il S.Giorgio arretra. Nei primi minuti i lombardi si fanno minacciosi
con alcune mischia sugli sviluppi di calci d’angolo, poi Chessa l’avversario ma
con esito diverso: la sua rovesciata dopo un cross dalla destra finisce alta
anche se bnon di molto. Al 52’ arriva il pari con Aldegani che fulmina
l’incolpevole Pasquazzo con un siluro ravvicinato: tutto nato da un corner, la
difesa non cede ma non riesce ad allontanare definitivamente permettendo agli
ospiti di insistere sulla sinistra. Mignanelli pennella un cross sul primo
palo, dove trova il compagno che serve benissimo di testa proprio Aldegani e
mettendo fuori causa gli avversari. Il bomber, solo in mezzo all’area non può
fallire. Dopo il gol gli altoatesini riprendono a macinare e sfiorano la rete
con Bachlechner che con l’assist di testa viene pescato a centro area. La punta
pusterese ha lo spazio per essere letale ma opta per un improbabile colpo di
testa che finisce alto. Occasionissima divorata. Sono comunque i blucelesti ad
esser più convinti e nel finale attaccano con 3 punte ma non trovano sbocchi.
Un tempo per ciascuno e sfida che termina con una giusta divisione della posta.
Peccato per le tante chance avute dei ragazzi di Morini nel primo tempo.
Più complessa è la situazione in
casa Trento. Ospite di una Pro Sesto che attraversa un momento tutt’altro che
favorevole e per ora rivale salvezza, gli aquilotti escono indenni da uno
stadio in cui fino a pochi anni fa si disputavano sfide di ben altro spessore.
In casa gialloblù sono sempre mercato e questioni societarie a tenere banco. In
società il più attivo al momento è Bizzozero, nuovo socio del patron Belfanti.
Nuovi innesti e sponsor sono senz’altro i benvenuti ma anche in questo caso in
via san Severino la trasparenza sulle scelte e i movimenti societari non è di
casa. Poco male, ciò che conta è che arrivino i punti che servono come
l’ossigeno. A livello di acquisti si fanno molti nomi, tra cui addirittura
quello di De Zerbi, 33enne con anni di militanza in B e persino presenze in
Champions League con la maglia del Cluj. Difficile che l’affare si concretizzi
e l’augurio è che la dirigenza sia riuscita almeno a fornire a De Paola le
pedine da lui richieste. Spetterà poi al mister plasmarla, dare compattezza e
gioco alla squadra. Il tempo non è di sicuro dalla parte degli aquilotti e
ancor meno lo è la graduatoria. Intanto la notizia di giornata è lo 0 nella
casella dai gol subiti. Decisamente un buon segno viste alcune recenti
sbandate. In verità, al Breda il reparto difensivo si è concesso qualche
disattenzione di troppo, tuttavia, si è riaffacciata almeno a tratti la squadra
grintosa mandata in campo dall’allenatore nelle sue due prime panchine con il
Trento. Incoraggiante soprattutto la prima frazione, in cui un incontenibile
Alberti ha fornito assist e cercato il gol. Prima l’esterno confeziona un cross invitante
sprecato da Aquaro, poi ci prova direttamente con una conclusione di poco a
lato. Altri tentavi di Mazzetto e Pellè non portano al gol e la punizione di
Gattamelata respinta chiude una mezz’ora apprezzabile e di grande intensità.
Meno bene nei secondi 45 minuti ma resta lo zero a zero. Rimane qualche
rimpianto per non esser stati in grado di approfittare delle palle gol create e
della superiorità numerica nel finale.
Il sospetto c’era e ora è
evidente: chi sta peggio di tutti in queste settimane è il Mezzocorona che
incappa nella settima sconfitta consecutiva e continua a sprofondare, raggiunta
al penultimo posto dal Sant’Angelo e insidiata ora pure dal Trento. Il match
contro l’Olginatese, squadra d’alta classifica, non lasciava grandi speranze.
Il vantaggio iniziale ha fatto però illudere il gialloverdi che hanno provato a
tornare dall’ostica trasferta lecchese almeno con un punto. Il gol nel finale
di Cristofoli (doppietta per lui) rende vana la rete di Giardiello (cross
perfetto di Chiaghi) e condanna invece rotaliani all’ennesimo stop. Si lavora
per rinforzare la squadra, ma la situazione è veramente sconfortante. La
partenza di due tra i migliori elementi non lascia presagire nulla di buono. Va
ribadito poi (e questo vale anche per le altre) che non è facile a metà
stagione individuare giocatori all’altezza. Non si deve inoltre dimenticare che
anche le avversarie si stanno potenziando. Aspetto lapalissiano ma spesso
colpevolmente sottovalutato nelle disamine dei giornalisti nostrani.
Nessun commento:
Posta un commento